Il periodico di Federmanager Roma

  • Home
  • /
  • Focus
  • /
  • La transizione digitale a supporto dell’Asset Management

La transizione digitale a supporto dell’Asset Management

Industrial Internet of things e infrastrutture strategiche del paese.

Non si può parlare di infrastrutture senza considerare più nel dettaglio il contesto e le sfide che ogni giorno i gestori pubblici e privati devono affrontare per limitare i rischi e pianificare gli interventi di controllo e di manutenzione delle opere infrastrutturali.

L’Italia ha un grande patrimonio nazionale di infrastrutture, con circa 840.000 km di strade, di cui 8.006 km di autostrade e 27.259 km di strade statali (Anas). Più in dettaglio sul territorio sono attive 2.179 gallerie e 21.072 tra ponti e viadotti, mentre i cavalcavia sono 6.320 e 225 i km di impianti di trasporto rapido di massa (metropolitane), di cui 131,6 km in galleria (Fonte: ANSFISA – Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali 2021). Per quanto riguarda le infrastrutture energetiche diamo alcuni dati non esaustivi per far comprendere le dimensioni: circa 75.000Km di linee ad alta tensione e 21 interconnessioni all’estero; ampiamente estesa è la rete nazionale dei gasdotti che percorrono tutto il territorio nazionale e altrettante linee di connessione, impianti, centrali, cabine, linee idriche, km e km di fibra, etc.

Esiste un’oggettiva complessità sistemica di reti di infrastrutture collegate tra loro e dislocate su tutto il territorio nazionale, per le quali c’è necessità di un continuo controllo ad oggi per lo più attraverso metodi tradizionali con numerose attività ispettive e di monitoraggio, che risultano spesso obsolete rispetto allo stato dell’evoluzione tecnologica.

L’invecchiamento strutturale e la vulnerabilità delle infrastrutture esistenti nonché eventi atmosferici sempre più estremi sono tematiche che riguardano non esclusivamente il settore delle infrastrutture e dei gestori ma sono variabili intimamente connesse con il territorio e le comunità che lo abitano, ragione per la quale il tema della sicurezza e del monitoraggio strutturale entra di diritto nel tavolo di confronto tra la società civile e le commissioni tecniche. Pertanto, possiamo affermare che l’innovazione tecnologica guiderà il nuovo ruolo degli Asset Management nel prossimo futuro.

In questo panorama complesso la maturazione delle tecnologie verso il modello Industrial Iot, fornisce le potenzialità per allargare la capacità delle aziende di settore di monitorare e gestire più finemente i propri asset misurandone i parametri di funzionamento reale ed effettuare la transizione verso una logica di gestione completamente data driven e, in prospettiva, in una logica predittiva. Per raggiungere questo obiettivo possiamo riassumere in 5 topic fondamentali la transizione digitale applicata alle infrastrutture:

 

  1. Business driver: le nuove modalità di governo: efficientamento dei processi in logica data driven: (i) Aumento della capacità di osservazione dei fenomeni di breve, medio e lungo periodo legati al sistema energetico, (ii) implementazione di capacità e profondità di analisi e, in prospettiva, di predizione dei fenomeni, ad esempio, sgn previsionali di guasto, (iii) Coordinamento integrato in logica data driven con i peers e gli stakeholder istituzionali (Energy data sharing space).
  2. Logiche predittive ed IA: La manutenzione predittiva diventa un fattore cruciale nel contesto di Industria 5.0, in cui sono protagonisti automazione, IoT, machine learning (ML) e intelligenza artificiale (AI). La predictive maintenance si ritaglia, infatti, un ruolo di primo piano per rendere resiliente l’infrastruttura fisica nell’era della digital transformation e dei big data.
  3. Industrial IoT visto come integrazione IT/OT: ampliamento ed estensione della sensoristica e infrastruttura digitale abilitante attraverso l’integrazione IT/OT.
  4. Standardizzazione tecnologica ed industrializzazione: Standardizzazione delle infrastrutture, razionalizzazione garanzia dei livelli di servizio, cybersecurity sono alcune dei punti tecnologici chiave da affrontare per sviluppare un’infrastruttura IIOT a supporto dei processi core del sistema.
  5. Il ruolo dell’edge ed il dualismo con il cloud: il recente trend verso la centralizzazione delle applicazioni al fine di ridurre i costi e aumentare la sicurezza non è compatibile con l’IoT. Le organizzazioni saranno obbligate ad aggregare i dati in diversi mini data center distribuiti, dedicati a supportare una prima elaborazione. I dati rilevanti verranno poi trasmessi ad un sito centrale per ulteriori elaborazioni.

 

Ovviamente ci sono varie problematiche per una fluida evoluzione della transizione digitale in Italia e in particolare nel settore delle infrastrutture, tra cui segnaliamo:

  • La carenza di competenze digitali diffuse, i limitati livelli di connettività e la ridotta propensione al data sharing frenano questa Trasformazione Digitale dell’Italia.
  • Laridotta propensione al data sharing, limita invece le potenzialità derivanti dalla creazione di ecosistemi digitali. Solo un’azienda su tre scambia dati con Enti Pubblici (33,1%) e con la propria comunità di riferimento (32,9%).

 

Ma abbiamo l’opportunità del PNRR*: Il rapporto dell’Osservatorio sulla Trasformazione Digitale dell’Italia ricorda che all’interno del PNRR, la trasformazione digitale è la seconda tra le sei missioni per dotazione finanziaria, con 40,7 miliardi di euro a disposizione. Confrontando con gli altri Paesi europei beneficiari del Next Generation EU, l’Italia è il Paese che alloca il maggiore ammontare di fondi alla digitalizzazione, più della somma di Spagna, Germania e Francia messi insieme (38 miliardi di euro). Questi investimenti che dovranno vedere l’esercizio dei nuovi sistemi nel 2026 genereranno numerose opportunità di cambiamento e di ammodernamento delle infrastrutture e del modo di lavorare e di fare Asset Management e gestione degli Asset strategici del paese.

Come Federmanager Giovani Roma stiamo organizzando tre incontri per approfondire un confronto costruttivo tra professionisti e imprese sulla IoT e le infrastrutture strategiche del paese. Il 16/05/2024 ha visto affrontare i temi sulla IoT e la transizione energetica con il titolo “IIoT e la transizione energetica: Prospettive per il per il futuro” incontro realizzato con il contributo attivo di Confindustria Energia e Unindustria. Sono intervenuti tutti i principali attori della transizione energetica del paese come ENEL, ENI, SNAM, TERNA, ACEA e IREN supportati dai principali player di mercato attori della transizione digitale come Accenture, Engineering, Reply Sense, Indra, Almaviva, mediatore dell’evento il Direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei  Alessandro Lanza.

“La transizione energetica, e più in generale quella ecologica, è sicuramente la sfida più critica dei prossimi anni e il suo successo sarà strettamente legato anche ai processi di Trasformazione Digitale dell’Italia.”

La transizione digitale dell’Italia rappresenta pertanto un’occasione unica di rilancio della produttività e quindi della crescita dellItalia.

Obiettivo che abbiamo come Federmanager Giovani di Roma è attraverso questi seminari dare un quadro sintetico e tecnico delle evoluzioni dei progetti di digitalizzazione degli asset strategici italiani e condividere con le associazioni di categoria, imprese e politica come l’attività di digitalizzazione sia una necessità per il paese anche in relazione al PNRR. Arrivare pertanto a dimostrare come i vari players energetici (comprese le multi-utilities) insieme alle TLC e tutti i settori delle infrastrutture potrebbero ricoprire un ruolo strategico in quella che potrebbe essere l’infrastruttura unica digitale di monitoraggio del sistema paese grazie ad una fitta rete di sistemi di misura dislocati su tutto il territorio nazionale pronti a monitorare eventi estremi e situazioni critiche per il paese. In ultimo la transizione green è una delle principali sfide sistemiche dei prossimi anni, il cui successo è strettamente interconnesso ai processi di digitalizzazione che permetteranno innumerevoli impatti in un’ottica di efficientamento ed efficacia delle azioni di gestione delle infrastrutture.

Fonti:

The European House – Ambrosetti ha presentato un Tableau de Bord e 4 linee d’azione per l’attuazione della Trasformazione Digitale dell’Italia. https://www.ambrosetti.eu/osservatorio-trasformazione-digitale-italia/

Asset management: una guida per migliorare il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture edito da Network Digital 360 Ambrosetti, Rapporto 2022 Osservatorio Trasformazione Digitale (italia-informa.com)

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
ULTIMO NUMERO
IN PRIMO PIANO

RICEVI PROFESSIONE DIRIGENTE DIRETTAMENTE NELLA TUA EMAIL