Dimostra che sei un essere umano


Con il progetto “Open Innovation Management”, realizzato da Unindustria Perform, Federmanager Roma e Unindustria, è stato creato un vero e proprio laboratorio di politiche attive del lavoro

Grazie a 4Manager è stato possibile mettere in piedi 10 progetti per 10 PMI di tutto il territorio laziale. Sono stati quindi selezionati 10 dirigenti, temporaneamente inoccupati, iscritti a Federmanager con l’obiettivo di creare le condizioni per lo sviluppo di proficue relazioni tra le parti.

Il progetto, il primo ad essere finanziato da 4Manager a livello nazionale, ha riguardato i temi della trasformazione digitale, dell’internazionalizzazione e della lean innovation e le relative competenze manageriali necessarie per la crescita delle suddette PMI.

Si tratta in tutti e dieci i casi di un servizio “chiavi in mano” di ridisegno organizzativo dell’azienda con tanto di consulente che fotografa lo stato dell’impresa e propone le soluzioni operative.

I dieci progetti si sono tutti proficuamente conclusi con as­soluta soddisfazione di entrambe le parti. Nella fase iniziale è stato dedicato molto tempo alle reali necessità delle aziende e poi le stesse hanno usufruito delle competenze offerte dai manager senza dover sopportare costi, ma con l’obiettivo di identificare servizi in grado di essere autosufficienti nel medio periodo in termini economici e quindi creare una reale opportunità di sviluppo e di occupazione.Alla fine della sperimentazione il 70% dei manager ha proseguito la sua esperienza nell’azienda di destinazione con interessanti sviluppi che raccontano, nelle pagine che seguono, in questo numero di Professione Dirigente.

Hanno beneficiato altresì dei risultati di questo progetto Federmanager Roma e Unindustria, in quanto hanno avviato, in chiave sperimentale, l’applicazione di metodologie manageriali innovative. Questi elementi, oltre naturalmente a configurarsi come politiche attive del lavoro, impattano sulle capacità imprenditoriali e innovative delle imprese, promuovendo dinamiche di sviluppo organizzativo.

Le buone relazioni tra le parti sociali, il fondamentale apporto di 4Manager e la regia di Unindustria Perform hanno prodotto una sperimentazione dal forte impatto sociale ed economico: un’azione che va certamente portata a sistema e resa strutturale per garantire significativi risultati nel medio e lungo periodo.

I manager raccontano la loro esperienza

Mauro Driussi, presso Arken Spa – Ferentino (Fr)

Ringraziando Federmanager, come suo associato, per avermi dato l’opportunità di conoscere l’iniziativa e, dopo il superamento della selezione, di avervi potuto partecipare. Esprimo come Manager/Consulente/ex-Dirigente il mio apprezzamento nei confronti di 4Manager, e quindi di Unindustria Perform che ha gestito il Progetto Open Innovation Management, per aver concretamente ed efficacemente contribuito allo sviluppo del tessuto produttivo del Paese e nello specifico della Regione Lazio, attraverso la diffusione di competenze manageriali di qualità e di una cultura d’impresa in grado di intercettare e rispondere alle nuove sfide dell’economia, realizzando l’incontro “ideale, apparentemente naturale, purtroppo affatto spontaneo nella realtà” di una particolare domanda e della corrispondente specifica offerta: da un lato l’esigenza e la necessità di cultura manageriale e di organizzazione delle Aziende, dall’altro la professionalità e la competenza di manager/dirigenti, disponibili e motivati, “evangelisti” di metodo operativo concreto, abituati a progettare, realizzare, dirigere e monitorare, cioè lavorare con obiettivi definiti e con costi certi.

Mario Driussi

La mia esperienza si è realizzata presso la Arken SpA, una Azienda manifatturiera leader in Italia ed in Europa nel mercato delle soluzioni e sistemi modulari di arredo e manichini, per negozi e tutti i luoghi di attività commerciale e di vendita, con sede nell’area industriale di Ferentino (Fr).

La difficile situazione, generale (con il mercato proprio dell’attività tradizionale della Azienda sempre più ristretto e competitivo, che aveva visto anche entrata di competitor asiatici) e specifica dell’Azienda (con progressiva diminuzione del fatturato e contrazione dei margini che avevano purtroppo già creato le condizioni per la necessità di riduzione di personale e la necessità di ulteriore supporto finanziario), richiedeva, già a seguito della mia prima analisi, maggiore attenzione ai costi di produzione e di prodotto, maggiore attenzione alle prestazioni dei processi dell’intera Organizzazione, e quindi anche ai comportamenti, alle competenze, all’efficienza dopo aver raggiunto affidabilità nell’efficacia ed aver individuato gli “sprechi”. Risultavano necessari, perciò, presidio, guida, coordinamento, monitoraggio e azioni di correzione.  E necessario era colmare il gap organizzativo con un ruolo “dirigente” intermedio tra Proprietà e reparti operativi.

Il lavoro più importante, comunque, doveva essere svolto sul percorso di cambiamento di approccio e metodo del personale (in particolare sulle persone, privilegiate – nella attenzione, nelle azioni e nei primi risultati da ottenere – rispetto ai processi), azione resa ancor più complessa per la resistenza opposta da alcune risorse, purtroppo nello specifico figure determinanti come Responsabili di Funzione e di Reparto (i quali, evidentemente, si “sentivano” oggetto di attenzione e della necessità di cambiamento di metodo e di obiettivi),  tanto che la iniziale programmazione delle azioni e delle milestone di progetto ha subito uno slittamento: nonostante la più volte espressa volontà della Proprietà di legittimare l’intervento consulenziale, per la natura a tempo del mandato, questo è stato inevitabilmente subordinato alla necessità di gestione delle Risorse permanenti e delle loro prestazioni.

Inoltre, a seguito del riconosciuto trend di mercato, l’Azienda voleva e doveva attuare un percorso di trasformazione di modello organizzativo ed operativo per entrare e competere con successo nel “Contract Business”. Per questo, era necessario un supporto manageriale che aggiungesse e completasse le competenze dell’Organizzazione, che la trasformasse, presidiando l’introduzione e la diffusione di metodo e cultura manageriale alla Proprietà, al Management ed a tutte le risorse interne, facendole crescere con l’affiancamento operativo e permettendo alla Proprietà Imprenditoriale di concentrarsi sulla visione e sulla strategia.Con 4Manager le Politiche Attive decollano nel LazioOltre al Change Management ed alla progettazione e realizzazione di iniziative ed azioni di innovazione, reingegnerizzazione e ottimizzazione dei processi e degli assetti gestionali e organizzativi dell’Impresa, dopo i primi confronti con l’Azienda, è stata realizzata la necessità di introdurre e diffondere nell’Organizzazione competenze di Project Management, per la gestione delle “commesse” del futuro modello industriale del “Contract Business”.

Un programma sicuramente ambizioso ed impegnativo per i soli 4 mesi del Progetto, che ha determinato l’opportunità e la necessità di prolungare la mia collaborazione con l’Azienda anche oltre i tempi previsti, per dare continuità alle azioni avviate e per guidare, come Operations Manager, l’Organizzazione nel cambiamento di modello di business.

Purtroppo, il lock-down del Covid-19 ha ulteriormente acuito le difficoltà aziendali interne e di contesto dalle quali l’Azienda cercava di uscire, in particolare quelle economiche: dopo il 4 Maggio l’Azienda ha ripreso la produzione con attività ridotta per evadere i pochi ordini ancora in essere (lockdown = blocco attività di negozi e centri commerciali), ma ciò non è stato sufficiente per sostenere ancora la mia presenza in organico (costo). Per cui la collaborazione si è interrotta. Nella speranza sia solo rimandata.

Il lavoro svolto meriterebbe la possibilità di essere continuato, evidentemente con un supporto all’Azienda in difficoltà, per poter raggiungere i miglioramenti previsti e possibili, e per avere l’opportunità di implementare ulteriori Progetti, da me studiati come fattibilità ma non ancora avviati, sullo Smart Working (come scelta strategica, non come obbligo imposto dall’emergenza), e sulla Economia Circolare (studiata l’applicazione ai prodotti, ai processi ed all’intera Organizzazione).

In particolare il passaggio dall’economia lineare, basata sull’accesso illimitato alle risorse, ad un utilizzo che prevede di impiegare le stesse risorse il più a lungo possibile e di ridare vita agli scarti per nuovi e proficui utilizzi, rappresenterà una vera opportunità di crescita e sviluppo. Un nuovo modello gestionale green (Green e Circular Furniture) potrà garantire un beneficio crescente con riflessi positivi sul processo produttivo, sul prodotto e sull’intera supply chain, se verrà accompagnato anche da un cambiamento in termini di cultura aziendale e di management adeguati a guidare la sperimentazione interna e la validazione sul campo. Ciò permetterebbe all’Azienda di migliorare le sue prestazioni e la sua competitività nazionale e internazionale, ed anche di usufruire dei programmi di investimento nazionali ed europei, presenti e prossimi futuri  (leggi nuove rilevanti misure governative con incentivi a sostegno del cambiamento in chiave green, si parla di circa 620 milioni di euro dal MISE) per progetti,  applicazioni e innovazioni ecosostenibili (transizione ecologica e digitale).

Filippo Sanpaolesi, presso Polsinelli Enologia – Isola del Liri (Fr)

Mi sono certificato Temporary Manager & Consultant nel Gennaio 2019 attraverso i programmi predisposti da Federmanager. Nonostante i molti anni di esperienza nell’ICT/Industria Digitale a livello internazionale e ruoli manageriali in ambito Marketing, Comunicazione e Business Development, l’idea era di approfondire alcuni temi importanti in ambito impresa 4.0 e presentarmi sul mercato della consulenza con le giuste credenziali, dopo un voluto e netto cambio di rotta che mi vedeva abbandonare la grande azienda.

Ottenuto il titolo, il problema era capire come identificare le PMI in crescita e in cerca di supporto manageriale.

Filippo Sanpaolesi

La svolta è stata la partecipazione a Open Innovation Management, il progetto finanziato da 4Manager, l’associazione costituita da Confindustria e Federmanager per accompagnare imprese e manager nell’evoluzione 4.0, e che ha creato il punto d’incontro necessario tra domanda di supporto manageriale da parte delle PMI e offerta consulenziale, grazie all’intermediazione di Unindustria Perform.Mi viene proposta una collaborazione con la Polsinelli Enologia, una PMI che produce e vende attrezzatura per la produzione di vino, birra e olio, in forte crescita anche a livello internazionale e con la necessità di una consulenza strategica su come gestire la nuova dimensione, sia attraverso una valutazione dei diversi mercati, clienti e prodotti, sia internamente, per l’adeguamento di processi e organizzazione.

Incontro la proprietà e resto sorpreso dal volume di affari che una piccola realtà di circa trenta persone operativa nella provincia del basso Lazio riesce a generare in Italia e all’estero; e di quante intuizioni importanti avesse avuto l’imprenditore nel tempo oltre al coraggio di implementarle nonostante fossero molto disruptive, considerati i tempi e il contesto di riferimento. Come ad esempio quella di creare una piattaforma e-commerce già nel 2012 con l’obiettivo di farla diventare in breve tempo il canale di vendita principale in tutto il mondo, fino ad allora rappresentato da un unico punto vendita fisico operativo nella sede di origine dell’impresa. Oltre alla capacità di selezionare supporti tecnici specializzati e di marketing digitale estremamente competenti, in un mondo fino ad allora sconosciuto ai più. Oggi l’impresa ha clienti in oltre 70 mercati.

La giornata di incontro esplorativo mi convince che ci sono ambiti in cui posso dare un supporto e che la proprietà ha – fattore a mio avviso molto rilevante per il successo di questo tipo di collaborazioni – una disponibilità di ascolto molto elevata. Quindi accetto l’incarico. Quattro mesi di collaborazione, finanziati dal progetto, a totale beneficio dell’impresa. Un periodo sufficientemente lungo per fare la fotografia dello status quo e dare una serie di indicazioni strategiche per sostenere la crescita, consolidare il portafoglio clienti, analizzare e rivedere i processi chiave dell’azienda. Il primo step è stato quello di un inventario approfondito dei dati disponibili internamente e delle loro aggregazioni. L’obiettivo era creare un tableau de bord che, una volta terminata la consulenza, potesse essere aggiornato autonomamente dall’impresa in modo da avere sempre disponibili i KPI rilevanti.

La ristrutturazione dei dati e le nuove chiavi di lettura hanno reso possibile la segmentazione di mercati, prodotti e clienti, fornendo all’imprenditore uno strumento per monitorare la performance rispetto al mercato di riferimento e le valutazioni di sviluppo operativo e strategico. Allo stesso tempo sono stati identificati i dati rilevanti mancanti e quanto fosse necessario implementare per poterli generare.

Successivamente l’attenzione si è spostata su processi e organizzazione, con l’obiettivo di esaminare quelli più critici per un business model basato su piattaforma e-commerce e l’adeguatezza dell’organizzazione. Un’analisi che ha rilevato la possibilità di ottimizzare alcuni passaggi fondamentali del processo commerciale con una trasformazione in chiave 4.0. Inoltre l’analisi ha consentito di trasferire alla proprietà la necessità di avere una struttura organizzativa basata su chiarezza di ruoli e deleghe, strutturazione e condivisione dei processi ed assegnazione di obiettivi chiari e misurabili.Con 4Manager le Politiche Attive decollano nel LazioSin dall’inizio si era anche evidenziata la necessità di consolidare la relazione con il cliente che andasse oltre la leva della competitività dell’offerta e che quindi legasse valorialmente il cliente all’impresa. È quindi iniziato un processo di rebranding, o meglio di costruzione del brand, coadiuvato dalla consulenza.

Consulenza che ha quindi aperto vari fronti di sviluppo che a loro volta hanno richiesto un prolungamento della relazione consulenziale per altri dodici mesi, in questo caso a carico dell’impresa in quanto risultato di una scelta dell’imprenditore.

Al momento sono molti i progetti in corso, dalla trasformazione in chiave 4.0 di alcuni processi critici, alla nuova fase del progetto di rebranding con la recente presentazione al mercato del nuovo brand e sito corporate, all’aggiornamento del tableau de bord. Fino al supporto, in qualità di DPO certificato, su una tematica molto complessa per una PMI quale l’implementazione dei requirement GDPR, inclusi quelli tecnici ed organizzativi.

È indubbio quindi come l’offerta di supporto consulenziale che Unindustria propone alle PMI sia uno strumento molto importante per aiutare gli imprenditori a capire come meglio far evolvere la propria impresa coerentemente con la nuova dimensione in crescita, superando il modello di impresa familiare, ristrutturandosi per competere sul mercato e performare come richiede il mercato stesso. È altresì evidente che il successo di una impresa dipenda fondamentalmente dalla lungimiranza e dalle intuizioni dell’imprenditore e che, di contro, il supporto manageriale offra agli imprenditori gli strumenti per mettere in atto le strategie definite dall’impresa nel modo più efficiente possibile.

Nei primi quattro mesi dell’anno, nonostante la difficoltà del periodo, la Polsinelli ha gestito ordini in crescita del +18% e ha registrato un +9% di fatturato a livello globale rispetto ai primi quattro mesi del 2019.

Vittorio Zito, presso GFX – Roma

Con molto piacere condivido la bellissima esperienza in GFX, azienda ICT attiva in Cybersecurity, servizi IT a PA e Sanità e, adesso, anche nel Digital Trust.

Vittorio Zito

Nel 2019 ho iniziato la collaborazione con GFX grazie al progetto Open Innovation Management di Unindustria Perform con la collaborazione di Federmanager e 4Manager.Fin dal primo momento ho avuto la percezione che questa collaborazione sarebbe stata proficua e interessante: in GFX sono tornato a respirare l’aria di estremo pragmatismo imprenditoriale che avevo avuto modo di vivere durante le fasi di Startup di Wind, H3G e Ericsson Network Services Italia, Aziende di successo nel settore Telco.

In GFX abbiamo dato dimostrazione concreta della bontà del progetto Open Innovation Management che è riuscito a cortocircuitare efficacemente la necessità di managerializzazione delle PMI con la volontà di mettersi in gioco di Manager con esperienze molto strutturate in grandi aziende.

Abbiamo collaborato alla definizione e implementazione di un piano strategico che, a partire dal 2020, consentisse a GFX di riposizionarsi individuando ambiti contigui e complementari per lo sviluppo e la crescita dell’Azienda.

Abbiamo quindi creato la nuova Business Unit Digital Trust e abbiamo siglato un importante accordo di partnership con InfoCert, leader europeo nei servizi di firma e identità digitale, SPID, PEC, Conservazione digitale, Certificazione della posizione e delle operazioni sul campo, gestione dei meeting con identificazione digitale dei partecipanti e soluzioni di smartworking, tutte soluzioni fondamentali per la digitalizzazione e dematerializzazione dei processi aziendali.

Contestualmente abbiamo siglato un accordo di partnership con IBM con possibili sviluppi anche in ambito Blockchain, uno dei settori più promettenti in ambito ICT.

Al termine del progetto Open Innovation Management abbiamo deciso di continuare la nostra collaborazione nel 2020 con un contratto diretto, usufruendo del voucher Innovation Manager messo a disposizione dal MISE: ad ottobre 2019 avevo ottenuto la certificazione RINA-Federmanager.Con 4Manager le Politiche Attive decollano nel LazioLa collaborazione con GFX attivata nel 2020 implementa un approccio Fractional Executive (sono Partner di YOURgroup, leader italiano per questa tipologia di servizi). Si tratta di una modalità di ingaggio di competenze manageriali estremamente innovativa e molto adatta alle PMI che hanno necessità di flessibilità e coerenza con i budget a disposizione: allocando una porzione del tempo (x giorni /settimana) anche una PMI può ingaggiare un Manager di alto profilo a costi ragionevoli. Per il Manager c’è il vantaggio di potere operare parallelamente su più fronti massimizzando l’efficacia e l’efficienza; ad esempio, in questo momento oltre a GFX ho ulteriori tre collaborazioni attive con Ouvert, MyGovernance e Triatech, PMI e Startup attive in ambito Energy Intelligence, e-Governance e Energy Storage. Il settore Energy mi è sempre interessato particolarmente tanto che a dicembre 2019 ho partecipato al Progetto Europa, una full immersion di 2 giorni a Bruxelles organizzata da 4Manager con la collaborazione di Confindustria e Federmanager, nel corso della quale abbiamo approfondito lo European Green Deal, una delle priorità UE per il rilancio dell’Economia in un’ottica di sviluppo sostenibile.