Dimostra che sei un essere umano


Federmanager Roma

Editoriale del Presidente: Competenze e trasparenza per generare fiducia e tornare a competere

Il 15 giugno scorso avrebbe compiuto 100 anni il mitico Alberto Sordi. Auguri Albertone, simbolo di italianità nel mondo, sarai sempre un’icona di identità nazionale, quell’identità in cui ci riconosciamo tutti e dalla quale dobbiamo attingere forza e strumenti per far ripartire il nostro paese.

Sono trascorsi tre mesi dall’inizio del lockdown imposto dalla pandemia che ha colpito il mondo intero. Tre mesi in cui abbiamo visto le nostre vite stravolte da un virus che a tutti ha tolto la normalità del quotidiano, a molti il lavoro, la serenità e ai più sfortunati ha portato via gli affetti più cari. In queste settimane piene di smarrimento, paure e senso di precarietà su un futuro che ancora oggi facciamo fatica ad immaginare, non sono mancate tuttavia le manifestazioni di solidarietà, di forza d’animo e il senso di appartenenza che ci contraddistinguono come popolo e come paese.

Anche in Federmanager Roma, il fermo imposto dal Governo per arginare l’emergenza coronavirus, è stato solo apparente. Anche a distanza, nel rispetto delle misure restrittive, abbiamo continuato a lavorare, a fare rete e a raccogliere, insieme alla Federazione nazionale, soluzioni e idee per sostenere il nostro paese nella delicata fase della ripartenza. Grazie allo smart working abbiamo erogato servizi e portato avanti progetti senza soluzione di continuità, restando a disposizione dei colleghi e pronti a rispondere alle esigenze del territorio come continuiamo a fare tuttora.

Sempre in modalità on line si sono svolti i lavori del Consiglio Nazionale del 29 maggio u.s. che ha portato al rinnovo di alcune cariche in seno ai principali enti di sistema che rappresentano punti di riferimento ormai irrinunciabili sul fronte della Previdenza e della Sanità Integrativa per i colleghi e per le loro famiglie. Colgo l’occasione per congratularmi con tutti i coloro che sono stati eletti e/o riconfermati nei rispettivi c.d.a. tra cui i colleghi di Roma Andrea Alfieri riconfermato nel cda del Fasi, Mario Cardoni e Patrizio Palazzo nel c.d.a. Previndai, Sara Signa nel collegio dei Sindaci Previndai, Paolo Parrilla nel cda Previndapi e Paola Perrone eletta Presidente del Collegio Revisori Previndapi.

Sul piano delle Relazioni Industriali prosegue la sinergia con Confindustria a livello nazionale e territoriale in particolare grazie alle realtà bilaterali.

 Sul Piano Colao abbiamo riscontrato un documento in cui si fatica a riconoscere il know how di un manager di quel calibro.

Bene la tutela della salute come priorità assoluta, il richiamo al green, alla digital trasformation, al 5G, alle pari opportunità. Ma abbiamo oltre 100 pagine di annunci, prive di riferimenti precisi su costi e risparmi che i provvedimenti indicati comportano, un contributo che lascia spazio ad un modus operandi più consono alla politica che al management. L’impressione è che gli esperti, chiamati a portare pragmaticità, si siano lasciati contagiare accantonando la concretezza e le peculiarità del management per lasciare spazio ad un approccio teorico tipico degli ambienti politici.

Lo Scudo Penale, seppure alleggerito, resta ancora un onere importante in carico al datore di lavoro. Una sorta di freno alla ripartenza che penalizza il lavoro e crea incertezze. La burocrazia che caratterizza da sempre il nostro paese continua a rappresentare un ostacolo imponente, anche ora che dovremmo marciare compatti. La via della ripresa è già di per sé in salita e non ha certo bisogno di freni. Al contrario, c’è bisogno di generare fiducia, di una iniezione di competenze e know how che i manager maturano in anni di lavoro, di obiettivi perseguiti e di crisi affrontate e superate.

Il tema della pressione fiscale troppo elevata anima il dibattito politico. In questo senso ci sentiamo di fare nostre le parole del procuratore generale della Corte dei Conti Fausta Di Grazia: “Appare non più rinviabile un intervento in materia fiscale che riduca, per quanto possibile, le aliquote sui redditi dei dipendenti ed anche dei pensionati”.

Abbiamo partecipato con la CIDA agli STATI GENERALI convocati dal Presidente Conte lunedì 15 giugno u.s. e abbiamo ribadito la primaria necessità di operare un cambio di passo. Non possiamo rischiare, bisogna agire subito. Sul piatto c’è il futuro dell’Italia e come manager siamo pronti a prenderla per mano per riportarla a competere in Europa e nel mondo. Le salite non ci spaventano, superarle è il nostro mestiere.

Sul fronte Europa serve azione e trasparenza. Non è ancora chiaro infatti quanto costerebbe realmente all’Italia l’eventuale ricorso al Meccanismo di Stabilità (Mes) per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha dichiarato che “in sostanza ci pagherebbero per darci il prestito”, considerati i bassi tassi di interesse del Mes che il 15 maggio ha reso operativo il Pandemic Crisis Support in base al quale si può richiedere, entro il 2022, fino al 2% del PIL 2019 – per l’Italia circa 36 miliardi di euro – da destinare a spese sanitarie dirette e indirette inerenti l’emergenza COVID.

Sebbene ad oggi appare quest’unica condizione per accedere allo strumento, non sono state ancora eliminate definitivamente le condizionalità del Mes e non è chiaro quali costi dovrebbe sostenere l’Italia per accedere allo strumento dopo essersi già indebitata, tra Dl Cura Italia e Dl Rilancio, per circa 80 miliardi di euro.

Gli aspetti da trattare e approfondire sono molteplici così come i pericoli da scongiurare. A tal proposito invito i colleghi a segnalarmi ulteriori riflessioni.

Se da un lato siamo un paese ad alto debito pubblico, dall’altro non possiamo sottovalutare il rischio di attacchi arbitrari e iniqui alle pensioni e ai risparmi delle famiglie. Si andrebbe ad erodere il lato virtuoso del nostro paese e ad intaccare l’unico patrimonio su cui fare affidamento anche quando manca la presenza dello stato, un elemento fondamentale anche per la reputazione del nostro Paese.

L’ultimo rapporto Istat (maggio 2020) su situazioni e prospettive delle imprese italiane durante l’emergenza covid indica una diminuzione del fatturato superiore al 40% per 4 aziende su 10 con inevitabili ricadute sul clima di fiducia di operatori economici, imprese e consumatori.

L’obiettivo è tornare a competere e l’unica via percorribile è ricominciare a generare fiducia attraverso le competenze, la trasparenza e la capacità di visione di cui il nostro paese è ricco. Abbiamo innumerevoli punti di forza. È giunto il momento di utilizzarli.

 

Lasciarsi rapire dalla voce del fiume

Convenzione – La Voce del Fiume B&B Dimora Storica di Charme

Lasciarsi rapire dalla voce del fiume

La Voce del Fiume” è una Dimora storica di charme che da circa 7 anni ospita con la formula B&B. Fa parte dell’Associazione delle Dimore storiche Italiane (ADSI) e del circuito prestigioso di Residenze D’Epoca. Per la sua scelta di sostenibilità e rispetto per l’ambiente e per il territorio è entrata anche nel circuito Econbnb e Legambiente turismoNasce dal sogno e dall’amore per il suo borgo di una giovane imprenditrice – Premio Thalia nel 2017 per la cultura dell’ospitalità – orgogliosa della sua terra e delle sue origini ed entusiasta di far conoscere ai suoi ospiti questi luoghi, condividendo tipicità, ritmi e stili di vita che meritano di essere (ri)scoperti.

Scegliere “La Voce del Fiume” significa entrare in contatto con gente genuina ed ospitale, pronta ad accogliere con un sorriso e tanta disponibilità. Un luogo magico, nel Borgo medioevale di Brienza (PZ), ai piedi del Castello Caracciolo, uno dei più belli e interessanti del Sud Italia, che ha conservato la sua architettura originale. Siamo nella Lucania poco conosciuta, che nasconde il suo ricco patrimonio in uno scrigno di tesori da scoprire, attraverso un viaggio di autenticità e di esperienze, in una regione, è bene ricordarlo, a scarso rischio di contagio.La Voce del Fiume” si compone di 5 camere e 2 suite per ospitare fino a 20 persone. Le camere, in pietra e alcune con intere pareti rocciose, sono tutte indipendenti e con affaccio nel cuore del borgo antico o sulla vallata sottostante attraversata dal fiume Pergola con un proprio terrazzino. Gli ospiti saranno viziati con colazioni di altri tempi rigorosamente “home made”: a scelta sia dolce che salata, con l’utilizzo esclusivo di prodotti biologici provenienti dal territorio.Luogo ideale anche per incontri di lavoro: una saletta panoramica è attrezzata per piccoli convegni e mini conferenze.

Massimo relax nel giardino di pertinenza: luogo ideale per dedicarsi ad una buona lettura o rilassarsi ascoltando solo la voce del fiume. Tutta da scoprire La Grotta di Bianca: grotta naturale idonea per degustazioni di prodotti tipici in occasione di eventi, convegni, conferenze e riunioni di lavoro. È possibile noleggiare bike elettriche o divertirsi con esperienze di laboratorio: laboratorio della pasta fatto a mano, dei taralli (tipici biscotti lucani a forma di 8), del pane, delle marmellate, delle confetture, del peperone crusco, della cucina tipica lucana. A questi si aggiungono il laboratorio del sapone artigianale a base di olio di oliva e quello della ceramica.

Agli associati Federmanager Roma saranno riconosciute condizioni di miglior favore.

Per info: convenzioni@federmanager.roma.it

DICONO DI NOI

L’importanza di Energy manager per le PMI

Nel mese di Gennaio 2020, 4.Manager ha avviato il progetto “Smart Energy per PMI”. Un laboratorio di politiche attive del lavoro che mira al reinserimento di figure manageriali con adeguate competenze, potenziando le capacità decisionali delle PMI nel campo della efficienza energetica, innovazione tecnologica e rivisitazione dei processi

Sono trascorsi quattro anni da quando, alcuni consiglieri di Federmanager Roma, in particolare dirigenti Eni ed Enel, si sono dedicati ad avviare iniziative tese a migliorare la cultura e sensibilità dei manager e delle aziende ai temi della sostenibilità ambientale ed efficienza energetica con corsi di formazione, work shop e convegni.

Il progetto “Smart Energy per PMI” ha avuto il sostegno e la condivisione di Unindustria ed il completo finanziamento da parte di 4.Manager, Associazione costituita da Confindustria e Federmanager, creata specificamente per accompagnare imprese e manager nell’evoluzione 4.0, attraverso la progettazione e realizzazione di iniziative ad alto valore aggiunto che possano rispondere ai fabbisogni emergenti per la crescita complessiva dei manager industriali e delle imprese del settore.

Le PMI sono uno dei pilastri fondamentali del panorama imprenditoriale italiano. Infatti le PMI italiane impiegano l’82% dei lavoratori in Italia, una quota che supera la media europea, e rappresentano il 92% delle imprese attive del territorio.

Foto di Anna Shvets da Pexels

Secondo recenti stime della Banca Dati del Sole 24 Ore si contano più di 5,3 milioni di PMI che generano un’occupazione di circa 16 milioni di persone e un fatturato complessivo di 2 mila miliardi di euro.

La Regione Lazio con 475 mila imprese è la seconda dopo la Lombardia per la più alta densità di PMI.

L’impatto economico delle PMI non può peraltro essere valutato considerando semplicemente il loro coinvolgimento diretto, ma va letto in chiave di filiera; infatti le PMI italiane fanno ormai parte di catene del valore complesse e globali, contribuendo alla formazione dei loro vantaggi competitivi attraverso soluzioni flessibili e diversificate.Una recente indagine svolta da Infocamere su richiesta di Federmanager Roma ha evidenziato come nei settori più energivori quali il metalmeccanico, ceramico e cartario, meno di una PMI su quattro possiede al proprio interno una figura manageriale. Questa mancanza, dovuta soprattutto al carattere famigliare di queste aziende, si ripercuote con evidenti segni all’interno delle strategie di medio e lungo periodo dell’impresa. La mancanza di una guida manageriale, che abbia una know-how trasversale e possibilmente maturato anche in altre realtà settoriali ed internazionali, rallenta un percorso di crescita di queste aziende, che viceversa potrebbero ancor più affermarsi sul panorama italiano ed internazionale.

La sostenibilità di una impresa e la sua competitività sul mercato dipendono dalla innovazione e dalle strategie di gestione aziendale nonché dall’organizzazione dei processi industriali con la logistica connessa e dagli sviluppi commerciali e dei servizi.

Inoltre in Italia vi è una forte necessità di ridurre i costi di produzione energetici che sono più alti rispetto gli altri paesi europei e tale condizione è ancora più onerosa per le PMI.

Le incentivazioni per l’Industria 4.0 e l’applicazione di un percorso di risparmio energetico rappresentano l’opportunità per valutare ed avviare iniziative tese a migliorare le performance energetiche, ambientali, della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’utilizzo di risorse e di una economia circolare. Tale processo di innovazione di modello organizzativo, se correttamente realizzato potrà consentire nel medio lungo periodo di migliorare i risultati economici ed il valore della azienda.

Foto di Armin Rimoldi da Pexels

L’importanza, pertanto, di potenziare le figure manageriali con specifici skill professionali che svolgano un’adeguata copertura delle sopraggiunte necessità di evoluzione del settore industriale, ha determinato in Federmanager Roma la scelta di avviare, negli ultimi tre anni, dei corsi di formazione “Energy Manager” ai quali hanno partecipato circa 70 manager che possano rispondere alle possibili richieste delle PMI.

Il progetto pilota “Smart Energy per PMI” si realizza attraverso l’inserimento di cinque manager con adeguata expertise tecnica presso quattro PMI pilota, selezionate da Unindustria in base alle loro potenzialità di referenti degli specifici settori industriali di appartenenza; in particolare:

  • Una azienda ceramica nella provincia di Viterbo;
  • Una azienda cartaria nella provincia di Frosinone;
  • Una azienda di telecomunicazioni nella provincia di Roma;
  • Una azienda di servizi energetici nella provincia di Roma.

 

I manager in questione svilupperanno il completo piano di rewamping dell’intero processo aziendale (produttivo, logistico, servizi e commerciale) per le singole aziende e saranno assistiti da un Gruppo di Lavoro composto da Federmanager Roma, Unindustria, Infocamere, Ecoman, Dipartimento di Meccanica ed Energetica della Federico II di Napoli. La gestione operativa ed amministrativa del progetto è seguita dalla Società Ecoman – Ecological Management, spin-off universitario, la quale attualmente sta provvedendo alla individuazione e selezione dei Temporary Manager inoccupati o esodati iscritti a Federmanager da poter inserire per tutto il periodo di durata del progetto presso le imprese pilota della Regione Lazio.

In sintesi gli obiettivi che “Smart Energy per PMI” si prefigge di realizzare sono:

  • la creazione di opportunità di inserimento per i Manager presso le aziende;
  • l’ampliamento della cultura manageriale nelle PMI, anche attraverso lo strumento del Temporary Manager, per la realizzazione di progetti legati alla innovazione supportati dai finanziamenti pubblici disponibili (es. Voucher per l’innovazione);
  • la comprensione e valutazione delle tecnologie per la circolarità e Material Flows Analysis attraverso una innovazione dei processi produttivi;
  • la digitalizzazione delle PMI, anche attraverso i finanziamenti destinati all’Industria 4.0;
  • la possibilità di esportare i benefici realizzati dal Progetto presso altre aziende similari del territorio e di altre regioni;
  • un risparmio dei costi energetici che possono stimarsi in un intervallo dal 5 al 20%, ipotizzando la integrazione e diversificazione dell’approvvigionamento ed utilizzo di sottoprodotti e di residui industriali (economia circolare) in funzione delle diverse tipologie di aziende e vetustà degli impianti;
  • la realizzazione di linee guida che potranno essere un valido strumento per le PMI nella analisi della efficienza energetica del processo produttivo, della logistica e sviluppo commerciale e dei servizi indicando i vari possibili interventi di miglioramento per i diversi distretti industriali in un’ottica di Green economy, economia circolare, sviluppo sostenibile.
  • La durata del Progetto è fissata in sette mesi.
  • Federmanager ha nominato responsabile del Progetto l’Ing. Salvatore Senese.

Alla conclusione del progetto Federmanager, unitamente ad Unindustria ed Infocamere, organizzerà un Convegno di presentazione dei risultati ed obiettivi raggiunti con il coinvolgimento delle aziende dei settori interessati e le associazioni di categoria.

 

Formazione manageriale: 3 progetti di valore

Formazione manageriale: 3 progetti di rilievo

Nell’ambito delle attività intraprese dal Gruppo di Lavoro Politiche Attive di Federmanager Roma, Bruno Sbardella illustra, in sintesi, alcune significative iniziative in corso nel settore della formazione manageriale

Progetto per Unicoop Lazio

A seguito di un mio suggerimento e della positiva iniziativa del Presidente di Unicoop Lazio, Avv. Lorenzo Stura e del Presidente Ebilcoop, Avv. Lucia Dello Russo, nella scorsa primavera mi è stato chiesto di ideare e sviluppare un progetto organico di formazione manageriale per le aziende della regione aderenti a Unicoop Lazio che annovera circa 650 imprese tra micro, mini e medie, alcune anche con dimensioni importanti in termini di addetti e fatturato. Abbiamo realizzato a tale scopo la macro-progettazione di dieci corsi, ciascuno della durata di 8 ore, aventi per obiettivo il rafforzamento delle hard-skills necessarie ad affrontare con successo i nuovi scenari derivanti dal frenetico sviluppo dei modelli di business e delle recenti innovazioni tecnologiche.

Il pacchetto di formazione si rivolge ai dirigenti, ai giovani laureati ed ai quadri apicali delle imprese cooperative con l’obiettivo di trasferire al management le conoscenze e le tecniche più aggiornate per lo sviluppo di una nuova cultura aziendale. Si è cercato di fornire strumenti idonei, informazioni ed idee progettuali volte a favorire la crescita delle PMI della nostra regione al fine di rendere più competitivi, efficienti e qualitativi i prodotti-servizi. Poter contribuire ad incrementare il valore complessivo delle aziende sul mercato è stato lo stimolo che ha orientato il team dei colleghi che ho coinvolto nel progetto.

Alla realizzazione di questa iniziativa progettuale hanno collaborato, con determinazione ed entusiasmo, 14 colleghi, soci di Federmanager Roma, ciascuno per il proprio ambito specialistico, e due professori universitari in possesso di rilevanti competenze nelle materie economico-finanziarie. Sentite le esigenze dell’Unicoop, ho coordinato, per ogni singolo Corso, la realizzazione della relativa micro-progettazione.

Il progetto, consegnato a Unicoop poco prima della scorsa estate, corredato dei dettagliati “curricula” dei colleghi, è stato recepito favorevolmente e, opportunamente integrato a cura della predetta importante organizzazione – che desidero qui ringraziare pubblicamente- inviato alla Regione Lazio per ottenere un finanziamento; cosa che è avvenuta nell’ottobre del 2019. Il gruppo di lavoro, denominato TEAManager, ha progettato i seguenti Corsi:

Comunicazione digitale e gestione della trasformazione digitale – “Impresa 4.0”

– Organizzazione agile del lavoro – smart working

– La protezione dei dati personali

– La sicurezza sul lavoro e le tecniche di prevenzione

– Business plan, budget e controllo di gestione, bilancio ed indicatori

– Gestione della trasformazione aziendale e lean management

-Il presidio commerciale e la segmentazione del mercato

– Gestione delle informazioni

– Piano finanziario e negoziazione bancaria. il manager ed i contratti di rete

– Il welfare aziendale

I primi due Corsi sono stati svolti, il primo nello scorso gennaio ed il secondo a metà febbraio, con grande apprezzamento da parte dei vertici e dei dirigenti delle aziende partecipanti aderenti a Unicoop. A seguito della crisi Covid-19, il calendario dei successivi otto è stato rivisto per la fruizione in modalità online utilizzando una piattaforma web ad hoc messa a disposizione dal Presidente di Unicoop Lazio. Contiamo, d’intesa con il vertice Unicoop, di poter svolgere l’intero restante ciclo formativo entro i prossimi mesi.

Mi fa molto piacere elencare i nominativi dei colleghi che mi hanno affiancato in questa stimolante iniziativa, il cui output, oltre ovviamente agli obiettivi formativi manageriali conseguiti e da conseguire, è anche naturalmente l’erogazione di consulenze alle aziende per il miglioramento e la semplificazione dei processi, e l’incremento del margine operativo. I nostri colleghi, nei loro settori specifici, hanno dimostrato di poter svolgere ruoli complessi di consulenti di direzione, poiché dotati di elevate competenze specialistiche assolutamente necessarie per affrontare un mercato così competitivo come l’attuale. TEAManager è un gruppo di specialisti e costituisce ormai un’importantissima risorsa per la nostra Associazione.

Di seguito i nominativi dei colleghi che hanno collaborato al progetto di formazione manageriale: Andrea Alfieri, Gregorio Bonfà, Romeo (prof.) Ciminello, Dario Cutilli, Mauro Driussi, Donato Eramo, Cristiana Farci, Giuseppe Galgano, Vito Donato Grippa, Alessandro Leone, Mauro (prof.) Liguori, Patrizio Palazzo, Andrea Penza, Carlo Rombolà, Francesco Rossi, Bruno Sbardella, Guelfo Tagliavini.

Naturalmente TEAManager ha previsto e pianificato anche alcune attività di consulenza a piccole e medie imprese. Penso inoltre alle iniziative che potrebbero essere utilmente intraprese per far conoscere i servizi formativi e consulenziali alle PMI del Lazio, con il coinvolgimento diretto dei Coordinatori Federmanager territoriali di Rieti, Viterbo e Frosinone. Questo potrebbe costituire, a mio avviso, un sicuro elemento di ulteriore valore aggiunto per FDM Roma.

Del resto, la positiva esperienza nei settori anzidetti e quella del lontano 2015, anticipando i tempi, portata avanti in modo innovativo da FDM Roma, con il primo Corso sulla Protezione dei dati personali e la certificazione dei DPO, ha di fatto aperto una strada virtuosa che ci rende orgogliosi e che nel tempo ha prodotto interessanti ricadute, soprattutto in termini occupazionali. Su quel solco, a mio avviso, è opportuno continuare il cammino intrapreso.

 Progetto per la Pontificia Università Gregoriana – PUG

Si tratta di un progetto formativo al quale sono stato invitato a dare un mio contributo grazie al Prof. Maurizio Romeo Ciminello che ha ricoperto incarichi di alto profilo manageriale in rilevanti istituzioni bancarie ed attualmente, docente nella Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana.

A seguito della felice intuizione del Decano della Facoltà di Scienze Sociali, prof. Jacquineau Azetsop, e con la preziosa collaborazione del collega Andrea Alfieri e del professor Ciminello, ho avuto modo di sviluppare un dettagliato programma di formazione in Leadership e Management che prenderà avvio nel prossimo anno accademico 2020-2021 sotto forma di Diploma e Laurea Magistrale. Il programma è stato recentemente completato ed approvato dalla Facoltà. Abbiamo selezionato alcuni colleghi formatori, tutti appartenenti a TEAManager, per l’effettuazione delle lezioni pomeridiane che saranno distinte in casi di studio e laboratori. Le lezioni mattutine saranno tenute da importanti top manager

Partecipazione al Concorso della FIA “Welfare che Impresa”

TEAManager partecipa con un proprio progetto al concorso pubblico lanciato dalla Fondazione Italiana Accenture – FIA, denominato “Welfare che Impresa”, il cui obiettivo è il finanziamento di imprese sociali, di start up e/o team di professionisti non ancora costituiti in impresa, che abbiano sviluppato idee e progetti originali per il sostegno delle categorie sociali più svantaggiate del nostro Paese. La proposta progettuale che abbiamo realizzato si rivolge, in modo non esclusivo, alla formazione di giovani diplomati degli Istituti Tecnici Superiori delle regioni Abruzzo, Lazio, Molise ed Umbria, che si preparano ad affrontare il mondo del lavoro ed a coloro che, diplomati o laureati, hanno perso il lavoro. Tra pochi mesi sapremo se la nostra originale proposta formativa sarà premiata dalla Commissione ad hoc insediata da FIA che vede la partecipazione di importanti istituzioni, pubbliche e private.

Scommessa vinta e di merito c’è tanto bisogno!!!

Premio giovane Manager – Finale Centro Sud – Roma 28 gennaio 2020

Eh già, chi lo avrebbe mai pensato che saremmo arrivati alla terza edizione nazionale del Premio Giovane Manager. Mi sembra ieri quando il 16 dicembre 2016 nella Sala della Lupa alla Camera dei Deputati facemmo la primissima edizione come Federmanager Roma (quindi estesa solo ai nostri giovani) lanciando un contest nata grazie all’intuizione del Presidente Gargano e del sottoscritto. Difatti, ci inventammo lì per lì un premio ed una procedura di selezione che sembrerebbe uguale a tante altre ma che in realtà non lo è e ve lo spiego.

Renato Fontana, Coordinatore Gruppo Giovani Federmanager

Prima di tutto non c’è una giuria (come spesso accade) che si riunisce e comincia a cercare nomi da premiare, qui infatti tutti i giovani iscritti a Federmanager sono candidati perché la selezione avviene su tutto il bacino dei giovani manager. Inoltre, la selezione nella prima fase è una peer to peer review ovvero dei manager (il Coordinamento Nazionale ovvero il Gruppo Giovani di Roma nella primissima edizione) che si riuniscono e valutano collettivamente i candidati che possono anche essere stati segnalati da un collega che li ritiene particolarmente meritevoli.

Quest’ultimo punto è un valore aggiunto per tutta la nostra Federazione perché rappresenta dei colleghi (altrettanto bravi come i candidati) che si mettono al servizio di altri per valorizzare quelli più meritevoli che magari rivestono già posizioni di rilievo, hanno fatto eccellenti percorsi di studio e di carriera, anche internazionali.

Tuttavia per rendere più selettivo il percorso e rimuovere quell’idea di una cosa fatta e gestita in casa, ecco che dopo il primo step subentra un Head Hunter di caratura internazionale. Quest’ultimo, in autonomia, risente i candidati evidenziati dalla prima selezione (per la verità abbastanza ampia) e li valuta attraverso dei parametri oggettivi ai quali poi si aggiunge un colloquio individuale in cui viene fuori l’esperienza professionale del candidato a la sensibilità professionale di chi, Head Hunter, ricerca quotidianamente talenti di successo da inserire in azienda.

Nulla come prima: una sfida, la nostra opportunità

Questo virus si è preso gioco della normalità come l’avevamo vissuta fino ad una manciata di mesi fa

Ha fatto in modo, cercando di proliferare, che tutto ciò che consideravamo una protezione – controllo dei dati, controllo dei budget, controllo dei lavoratori, controllo sugli studenti, controllo dei flussi migratori – si dimostrasse inefficace.

Rimettendoci davanti alla nostra fragilità ci ha portati a ridefinire le priorità alla luce del
fatto che la malattia, anche di una sola persona, è in grado di minacciare il benessere di un’intera società. E nell’impossibilità di controllare il fenomeno ci siamo trovati costretti a fidarci e ad affidarci tutti – grandi e piccoli, studenti e genitori, manager e lavoratori, nessuno escluso – convinti che la condivisione collettiva dei comportamenti corretti fosse la strada giusta per uscire da questa situazione così drammatica.

Ma ciò che ha alimentato più forte che mai questo sentimento di fiducia è stato l’esempio
di chi si impegnava per proteggerci e per la salute delle persone. Agendo in base ad un senso di responsabilità fortissimo e testimoniato a tutti i livelli, il Governo, il mondo manageriale, quello della scuola e il terzo settore, insieme hanno posto le basi perché il valore della fiducia potesse diffondersi alimentando la sensazione che l’azione di ciascuno di noi avesse un potenziale determinante in termini di salute e di benessere della comunità.

Ed è lo stesso senso di responsabilità che ha mosso l’azione dei nostri volontari impegnati con le scuole superiori, permettendo agli studenti di continuare nel loro percorso educativo. Testimoniando le competenze che in questo momento il mondo del lavoro ci sta richiedendo – creatività, competenze digitali, una leadership inclusiva e autentica, fiduciosa nelle capacità delle persone – e supportano ragazzi, insegnanti, famiglie nel prendere consapevolezza, nell’esercitare e mantenere una calma che possa portare a chiarezza di pensiero e a soluzioni per superare la crisi. In alternativa alla presenza fisica, oggi preclusa, i nostri colleghi si stanno sperimentando con la didattica a distanza, mantenendo così saldo quel legame con il mondo della scuola costruito nei mesi precedenti, e contribuendo fattivamente a che tale modalità possa rappresentare un’opportunità da attuare anche una volta superata la crisi, e non forzando lo strumento alla didattica tradizionale.

La chiave di volta è stata concertare con tutti gli attori coinvolti, insegnanti, studenti, famiglie, la riprogettazione dei percorsi di sviluppo delle competenze trasversali, che tenessero conto dei bisogni formativi e di apprendimento degli studenti, delle necessità delle famiglie cercando di non lasciare indietro nessuno. I progetti Skills2Start, Un’impresa che fa scuola di moda, il percorso Manager in azione nel Sociale, tutti sostenuti da Federmanager Roma, stanno proseguendo grazie alla visione dell’emergenza, come opportunità di crescere, di migliorare, di sperimentare.

Questo approccio potrà essere in futuro ulteriormente sviluppato da VISES, potendo
coinvolgere quanti più manager volontari che in questo momento ci scrivono per
poter offrire il loro supporto, per poter dare testimonianza di un management che non
si chiude nel mondo del lavoro ma ne apre le porte anche alle generazioni più giovani.
Quello che oggi insieme sapremo costruire segnerà il tracciato da seguire quando una
nuova normalità sarà rientrata nelle nostre vite.

La vocazione del leader d’impresa

La vocazione del leader d’impresa

Le organizzazioni giovanili di Federmanager, UCID e Unindustria hanno organizzato un incontro dall’alto valore culturale con Padre Robert Sirico, fondatore e Presidente dell’Acton Institute ed uno dei massimi esperti e conoscitori dei rapporti tra principi etico-religiosi, imprenditoria ed economia di mercato

Mercoledì 4 dicembre a Roma, presso il Centro Studi Americani, si è svolto un “business leaders share”, con a tema “La vocazione del leader d’impresa”, fra i giovani imprenditori e dirigenti di Federmanager, UCID ed Unindustria con Padre Robert Sirico, sacerdote, fondatore e presidente dell’Acton Institute for the Study of Religion and Liberty, un’organizzazione non profit che si occupa di promuovere “una società libera caratterizzata dalla libertà individuale e fondata su principi religiosi.

Padre Robert A. Sirico, nato a Brooklyn (New York), il 23 giugno 1951, è un sacerdote e commentatore economico americano. Nel 1990 ha fondato l’Acton Institute for the Study of Religion and Liberty, un’organizzazione non profit che si occupa di promuovere “una società libera caratterizzata dalla libertà individuale e fondata su principi religiosi”, di cui è presidente

Dopo i saluti di benvenuto da parte di Andrea Chiappetta, consigliere di amministrazione del Centro Studi Americani, il tema, “La vocazione del leader d’impresa”, è stato affrontato nella lectio di Padre Sirico. Il suo pensiero parte dall’idea che la libera iniziativa imprenditoriale, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa, non solo è legittima ma anche degna di lode, tanto da essere una vera e propria “vocazione”.

Contribuendo a creare benessere per la società, tale vocazione è messa in relazione con il più profondo messaggio cristiano, la dignità dell’uomo e la santificazione del mondo attraverso il lavoro. “Come Dio – ha ricordato Padre Sirico – siamo capaci di fare non solo buoni affari, ma anche grandi nobili affari, siamo capaci di creare nuove ricchezze, per noi e per tutti. E attraverso le nostre imprese, possiamo mettere i nostri tesori a disposizione degli altri. La persona non è solo importante per il mercato. È proprio al centro del mercato. La persona umana è la fonte e il vertice dell’economia”.

Ha concluso Padre Sirico: “Per capire le radici della vocazione del business leader, bisogna capire il significato della persona, della natura umana di tutti noi coinvolti in un’impresa, scambiando merci, servizi, producendo meravigliose invenzioni per il bene comune. Non è un caso che l’economia di mercato di cui godiamo oggi è provenuta dalla tradizione giudaico-cristiana. Proprio grazie ai contenuti della nostra fede abbiamo cercato di proteggere e promuovere la proprietà privata, la creatività per migliorare il mondo come cocreatori”.

Giacomo Gargano, Presidente Federmanager Roma

Al termine della lectio magistralis di Padre Sirico, sono seguiti gli interventi di Benedetto Delle Site (Presidente Giovani UCID Lazio), Giulio Natalizia (Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria), Renato Fontana (Presidente Coordinamento Giovani Federmanager) e Pierluigi Germani (Presidente nazionale Giovani UCID). “L’iniziativa – hanno sottolineato gli organizzatori – nasce dalla volontà di approfondire il significato più profondo dell’essere un leader d’impresa, come risposta ad una autentica vocazione, tramite la quale vengono generati ricchezza e benessere a vantaggio dell’intera società”.

Tirando le conclusioni della giornata di studio, il senatore Riccardo Pedrizzi, presidente UCID Lazio e Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, Giacomo Gargano, presidente di Federmanager Roma, e Giancarlo Abete, AD del Gruppo ABETE, hanno ricordato lo sviluppo recente della dottrina sociale della Chiesa per quanto di essa attiene all’impresa, ed elogiato il lavoro di approfondimento e riflessione avviato dai responsabili dei gruppi giovani delle tre organizzazioni.

Diventa “preda” degli Head Hunter

Diventa “preda” degli Head Hunter

Con Federmanager Roma un nuovo appuntamento con gli Head Hunter: spunti e consigli per offrire ai colleghi gli strumenti migliori per non farsi trovare impreparati in un mercato del lavoro sempre più competitivo

Federmanager Roma prosegue il ciclo di appuntamenti con gli Head Hunter, i professionisti specializzati nell’individuare e selezionare manager qualificati e destinati a ricoprire posizioni strategiche all’interno di aziende locali e multinazionali.

L’ultimo meeting si è svolto lo scorso 20 novembre, con oltre 160 manager, tra streaming e presenze in aula, che hanno seguito l’incontro con Randstad. Questa è una multinazionale olandese che si occupa di ricerca, selezione e formazione di risorse umane, un’agenzia per il lavoro considerata tra le più importanti al mondo,  con filiali in 40 Stati, la maggior parte in Europa, ma anche in Asia e Nord America. Lo slogan di Randstad è “human forward”, cioè aiutare le persone a trovare il lavoro giusto, con un impatto positivo sulla loro vita. Grazie all’attività di professionisti si tende ad unire le aspettative di chi cerca e di chi offre, creando solidi rapporti di fiducia che definiscono storie, opportunità e prospettive sempre nuove.

“Gli appuntamenti con gli Head Hunter continuano a registrare riscontri importanti – ha sottolineato il Presidente di Federmanager Roma Giacomo Gargano nel suo intervento di apertura – il confronto diretto con chi ogni giorno seleziona centinaia di profili per cercare la ‘preda’ migliore è fondamentale  – ha spiegato il Presidente – e in Federmanager Roma invitiamo i migliori esperti del settore a livello internazionale per chiedere loro quali sono i trend del mercato, quali i curricula più appetibili e i consigli più utili sul ‘come farsi cacciare’”. “Il successo di questo tipo di iniziativa  – ha dichiarato Gargano – ci esorta a proseguire su questa strada per restare al passo con i tempi ed essere attori del cambiamento. Un networking di alto livello come quello che Federmanager offre da sempre – conclude il Presidente – rappresenta, anche in tal senso, quel bagaglio di opportunità che può fare la differenza e che in molti casi l’ha fatta”.

In linea con il presidente Gargano la dichiarazione di Renato Fontana Coordinatore del Gruppo Giovani Federmanager promotore dell’iniziativa. “Vale la pena – ha ricordato Fontana – sottolineare l’importanza di questo tipo di incontri che consentono di ascoltare la voce diretta dei professionisti del settore e costituiscono un momento importante di scambio ed arricchimento per tutti”.

Antonietta Palmaccio, Career Counselor & Sales Manager Career Management &  Outplacement di  Randstad, ha ringraziato Renato Fontana per il suo impegno in questa iniziativa e  in particolare, tutti i manager intervenuti per aver favorito un così interattivo e proficuo scambio di riflessioni.

Serata stimolante, ha aggiunto a valle dell’incontro Sara Portolano, delivery manager Career Management Ranstad, abbiamo analizzato insieme ai partecipanti i cambiamenti del mercato del lavoro e condiviso come, all’interno di queste trasformazioni, sia utile agire per “non restare indietro”.

Tirando le conclusioni della giornata, il Vice Presidente di Federmanager Roma Gherardo Zei ha sottolineato come questi appuntamenti  favoriscano una diffusione della conoscenza che agevola l’accesso e la permanenza delle alte professionalità nel mercato del lavoro moderno, un mercato articolato e, molto spesso, solo apparentemente chiuso. Federmanager Roma è anche questo, una realtà presente su cui contare per avere una finestra sul futuro.

Progetto per Amatrice: ricostruire dalle competenze

I dipendenti del Comune di Amatrice sono i destinatari di corsi di formazione, incentrati su competenze manageriali e modelli di leadership, per affrontare con strumenti innovativi la complessità degli interventi sul territorio. Un’iniziativa voluta da Federmanager nazionale, Federmanager Roma e Federmanager Academy, dall’alto valore simbolico e sociale

Quando l’amico e collega Massimo Bufacchi, vicesindaco e assessore del Comune di Amatrice dopo le elezioni amministrative del 26 maggio u.s., chiese a Federmanager Roma di fare dei corsi di formazione per i suoi dipendenti, con l’ambizione di poter arrivare un giorno ad una certificazione di qualità del Comune, ho immediatamente sposato il progetto con grande entusiasmo.

Medesimo entusiasmo ho riscontrato nel parlare dell’iniziativa al presidente Federmanager Stefano Cuzzilla e al presidente Federmanager Roma Giacomo Gargano. Allora ho pensato che le persone che abitano in questo borgo distrutto dal sisma del 2016, che hanno scelto di rimanere in questa terra bellissima in condizioni di estremo disagio, meritassero di ricevere un servizio di alto valore professionale.

Personalmente, ma credo sia un sentire comune, penso che qualsiasi azione piccola o grande che sia, fatta per Amatrice o per altri territori che hanno avuto la distruzione, in questo particolare momento storico in cui i riflettori della scena sono un po’ abbassati oppure rivolti altrove, abbia un altissimo valore simbolico e sociale.

Progetto per Amatrice: ricostruire dalle competenze

A tre anni dal terremoto che ha colpito le zone del centro Italia, la ricostruzione è ferma al 4%, si sono succeduti tre Commissari e anche con l’ultimo decreto del Governo, diventato legge pochi giorni fa, si è persa un’occasione bocciando alcuni emendamenti, tra i quali la proroga della zona franca urbana speciale fino al 2027, che avrebbero garantito agevolazioni ed esenzioni di lungo periodo permettendo di pianificare investimenti, sia a chi ha scelto di rimanere, sia a chi vorrebbe contribuire a fare rinascere quelle terre.

Per rispondere con un servizio di qualità alla richiesta del vicesindaco Bufacchi, mi sono rivolta alla nostra Federmanager Academy, al suo Direttore Federico Mioni, il quale, rispondendo anch’egli con grande entusiasmo, ha colto perfettamente lo spirito del messaggio da trasmettere a queste persone. “Ricostruire” dalle competenze manageriali per fornire modelli di leadership e affrontare con strumenti innovativi la complessità dei cambiamenti a livello mondiale a partire dagli interventi sui territori; un modo diverso di guardare ai fenomeni e il ruolo di un Comune che vuole governare l’emergenza ma vuole anche guardare avanti, andare oltre.

Progetto per Amatrice: ricostruire dalle competenze

Il mondo è in movimento, i problemi globali richiedono soluzioni globali e Amatrice deve imporsi uno scenario più ampio, con i suoi punti di eccellenza distintivi nella percezione di altri paesi. Il miglioramento di ogni organizzazione passa attraverso il cambio culturale, la sfida alla significatività delle strutture, processi e procedure esistenti, al cambiamento dello status quo e la capacità di stare insieme, di fare squadra, di integrarsi, di comunicare, nel rispetto dei reciproci ruoli, è parte fondamentale di questo processo evolutivo.

Il management e la formazione possono dare un contributo fondamentale quando rappresentano un modo di pensare e non solo un insieme di tecniche, quando spingono ad un confronto continuo, una education capace di innescare sul territorio un processo di crescita permanente.

Anche capitalizzando una tragedia come quella del terremoto, Amatrice potrà tornare ad essere una splendida realtà che guarda oltre se stessa, che vive nel mondo attuale governato dai cambiamenti e dalla comunicazione globale, sviluppando una maggiore consapevolezza dei propri punti di eccellenza mettendoli a sistema, rafforzando il dialogo tra tutti gli attori, facendo un’azione di marketing territoriale nella comunicazione delle competenze acquisite nel campo degli interventi emergenziali post terremoto, delle eccellenze gastronomiche, delle bellezze artistiche e paesaggistiche.

Ungheria: opportunità da cogliere

Ungheria: opportunità da cogliere

Un seminario di rilievo internazionale per illustrare Il miracolo economico ungherese e le nuove opportunità di investimento e business per le imprese italiane

A Roma, di fronte ad un foltissimo pubblico, presso l’Accademia d’ Ungheria, nella prestigiosa sede di  Palazzo Falconieri, in Via Giulia, lo scorso 7 novembre si è tenuto il seminario “FOCUS UNGHERIA – ROMA” organizzato dalla CCIU – Camera di Commercio Italiana per l’ Ungheria, insieme all’Ambasciata d’ Ungheria a Roma, la Camera di Commercio di Pest e Federmanager Roma.

L’evento ha offerto ai numerosi partecipanti – imprenditori, dirigenti, giornalisti, professionisti, deputati – un’opportunità concreta per conoscere ed apprezzare il sistema economico, normativo, fiscale e finanziario dell’Ungheria, che offre interessanti opportunità e numerosi vantaggi alle imprese Italiane che vogliono espandersi nell’ Europa Centro-Orientale.

Nell'immagine, da sinistra: Giacomo Gargano, Presidente Federmanager Roma e Unione Regionale, Dirigenti Industria Lazio; Ádám Zoltán Kovács, ambasciatore d'Ungheria in Italia; Claudio Andronico, Consigliere Federmanager Roma e Coordinatore del Gruppo di Lavoro "Italia, Mitteleuropa e Balcani"

Nell’immagine, da sinistra: Giacomo Gargano, Presidente Federmanager Roma e Unione Regionale Dirigenti Industria Lazio; Ádám Zoltán Kovács, ambasciatore d’Ungheria in Italia; Claudio Andronico, Consigliere Federmanager Roma e Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Italia, Mitteleuropa e Balcani”

Il miracolo economico Ungherese è innegabile ed è sotto gli occhi di tutti, evidenziato dalle invidiabili performances dell’economia negli ultimi anni:

* l’Ungheria ha attualmente il più alto tasso di sviluppo del PIL tra i Paesi dell’Unione Europea (+ 5 %);

* L’uso intelligente e mirato dei fondi europei per lo sviluppo delle infrastrutture, R&D e digitalizzazione ha contribuito ad un grande sviluppo degli investimenti nel Paese (+17 %);

* Una tassazione particolarmente favorevole alle imprese e alle persone fisiche, grazie alla flat tax e ad aliquote particolarmente basse (15% per le persone fisiche e una del 9% per le imprese) attrae numerose imprese straniere, tra cui moltissime aziende italiane.

Ungheria: opportunità da cogliere

 I drivers dello sviluppo dell’economia ungherese sono così sintetizzabili:

* Dinamica demografica positiva, grazie ad una politica particolarmente favorevole alla famiglie numerose;

* Alto livello di scolarizzazione: un sistema scolastico eccellente produce diplomati e laureati di alto livello professionale, specialmente nel campo informatico e scientifico;

* Una Pubblica amministrazione moderna al servizio dei cittadini e delle imprese;

* Infrastrutture e trasporti: l’Ungheria dispone di una rete di strade, autostrade e ferrovie moderna e particolarmente efficiente;

* Il ruolo della logistica: la collocazione dell’Ungheria, al centro dell’Europa e crocevia di collegamenti fra Est e Ovest e Nord e Sud, ne fa una piattaforma logistica ideale per le imprese straniere.

Numerosi e qualificati oratori si sono alternati, illustrando nel dettaglio i singoli aspetti:

L’ Ambasciatore ungherese in Italia, S.E.  Ádám Zoltán Kovács,  ha evidenziato come l’ Ungheria sia oggi un partner ideale per l’ Italia, e che questo è il momento migliore per investire in Ungheria, grazie anche agli ottimi rapporti istituzionali tra i due Paesi. l’Ungheria ha una stabilità politica ed economica consolidata, svolge un ruolo strategico all’interno dell’Europa Centro – Orientale e ha creato un ambiente particolarmente favorevole alle partnership commerciali ed industriali.  Le imprese italiane sono quindi invitate ad investire nel paese magiaro.

Il Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, Francesco Maria Mari, ha poi illustrato nel dettaglio le potenzialità del mercato ungherese, portando ad esempio i casi concreti delle imprese italiane già operanti con successo da anni in Ungheria e soci della CCIU. La CCIU è a disposizione degli operatori italiani che vogliano aprire un’attività in Ungheria.

Ungheria: opportunità da cogliere

Francesco Maria Mari, Presidente della Camera di Commercio italiana per l’Ungheria

Il Presidente della Camera di Commercio e Industria di Pest, Zoltán Vereczkey, ha poi svolto una dettagliata ed interessante analisi sulle politiche economiche virtuose del governo ungherese, che sono state alla base della forte crescita dell’ultimo decennio, sottolineando il valore della cooperazione tra i paesi europei. L’ Italia occupa un posto di primo piano tra i paesi partners dell’Ungheria, in virtù di un rapporto consolidato di grande amicizia e collaborazione.

Altri importanti relatori italiani e ungheresi hanno illustrato nel dettaglio il sistema fiscale, legale e giudiziario ungherese e gli incentivi alle imprese (Levente LajosMàtyàs JàvorGiuseppe Caracciolo), con una significativa testimonianza di un imprenditore italiano presente in Ungheria da 25 anni (Giacomo Pedranzini – Kometa).

Ungheria: opportunità da cogliere

Giacomo Gargano, Presidente Federmanager Roma

Per Federmanager Roma sono intervenuti Il Presidente Giacomo Gargano, che ha portato i saluti al convegno della nostra Federazione, manifestando vivo apprezzamento per l’ iniziativa, e, infine, il Consigliere di Federmanager Roma  e Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Italia, Mitteleuropa & Balcani” Claudio Andronico, che ha parlato della sua esperienza professionale, quale Manager ENI in Ungheria (Direttore Commerciale, Marketing & Supply) , ed ha illustrato i risultati importanti raggiunti negli anni passati  dall’ ENI nel downstream ungherese, grazie ad un sistema di supply competitivo, alla stretta collaborazione con i partners ungheresi e alla piena valorizzazione delle risorse umane in azienda.