Il periodico di Federmanager Roma

Executive Program di Risk Management 2024

Federmanager Roma e Università degli Studi Roma Tre presentano la seconda edizione del corso “Executive Program di Risk Management”. L’ interesse mostrato da manager e aziende confermano la centralità del tema e l’importanza delle competenze manageriali, patrimonio indispensabile per la competitività delle imprese e del Paese.

Dopo il grande successo della prima edizione del corso “Executive Program in materia di Risk Management, Federmanager Roma, in partnership con l’Università Roma Tre, ha voluto confermare questa iniziativa verso i suoi associati anche per il 2024.

Se vogliamo interrogarci sul perché questa attività formativa desti tanta attenzione ed interesse, ritengo siano tre gli ingredienti che la rendono speciale.

1) innanzitutto il suo taglio molto pratico (“manager che parlano ai manager”) che consente di trasferire non solo elementi metodologici di carattere teorico, ma anche esperienze vissute dai docenti quando nella loro vita professionale hanno applicato sul campo principi e regole del risk management;

2) la flessibilità di partecipazione che tiene conto del fatto che i partecipanti sono manager e che quindi possano avere difficoltà a garantire la presenza in aula a tutti i workshop. Per questo si è scelta una formula ibrida di partecipazione (in presenza e collegati via Teams). Inoltre, l’Università mette a disposizione dei partecipanti la sua piattaforma per la gestione del materiale didattico e la visione in modalità asincrona delle lezioni;

3) il programma del corso punta sempre a garantire un’alta qualità del prodotto formativo grazie ad un’attenta selezione dei docenti.

La progettazione del corso 2024 è partita dai feedback raccolti dai partecipanti durante l’incontro di consegna degli attestati di partecipazione, svoltosi al termine della prima edizione (22 giugno 2023), ed è proseguita con diversi incontri di lavoro costruttivi tra i due coordinatori scientifici – Roberto Salvi per Federmanager Roma e Carlo Regoliosi per l’Università Roma Tre – al fine di definire gli argomenti ed il corpo docente degli 8 workshop che compongono il corso.

Un importante contributo alla progettazione dell’iniziativa è arrivato da Gustavo Troisi che, sulla base della sua esperienza di manager e formatore (oltre che profondo conoscitore della realtà di Federmanager Roma ove è consigliere), ha fornito indicazioni per rendere l’agenda più organica ed omogenea nella successione dei vari interventi. Tra l’altro lo stesso Gustavo Troisi si è reso disponibile ad aprire il corso tenendo il primo workshop che aveva un duplice obiettivo: effettuare un reminder dei principi fondamentali (“fundamentals”) di Risk Management (utile a coloro che non avevano partecipato alla prima edizione) e approfondire il tema dei rischi emergenti, sempre più attuale.

Il secondo workshop ha visto la conferma di Giovanni Blasi di PwC. A lui è stata affidata la responsabilità di approfondire il tema del monitoraggio continuo dei rischi a maggior impatto. Il ruolo del risk officer, infatti, è sempre più orientato ad essere da un lato la “quotidiana sentinella” dei rischi emergenti e dall’altro colui che monitora costantemente i “top risk”, andando così di fatto a superare l’iniziale ruolo che aveva di erogare un risk assessment su base annuale al fine di aggiornare “una tantum” il catalogo dei rischi.

Il terzo workshop ha visto la conferma di Lorenzo Tucci di Autostrade, che si è soffermato sui temi di Business Continuity e Crisis Management, riuscendo a dare un taglio molto pratico, proprio attraverso un’esercitazione che ha messo alla prova i partecipanti nella predisposizione di un Business Continuity Plan (BCP).

Il quarto workshop ha visto in aula Antonio De Martino di Opnet. Egli ha guidato i partecipanti ad approfondire, con un occhio diverso, il rischio cyber, uno dei rischi più temuti per i prossimi 2 anni secondo il Global Risk Report 2024 del World Economic Forum.

Il quinto workshop, condotto dal sottoscritto, ha affrontato un tema di grande attualità per i risk officer, ovvero come integrare i rischi ESG nel modello Enterprise Risk Management. Tale aspetto non è più derogabile, visto il prossimo recepimento in Italia della direttiva 2022/2464 CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), entrata in vigore il 5 gennaio 2023, che richiede alle società incluse nel perimetro della direttiva un’attenta e dettagliata descrizione dei principali rischi connessi alle questioni di sostenibilità e le modalità di gestione adottate.

Il sesto workshop, condotto da Valeria Lazzaroli di Arisk, ha presentato un argomento nuovo di cui si sente molto parlare: l’intelligenza artificiale e come il suo avvento può influire sulle modalità operative del risk management.

Il settimo workshop, a cura di Faustino Petrillo di Autostrade e Angelo Loiacono dell’Ospedale Bambino Gesù, ha fornito ai partecipanti un interessante aggiornamento sulle ultime novità in materia di 231 e whistleblowing.

Per concludere questa seconda edizione è rimasto da vivere l’evento finale: un’interessante tavola rotonda sul tema dei profili di responsabilità in capo al Risk Officer durante lo svolgimento del proprio lavoro. Il moderatore sarà Gustavo Troisi e ospite di eccezione sarà l’avv. Ugo Lecis, tra i maggiori esperti italiani di diritto penale di impresa. Al termine è prevista la consegna degli attestati di partecipazione ai colleghi.

Con un programma così completo e ricco si potrebbe immaginare di fermarci qui senza prevedere una terza edizione, invece è vero il contrario. Il Risk Officer diviene sempre più una figura cruciale che gestisce le relazioni con diversi stakeholders (interni ed esterni) ed è fondamentale sia per la corretta definizione delle strategie aziendali che per la relativa completa attuazione delle stesse. Pertanto, non è più da intendersi un “lusso” alla portata solo delle più grandi aziende, ma è divenuto un ruolo necessario anche nelle medie aziende.

Proprio questa centralità di ruolo che ha il Risk Officer richiede di mantenere vivo un osservatorio sulle variabili che lo circondano ed è quindi nostra intenzione proseguire nel lavoro per fornire agli associati – interessati alla materia – un aggiornamento continuo delle hard skills collegate a questo importante profilo professionale.

A tal riguardo – dopo la pausa estiva – il Gruppo di lavoro Federmanager Roma/Università Roma Tre lavorerà alla progettazione della terza edizione del corso la cui erogazione avverrà nel primo trimestre 2025. “Stay tuned”.

 

 

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