Dimostra che sei un essere umano


Giacomo Gargano

Praesidium tavolo dicembre 2022

Praesidium, la società di brokeraggio assicurativo del sistema Federmanager, sollecita il governo

La sanità integrativa dovrebbe offrire un supporto alla presenza del Ssn sul territorio”. Ad affermarlo Valeria Bucci, Direttore Generale di Praesidium: “Una maggiore capillarità e un deciso avanzamento tecnologico, con una particolare attenzione al progresso tecnologico tra cui la telemedicina e non solo per estendere forme di copertura per prestazioni che oggi risultano esclusi dai Lea”.

Il Welfare aziendale si pone il primario obiettivo di realizzare una assistenza sanitaria d’eccellenza. Nel 1999 i lavoratori dipendenti avevano un tetto di esenzione al reddito pari a 7 milioni di vecchie lire per finalità assistenziali. Oggi quella cifra, aggiornata a 3.615.20 euro, non può più ritenersi adeguata.

Giacomo Gargano, presidente di Praesidium ha dichiarato: “Il nostro impegno è e sarà sempre quello di valorizzare e diffondere i vantaggi contemplati nel Ccnl, recentemente rinnovato e potenziato proprio nel welfare integrativo”.

Giacomo Gargano, Presidente Praesidium Spa

Così Praesidium, società del sistema Federmanager e broker di riferimento del Fondo sanitario integrativo Assidai, chiede al Governo un intervento di adeguamento e miglioramento del quadro normativo, auspicando ampliamenti di soluzioni assicurative, con l’obiettivo di un livello di vita migliore.

Sono di diverso tipo, al momento, le realtà presenti sul mercato dell’assistenza sanitaria. Ma soprattutto, di diversa natura giuridica: i fondi contrattuali istituiti per la volontà delle parti sociali; le casse di assistenza, in genere organizzazioni non profit; le mutue; le compagnie di assicurazione che hanno la necessità di perseguire un profitto. Senza dimenticare i broker che accompagnano aziende e persone nell’analisi delle esigenze e nel reperimento delle soluzioni più adatte.

In altri tempi la percezione più o meno positiva di un programma di assistenza sanitaria dipendeva esclusivamente dall’ammontare dei massimali a disposizione, dalle franchigie/scoperti, senza dimenticare la presenza di garanzie con un utilizzo più frequente come le cure dentarie. Oggi invece, lo sguardo è rivolto alla fruibilità di prestazioni attraverso il network convenzionato, ai tempi di rimborso, alla gestione contemporanea di più fondi sanitari, all’assistenza di personale qualificato e alle prestazioni accessorie come appunto la telemedicina.

Ecco perché Praesidium per soddisfare questi bisogni ha rilasciato un prodotto di Rimborso spese mediche. Il progetto nasce in accordo con Assidai, Federmanager, Confindustria e IWS (Industria welfare e salute).

È lo stesso direttore generale Valeria Bucci a ricordarlo: “Va osservato come il mercato assicurativo proponga un’offerta molto ampia, ma talvolta anche poco qualificata e poco specialistica, in particolare proprio per i dirigenti industriali per i quali le aziende hanno un obbligo previsto dal Ccnl e al quale il contratto assicurativo deve essere perfettamente aderente”. Il dg sottolinea inoltre quanto oggi sia cambiato il welfare, in seguito agli anni contrassegnati dalla pandemia e dalle crisi internazionali.

Valeria Bucci, Direttore Generale di Praesidium Spa

Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager e Cida ricorda le grandi opportunità di innovazione apportate dal welfare nel mondo del lavoro: “Autorevoli studi testimoniano come il tema del welfare sia ormai una priorità per la maggior parte dei lavoratori” dice il Presidente, sottolineando la necessità di ripartire dalle persone per un piano di sviluppo occupazionale che coinvolga le istituzioni e le rappresentanze dei settori pubblici e privati.

Praesidium SpA, diffondere la cultura del welfare contrattuale

Praesidium SpA, diffondere la cultura del welfare contrattuale

Per approfondire l’evoluzione del mercato del welfare sanitario integrativo, abbiamo incontrato i nuovi vertici aziendali di Praesidium Spa, il Presidente Ing. Giacomo Gargano ed il Direttore Generale, Dott.ssa Valeria Bucci

Presidente Gargano, qual è innanzitutto il contesto in cui opera Praesidium?

Praesidium è la società del Sistema Federmanager, specializzata nello studio nella progettazione e nella gestione dei programmi di welfare aziendali ed individuali, dedicati ai dirigenti, ai quadri, ai professional e alle loro famiglie.

Giacomo Gargano, Presidente di Praesidium SpA

Grazie alla stretta relazione con Federmanager e broker di riferimento del Fondo Assidai, Praesidium opera nell’ambito della distribuzione delle iniziative di assistenza sanitaria, nonché di ogni tutela assicurativa per i dirigenti, di origine contrattuale ed è in grado di rispondere a tutte le esigenze di welfare individuale dei manager, sia in servizio che in pensione.

La compagine societaria, dopo l’uscita di Aon nel 2019, oggi risulta essere formata dal 90% Manager Solution e il 10% Assidai e nel 2020 Praesidium ha compiuto 15 anni di storia: possiamo affermare con soddisfazione che, grazie al gioco di squadra di tutta la struttura societaria, i risultati ottenuti e la crescita sostenuta registrata, abbiamo guadagnato il 22esimo posto nel ranking dei top 100 dei broker italiani che, com’è noto, sono oltre 2mila.

 In che cosa vi differenziate rispetto ai competitor?

Praesidium può vantarsi di aver contribuito, con la propria rete di Welfare Manager – formati e competenti in soluzioni di tutele sanitarie e professionali –, a diffondere tra i nostri “colleghi” e quindi presso le aziende, la cultura del welfare aziendale di origine contrattuale nell’esclusivo interesse della dirigenza industria.

L’aspetto centrale, dunque, della diversità che ci differenzia dai competitor è la peculiarità del contesto captive in cui ci moviamo: siamo l’interlocutore privilegiato nell’elaborazione di piani di welfare aziendale e individuale al servizio del management italiano, in grado di rispondere alle loro esigenze di sicurezza, protezione e benessere nelle differenti sfere della vita. Mettiamo quindi la persona, il collega, al riparo da qualsiasi sorpresa generata talvolta da approcci commerciali non del tutto appropriati alle reali esigenze, offrendo, tramite la professionalità dei nostri welfare manager geolocalizzati sul territorio nazionale, le soluzioni più adeguate al fine di tutelare il percorso professionale, salvaguardare la salute, proteggere l’ambito familiare e migliorare la vita privata dei nostri colleghi e delle altre figure che nel tempo escono dal mondo del lavoro.

Tutto questo rappresentato è sempre e costantemente in linea con quanto dettato e previsto nel CCNL che vede il nostro impegno nella diffusione della cultura del welfare contrattuale.

Ma passiamo ora al panorama dei prodotti e servizi offerti da Praesidium: Direttore Bucci, Praesidium ha realizzato per la prima volta un Atlante del Welfare. Può spiegarci nello specifico di cosa si tratta?

Valeria Bucci, Direttore Generale Praesidium SpA

Sicuramente, l’intuizione di raccogliere nell’Atlante del welfare il panorama completo dei servizi e dei prodotti dedicati ai manager, ha generato un valore aggiunto notevole per Praesidium: da oltre 15 anni siamo una guida esperta, pronti a tracciare nuove rotte verso il benessere dei manager e delle loro famiglie e con la nostra brand reputation ed il patrimonio di esperienza e di relazioni con gli Assistiti, insieme alle partnership e le best practices che abbiamo saputo produrre nei nostri 15 anni di attività, siamo presenti sul mercato con tutto il nostro bouquet valoriale. Il panorama di Praesidium, completo dei servizi e dei prodotti dedicati ai manager, è ulteriormente arricchito da ulteriori raccomandazioni personalizzate, grazie soprattutto alla professionalità messa a disposizione dei nostri Welfare Manager geolocalizzati su tutto il territorio nazionale.

A chi vi rivolgete in particolare?

Ci rivolgiamo alle Aziende per i Programmi di Welfare ed ai Manager per le loro tutele.

Forte di una relazione diretta con il comparto aziendale, ci proponiamo come interlocutore unico per le imprese che operano nel settore industriale, in grado di elaborare piani assicurativi completi a tutela dell’intero management aziendale, sia nell’area Salute che nell’area Professionale; l’obiettivo quindi è recepirne le esigenze delle aziende e mostrare i vantaggi di una progettazione strategica dei servizi di welfare integrato per una crescita di valore di tutti i componenti dell’azienda stessa, sia imprenditori che dipendenti e familiari.

Per rispondere invece con puntualità ed efficienza alle esigenze individuali di ciascun manager (Dirigenti e Quadri in servizio, inoccupati, in pensione, loro famigliari e alte professionalità), salute, lavoro, vita privata e famigliare sono solo alcuni degli ambiti di intervento di Praesidium.

Come è noto, IWS ha demandato a Praesidium la promozione del Prodotto Unico Fasi Assidai: qual è stato il riscontro del mercato?

Dal 2019, tre anni circa dal lancio sul mercato del Prodotto Unico, sono già qualche centinaio di aziende e oltre 2.000, 2.500 dirigenti che hanno aderito al Prodotto Unico in pochissimo tempo; risultati questi ottimi e del tutto positivi se si pensa a come anche la pandemia ha contribuito lato suo, negativamente, al rallentamento stesso di quelle attività di divulgazione.

Il mercato, testimone in primis di questa specifica iniziativa di divulgazione del Prodotto Unico, è composto da una molteplicità di aziende che da sempre cercano delle forme di assistenza sanitaria innovative, fornite nella maggior parte dei casi, dalle Compagnie di Assicurazione e dai broker, quindi soluzioni assicurative innovative proprio come il Prodotto Unico. La risposta da parte del mercato relativamente all’adesione a tale iniziativa ruota sostanzialmente intorno a tre motivazioni: la prima è la natura del Prodotto, in quanto nasce da un’iniziativa delle parti contrattuali Federmanager – Confindustria e ciò caratterizza la natura stessa dell’interlocutore di Praesidium; la seconda motivazione è la semplice fruibilità, ossia vi è un ampliamento del livello dei rimborsi per gli iscritti con una semplificazione nell’invio della relativa richiesta, e la terza motivazione, ma non ultima, è che si ha un’unica procedura di rimborso con un unico interlocutore a cui rivolgersi, cioè IWS.

Per concludere, relativamente al periodo storico che stiamo attraversando, a molti è sembrato il momento di correre ai ripari, tra polizze contro i rischi di contagio e indennità da ricovero. La diffusione della pandemia di Covid-19 ha contribuito ad accrescere la consapevolezza sui rischi per lavoratori e aziende, riportando l’attenzione sulla necessità di avere un piano welfare ben strutturato e puntuale. Si può dunque evitare per tempo che si verifichino “buchi” assicurativi?

Evitare per tempo che si verifichino “buchi” assicurativi significa tutelare sia l’organizzazione, che potrebbe esser messa in seria difficoltà dal verificarsi di eventi non coperti dalle polizze a danno dei suoi manager, sia i dirigenti stessi, oggi sempre più interessati ad ampliare il più possibile le tutele, estendendole anche alla propria famiglia. La categoria dei dirigenti è una categoria ben coperta a livello di welfare: il nostro compito infatti, è far sì che i nostri prodotti siano in compliance con i dettami previsti dalle fonti istitutive, in particolare dal CCNL, fornendo al tempo stesso una consulenza e un servizio personalizzato ai nostri assicurati.

Editoriale del Presidente: La forza di non fermarsi

Editoriale del Presidente: La forza di non fermarsi

Siamo ancora in piena fase di ripartenza ma il calo dei contagi dovuto ai benefici della campagna vaccinale ci conforta e imprime nuova fiducia ed energia per affrontare tutte le sfide che, giorno per giorno, ci troviamo davanti.

Nonostante le difficoltà, quello appena trascorso è stato un anno di fortissimo impegno da parte della nostra organizzazione, uno sforzo riconosciuto anche nei primi mesi del 2021 che confermano il trend di crescita delle iscrizioni, segno di rinnovata fiducia e soddisfazione da parte dei colleghi.

Ripartiamo proprio da qui. Dalla fiducia in un’organizzazione che, come è noto, non si è mai fermata, lavorando in smart-working e assicurando agli iscritti e alle loro famiglie i servizi, le tutele e l’assistenza da parte di tutti gli uffici della struttura.

Il supporto e la presenza per i colleghi e per le loro famiglie è stata la nostra priorità. Le distanze imposte dalla pandemia hanno reso spesso difficile superare le difficoltà, mi scuso se in alcuni casi i riscontri attesi non sono stati tempestivamente esaurienti, ma nonostante gli ostacoli incontrati lungo il percorso di questi difficili mesi, non ci siamo mai arresi e abbiamo puntato sempre all’obiettivo: garantire tutele e servizi ai colleghi e fare la nostra parte per contribuire alla ripartenza del territorio.

Intanto il tempo è trascorso e siamo giunti alle porte dei due importanti appuntamenti per la nostra Associazione, l’Assemblea Annuale e le Elezioni per il Rinnovo degli Organi Sociali, un rinnovo che, nonostante gli sforzi di tutti, Commissione Elettorale in primis, ha subito i ritardi legati alla pandemia che ha rallentato la tabella di marcia al fine di consentire a tutti i colleghi, anche quelli sprovvisti di posta elettronica, di ricevere le informazioni necessarie per esercitare il proprio diritto di voto.

Le elezioni per il rinnovo degli organi rappresentano sempre un’occasione importante per dare nuovo slancio e nuova forza alla nostra Compagine Associativa.

Questo numero speciale di Professione Dirigente è dedicato interamente alla presentazione dei curricula dei colleghi che hanno presentato la propria candidatura, al fine di offrire a tutti pari visibilità e consentire a ciascun iscritto di esprimere la propria preferenza con la maggior consapevolezza possibile. Numerosi i candidati agli Organi di Federmanager Roma, di cui ben 63 nuovi colleghi e di questi 24 appartenenti a nuove aziende (22 colleghi e 8 aziende nel Consiglio Direttivo, 2 colleghi e 2 aziende nel Collegio dei revisori, 4 colleghi e 3 aziende nel Collegio dei Probiviri, 35 colleghi e 11 aziende nell’Assemblea dei Delegati).

Tra i candidati troverete nomi nuovi, sia per tutte le cariche in rinnovo, segno che l’operato della nostra realtà associativa ha suscitato l’interesse da parte di aziende e colleghi che per la prima volta si avvicinano a Federmanager Roma e sono pronti a scendere in campo in prima linea e a mettersi in gioco per l’interesse comune.

Nei miei 6 anni di mandato da presidente, questa Associazione ha compiuto passi importanti su molti fronti: relazioni industriali e istituzionali, politiche attive del lavoro, innovazione, certificazione delle competenze, assistenza contrattuale e previdenziale, welfare e servizi per i colleghi iscritti e le loro famiglie. Sono stati 6 anni intensi che ci hanno visto crescere insieme, combattere battaglie vecchie e nuove, impegnarci alla ricerca di nuove opportunità e studiare nuovi progetti rivolti alla crescita e alla tutela dei colleghi. In questi 6 anni abbiamo organizzato più di 100 eventi.

Un altro elemento di orgoglio è poter contare numerosi colleghi romani tra gli eletti alle cariche nazionali degli organi e degli enti Federmanager. Negli ultimi 6 anni oltre 40 colleghi di Roma hanno ricoperto incarichi elettivi a livello nazionale, di cui 5 alla presidenza di Enti Bilaterali e Collegi del Sistema Federmanager, alcuni riconfermati per due mandati.

Oltre a restare sempre operativi per i colleghi, seppur a distanza e nel rispetto delle norme di sicurezza di volta in volta emanate dal Governo, abbiamo continuato ad operare sul fronte delle relazioni istituzionali sia a livello locale che nazionale, al fianco della nostra Federazione.

I nuovi contesti economici hanno modificato radicalmente il modo di fare impresa, le organizzazioni aziendali e il management stesso. Il nostro ruolo di Organizzazione di rappresentanza, in questa realtà nuova e priva di riferimenti, assume un ruolo ancora più centrale. Le skills manageriali appaiono sempre più essenziali per traghettare le aziende oltre la crisi e soprattutto per la realizzazione del PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza predisposto dall’Europa che richiede competenze specifiche e rappresenta l’occasione di rinascita che il nostro paese non può assolutamente perdere.

Per questa ragione abbiamo intensificato il nostro impegno nella difesa del posto di lavoro mettendo in primo piano la formazione e la certificazione delle competenze per orientate i colleghi sulle mutate esigenze del mercato del lavoro.

Il nostro progetto di certificazione delle competenze “Be Manager” ha certificato oltre 500 colleghi, quasi 100 su Roma, nei profili di Innovation Manager, Export Manager, Manager di Rete, Temporary Manager e Manager per la Sostenibilità.

Abbiamo sperimentato nuovi modi di stare insieme a distanza continuando ad organizzare incontri e a fare network, abbiamo iniziato e portato a termine progetti formativi e di politiche attive con l’obiettivo di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e agevolare la managerializzazione delle PMI che rappresentano il 92% delle imprese attive sul nostro territorio e dalle quali dipende la ripresa del nostro sistema economico.

In tale contesto siamo orgogliosi dei riscontri pervenuti sui progetti “Open Innovation Manager” e “Smart Energy per le PMI” condivisi con Unindustria e finanziati da 4Manager, la più giovane realtà bilaterale costituita da Federmanager e Confindustria sul fronte delle politiche attive del lavoro. I due progetti hanno coinvolto 15 manager inoccupati iscritti a Federmanager Roma e 14 aziende iscritte ad Unindustria consentendo un innesto di managerialità che ha puntualmente perseguito gli obiettivi prefissati registrando la piena soddisfazione di tutti gli attori coinvolti.

Abbiamo riservato particolare attenzione alla Sanità, settore duramente colpito dalla pandemia, sebbene per noi da sempre prioritario.  Con il nuovo portale IWS – Industria Welfare Salute entrato a pieno regime, gli iscritti possono inviare un’unica richiesta di prestazione che viene indirizzata poi da IWS al FASI e all’ASSIDAI per le rispettive competenze.

Abbiamo proseguito il forte impegno sul fronte previdenziale in difesa dei trattamenti pensionistici attivi, senza dimenticare i colleghi usciti prematuramente dalle aziende. Molto apprezzato il nuovo progetto di consulenza previdenziale personalizzata, a cura dei maggiori esperti del settore che consente ai colleghi di operare ogni tipo di scelta, in tempo utile e con maggiore consapevolezza rispetto alla propria posizione contributiva e alle eventuali opportunità da cogliere.

Confermato anche quest’anno il nostro contributo solidale a VISES onlus, anima sociale della nostra federazione che interviene sull’intero territorio nazionale rendendo operativo, dove ce ne è più bisogno, il nostro intervento.

Tutto questo e molto altro ancora è stato possibile grazie ad un incessante lavoro di squadra. Il mio personale ringraziamento va ai colleghi del Consiglio Direttivo uscente, ai componenti di tutti i Gruppi di Lavoro e a tutti coloro che si sono messi a disposizione, anche con il semplice gesto di rinnovo dell’iscrizione, per la crescita della nostra organizzazione, nell’interesse dei colleghi.

Federmanager Roma conta quasi 10.000 manager iscritti, portatori di competenze, visione e senso di responsabilità, un patrimonio umano e professionale inestimabile, un punto di forza su cui puntare per ripartire e su cui mi permetto di richiamare l’attenzione, soprattutto in vista del nostro imminente appuntamento elettorale che necessita della più ampia partecipazione possibile.

Rivolgo il mio in bocca al lupo a tutti i colleghi candidati e offro fin da ora il mio supporto alla nuova squadra che guiderà Federmanager Roma per il prossimo triennio e si troverà ad affrontare l’ardua sfida della ripresa, una sfida che siamo chiamati a vincere, per noi, per i nostri figli e per il nostro Paese.

Editoriale del Presidente: La forza di non fermarsi

La relazione del Presidente: Superare la crisi con coraggio e responsabilità

Nell’ultimo rapporto di previsione sull’economia italiana del Centro Studi Confindustria emerge evidente un dato drammatico: il PIL italiano nel 2020 calerà del 10%. Nel 2021 il recupero sarà solo parziale, pari al 4,8%. Dati che lasciano sgomenti e che ci riportano indietro di 23 anni.

Il lockdown di marzo e aprile ha prodotto effetti dirompenti sull’economia italiana con una diminuzione del PIL, nel primo e secondo trimestre, pari al 17,8%. Le conseguenze, gravi per tutti, lo sono state in particolare per l’industria ed attività terziarie come turismo, trasporti, attività ricettive e ristorazione.

La fine del lockdown, ad inizio maggio, ha determinato nell’industria una risalita della domanda, incrementi che però, come immaginabile, non hanno colmato la perdita dei primi due trimestri. Nei servizi il recupero è stato più lento. Il recupero del PIL dovrebbe proseguire in modo graduale dal primo trimestre del 2021, a condizione però che la diffusione del covid-19 sia contenuta in maniera efficace. Effetti positivi potrebbero derivare dalle misure di sostegno all’economia già approvate, tuttavia, come accennato, il rimbalzo del PIL italiano del 2021 compenserà solo parzialmente il crollo del 2020. Nel quarto trimestre del prossimo anno il livello del reddito sarà ancora inferiore di oltre il 3% rispetto a fine 2019.

Nel Lazio la crisi pandemica ha colpito l’economia in una fase di ristagno dell’attività. Secondo le stime di Prometeia, nel 2019 il PIL è aumentato appena dello 0,2%. Valutazioni qualitative inducono a ritenere che, in assenza di sensibili variazioni del quadro pandemico, nel 2020 la caduta del PIL in regione sarà significativa, però inferiore a quella della media nazionale.

In base ai dati della Banca d’Italia, nel Lazio, la quota di valore aggiunto dei settori sospesi con il lockdown è pari al 23%, contro il 27% della media nazionale. Le imprese intervistate dalla Banca d’Italia prevedono, per il primo semestre del 2020, un calo del fatturato di circa 1/5, poco inferiore rispetto alla media italiana, programmando una significativa revisione a ribasso della spesa per investimenti. Circa il 42% delle aziende intervistate ha segnalato, a maggio, problemi di liquidità con inevitabili ricadute sul mercato del lavoro. Tra marzo e aprile 2020 il numero di assunzioni nel settore privato è diminuito bruscamente. Nel primo quadrimestre del 2020 le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni sono aumentate di circa 3 volte, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, di 8 volte però a livello nazionale.

Di fronte all’emergenza che questi dati ci mostrano con evidenza, noi di Federmanager Roma, con il coraggio ed il senso di responsabilità che ci contraddistingue, sia come manager che come organizzazione, siamo rimasti in prima linea a fianco dei colleghi e a disposizione delle istituzioni.

Il nostro territorio è rimasto duramente colpito, ma deve trovare il modo di reagire e dare nuova spinta ai suoi settori strategici, per tornare a produrre e crescere. Fondamentale agire in fretta, con responsabilità, con interventi non più rinviabili, come: la semplificazione burocratica, il taglio delle spese produttive, la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale, con turismo e cultura pilastri della nostra economia regionale. Ugualmente importante supportare la scuola e i giovani nella ricerca e puntare all’innovazione tecnologica, all’internazionalizzazione delle imprese e all’innesto di managerialità nelle piccole e medie aziende che rappresentano il 92% delle imprese attive sul territorio.

A livello regionale c’è la programmazione europea dei fondi strutturali 2020-2021 e 2020-2027, sono in arrivo i fondi del Recovery Fund ed un pacchetto di 209 miliardi di risorse europee con il Next Generation EU ed ancora 20 milioni stanziati dalla Regione Lazio del piano FESR 2014-2020. Dunque le risorse economiche ci sono, ma è necessario mettere in campo progetti concreti e linee programmatiche dettate da una visione strategica e chiara sul rilancio del sistema economico sia a livello locale che nazionale.

Occorre fare fronte comune, perché attraverso le competenze e la cooperazione di tutti gli attori coinvolti si può e si deve ripartire.

Noi ci siamo, siamo convinti che il management rappresenti in tal senso una risorsa insostituibile per la ripresa della nostra economia. In questi mesi abbiamo più volte messo a disposizione delle istituzioni un contributo di progettualità e competenza, un sostegno che un’organizzazione come Federmanager Roma può e continuerà ad offrire. Importante è restare insieme.

 

Carissimi, giungano, a voi e alle vostre famiglie, i miei più sinceri auguri di un felice e sereno Natale, nella speranza che le difficoltà del momento siano a breve un ricordo e si possa tornare al più presto ai nostri normali sistemi di vita.                                                                                                                                                    Giacomo Gargano

                                                                                                                                              

Insieme con l’impegno di sempre

Assemblea ordinaria 2020: Insieme con l’impegno di sempre

L’Assemblea annuale 2020 di Federmanager Roma, tenutasi in modalità online nel rispetto delle disposizioni del governo, si è confermata, tanto più oggi con le difficoltà che la pandemia impone, occasione importante di attenta riflessione e confronto sui temi legati alla realtà industriale, occupazionale, economica, sociale e politica di Roma, del Lazio e del Paese

Lo scorso 29 ottobre si è svolta, in modalità online, nel rispetto delle disposizioni emanate dal governo, l’Assemblea annuale 2020 di Federmanager Roma. Seppur disattesa l’iniziale volontà di un incontro in presenza, anche in remoto numerosa è stata la partecipazione, sebbene con il dispiacere di non potersi incontrare e scambiare un saluto, per un appuntamento annuale aspettato dall’intera organizzazione romana punto di riferimento per oltre 20 mila manager industriali. A moderare gli interventi il giornalista Francesco Vergovich, che ha sottolineato come Federmanager Roma, di fronte ad un 2020 che ha messo a dura prova anche le menti più creative e produttive del Paese, abbia mostrato la sua capacità di reazione nel rispondere alle difficoltà.

Il Presidente Giacomo Gargano, aprendo i lavori, ha rivolto un sentito e caloroso saluto a Giancarlo Argenti, ringraziandolo per i suoi 40 anni di servizio all’interno di Federmanager Roma, gran parte dei quali come Segretario Generale, e per il suo impegno costante nell’offrire supporto, con dedizione e professionalità, a migliaia di colleghi: “Stargli accanto – ha commentato Gargano – ha rappresentato, per ognuno di noi, un’importante occasione di crescita umana e professionale. Lo saluto con l’apprezzamento e la stima che lui ben sa, mia e di tutti i colleghi da lui assistiti in questi anni”.

Assemblea Ordinaria 2020: Insieme con l’impegno di sempre

Carlo Imperatore, Segretario di Federmanager Roma

A raccogliere il testimone da Giancarlo Argenti è Carlo Imperatore, a cui il Presidente ha dato il benvenuto. Il nuovo Segretario ha voluto salutare i partecipanti, dicendosi onorato ed orgoglioso di entrare a far parte di una squadra di così alto livello: “Sono consapevole che è un ruolo di grande responsabilità, tanto più in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, che richiede un grande sforzo di unità e coesione tra tutta la struttura, gli iscritti ed i componenti degli organi sociali. Il futuro è complicato, ma avvincente la sfida. Gli obiettivi che ho individuato sono sostanzialmente tre: rafforzare il profilo identitario dell’associazione; incrementare la qualità e la quantità di servizi e, ultimo ma non ultimo, aumentare la rappresentanza di una federazione che già ha un ruolo importantissimo sul territorio laziale e nazionale. In tale direzione tutte le mie energie e la mia professionalità, unitamente a quelle dell’intera struttura, saranno a disposizione di tutti gli iscritti”.

Daniele Leodori, Vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio 

Daniele Leodori, Vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio

Affrontando l’analisi dello stato dell’economia italiana e della Regione Lazio, il Presidente Gargano si è confrontato con Daniele Leodori, Vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio, con le deleghe al coordinamento dell’attuazione del programma di governo e dei fondi comunitari. Nella sua ampia relazione, Leodori ha, in modo dettagliato e puntuale, ricordato le iniziative messe in campo dal governo regionale in questo difficile momento. La drammaticità dei numeri non deve far dimenticare le opportunità che il sistema Paese e la Regione Lazio devono cogliere guardando alla programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 e al Recovery Fund. Leodori ha ricordato come, fin dal lockdown di marzo e aprile, la Regione Lazio abbia lavorato su tre assi parallele: “Il contrasto al virus, in quanto senza una situazione sanitaria tranquilla non è possibile programmare una fase successiva di rilancio.La messa in campo di tutte le azioni necessarie al rilancio dell’economia dei territori ed infine il sostegno alle persone in difficoltà e la lotta alla povertà, per far sì che questa pandemia sanitaria non diventi anche una pandemia sociale”. Importante, guardando agli obiettivi, la creazione di “un gruppo di lavoro, completamente gratuito, composto da professori universitari, mondo della ricerca ed altre realtà, chiamato giornalisticamente ‘Lazio Lab’, che ha cercato di immaginare la ripresa del Lazio in tre momenti diversi. Uno nell’immediato, con il sostegno alle aziende, l’immissione di liquidità nel sistema ed aiuti alle famiglie e ai comuni per cercare di tenere la situazione socio-economica il più possibile sotto i livelli di guardia della tensione sociale. Un secondo livello che andasse a ragionare sul medio periodo, quindi sulla programmazione dei Fondi 2021-2027. Ed infine un terzo livello che guarda al Lazio del futuro, il Lazio che vorremmo, la regione a cui tendere con una programmazione di lungo periodo”.Semplificare dovrà essere uno degli imperativi dell’azione della Regione e del Paese: “dovremo arrivare ad un sistema che possa autorizzare quasi tutto su autocertificazione o per dichiarazioni di atto notorio o per assunzione di responsabilità del dichiarante. Avremmo così la possibilità di autorizzare in tempi rapidissimi qualsiasi iniziativa di natura imprenditoriale o privata e al contempo un controllo più capillare e pene più severe per chi tradirà la fiducia della pubblica amministrazione. Sulla semplificazione ci giochiamo gran parte del rilancio del nostro Paese”.

Uguale attenzione dovrà essere dedicata al mondo della ricerca, dell’innovazione e dell’Università, con un impegno forte verso la digitalizzazione, definita da Leodori “un nuovo diritto umano ed assoluto”. “Un’azienda non interconnessa – ha aggiunto – che non ha accesso al mondo digitale, trainante nel settore economico e produttivo, non sta a passo con i tempi. La pubblica amministrazione deve fare in modo che tutto il territorio regionale abbia le stesse opportunità”.

Infine, soprattutto in riferimento al Recovery Fund, Leodori ha ricordato l’impegno per un grosso piano di investimenti infrastrutturali: “Il nostro brand è la Capitale, ma noi lo utilizzeremo al meglio se saremo in grado di far sì che tutte le province della regione possano essere tra loro interconnesse, in un sistema di viabilità su gomma e ferro. Pensiamo al collegamento della provincia di Frosinone con l’alta velocità, la città di Latina e il litorale sud pontino con un sistema di metropolitana di superficie che sostituisca la FL8 e lo stesso per la FL5 di Civitavecchia, ancora con il raddoppio della Roma-Viterbo e la creazione della ferrovia Roma-Rieti”.

Il messaggio all’Assemblea del Presidente Federmanager Stefano Cuzzilla 

Assemblea Ordinaria 2020: Insieme con l’impegno di sempre

Il Vicepresidente Federmanager Eros Andronaco ha portato all’assemblea il messaggio del Presidente Federale Stefano Cuzzilla

All’Assemblea Annuale 2020 di Federmanager Roma non è mancata la voce della federazione nazionale. Eros Andronaco, Vicepresidente Federmanager, ha letto ai partecipanti il messaggio di saluto inviato dal Presidente Stefano Cuzzilla. L’apertura è un invito all’unità: “Occorre uno sforzo straordinario da parte di tutti ed è importante rimanere uniti e coesi per centrare gli obiettivi dei prossimi mesi: resistere per non riesistere. È questo lo slogan con il quale vorrei accompagnarvi nella riflessione che avete organizzato nell’assemblea odierna e che rappresenta un momento importante. La discussione va alimentata e non silenziata”.

Rammaricato per non essere fisicamente presente, Cuzzilla ha voluto salutare e ringraziare il Presidente Gargano a conclusione dei suoi 6 anni di mandato: “Giacomo è una colonna portante della nostra organizzazione e Federmanager Roma ha mostrato grande vitalità anche in questo periodo complesso. La presidenza Gargano è riuscita ad assicurare continuità, ma soprattutto a far crescere Roma nella valutazione e considerazione. In Giacomo ammiro la capacità di svolgere il suo ruolo con competenza, garbo e determinazione e soprattutto con il coraggio di manager illuminato, con uno sguardo sempre proiettato in avanti, ma con i piedi ben saldi a terra”. Ed ha aggiunto: “Tutti i risultati sono stati possibili solo grazie al grande spirito di appartenenza e alla coesione del gruppo di presidenza e dell’intera base associativa. Le decisioni sono state sempre prese con l’intendimento di far qualcosa di utile per l’associazione, per la federazione nel suo complesso e quindi per tutte la categoria dei manager. Voglio rivolgere a Giacomo la più viva gratitudine per la passione, l’impegno, il senso di attaccamento, con affetto sincero”. Assemblea Ordinaria 2020: Insieme con l’impegno di sempre La situazione economica e sociale del Paese che si trova ad affrontare il dramma della crisi pandemica, richiede, secondo Cuzzilla, l’impegno di tutti per “scongiurare il rischio che la nostra crisi economica diventi strutturale. Le imprese devono essere sostenute verso nuovi modelli di business capaci di gestire il prossimo futuro, perché il rimbalzo del terzo trimestre finirà per essere l’unico di questo 2020.  Non sono solo le attività commerciali, le palestre o i ristoranti a patire l’effetto del nuovo semi-lockdown. È l’intero sistema economico ad essere a rischio”.

Federmanager è pronta a fare la sua parte: “Nei miei ultimi incontri con la Presidenza del Consiglio ed il ministro di Economia e Finanza, ho riconfermato la piena disponibilità della federazione a partecipare attivamente per avanzare proposte che impattino positivamente sulle imprese e sulla competitività del sistema. Se è così, allora possiamo anche leggere l’emergenza covid-19 come un vero e proprio acceleratore. Acceleratore di un processo di rinnovamento che era latente, un innesco di un processo di cambiamento che può mobilitare sforzi e investimenti finanziari, organizzativi, professionali, innovazioni strategiche e decisioni fondamentali”.

Prosegue intanto il dialogo con Confindustria ed il neo Presidente Bonomi. Ancora una volta primario sarà il ruolo dei manager: “Oggi, più di ieri, le strategie e le azioni da mettere in campo devono includere la valorizzazione del capitale manageriale, senza il quale non è possibile realizzare un rilancio innovativo e competitivo del sistema produttivo italiano. Noi manager siamo allenati alla anticipazione strategica dei fenomeni, così come alla velocità della competizione”. In questo senso fondamentale diventa “riconoscere il ruolo delle associazioni di categoria, ora che lavoratori ed imprese devono essere tutelati. I nostri manager stanno facendo la loro parte, ma capiamo che una fuoriuscita di alcuni di loro dal mondo dell’impresa sarà inevitabile. Dobbiamo cercare di essere preparati a questa evenienza, a gestire un andamento di risoluzioni di lavoro che potrebbe essere consistente”. Il Presidente Cuzzilla ha concluso il suo intervento con un invito a non fermarsi e andare oltre le difficoltà, perché, come diceva Seneca: “Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili”.

ASSEMBLEA ORDINARIA 2020: LA PARTE RISERVATA AI SOCI

Assemblea Ordinaria 2020: La parte riservata ai soci

Terminata la parte pubblica dell’Assemblea annuale di Federmanager Roma, si è aperta la parte riservata agli associati e dedicata alla presentazione del Bilancio Sociale 2019 e del Bilancio di esercizio del 2019 insieme al Budget per il 2020.

Il Presidente Giacomo Gargano, affiancato dal Segretario Carlo Imperatore, ha svolto la sua relazione introduttiva:

Sono quindi giunto alla fine del mio doppio mandato da Presidente di Federmanager Roma, cominciato a gennaio del 2015. Sei anni con la responsabilità di guidare una grande Struttura territoriale di Federmanager.

Circa diecimila iscritti – (8.571 a fine 2014 fino ai 9.928 di oggi con un trend costante di crescita). Una crescita importante soprattutto se consideriamo che in media ogni anno abbiamo una defezione di circa 500 colleghi per cessazioni fisiologiche, trasferimenti, perduta qualifica eccetera.

Dieci mila iscritti, metà dei quali in servizio e altrettanti in pensione, che rappresentano un patrimonio umano e professionale che rappresenta per l’organizzazione un grande orgoglio ma allo stesso tempo una fortissima responsabilità.Assemblea Ordinaria 2020: La parte riservata ai sociI sei anni trascorsi sono stati anni complessi ma anche ricchi di soddisfazioni, personali ma soprattutto per l’Associazione che tuttora presiedo.

Credo di poter dire che la reputazione di Federmanager Roma, in questi anni, sia cresciuta significativamente.

Abbiamo fatto quanto possibile per assistere i nostri Colleghi – i nostri iscritti – e abbiamo cercato di farlo al meglio. E non solo nei momenti critici della loro carriera ma anche e soprattutto durante la loro vita lavorativa: con progetti formativi aziendali e territoriali ai quali hanno partecipato centinaia di colleghi, comprese decine di dirigenti usciti dalle aziende e alla ricerca di una riqualificazione per un’altra occupazione.

Ci siamo confrontati con i nostri stakeolder sui temi di attualità dell’economia e del lavoro.

Su questo fronte abbiamo attivato rapporti molto interessanti con il mondo dell’economia, dell’università e con le Istituzioni, partecipando anche a tavoli istituzionali sui temi più caldi legati al contesto socio-economico del momento.

Ripercorrere in pillole e velocemente questi sei anni non è semplice. Ma molto è stato fatto. Anche grazie all’impegno di tanti colleghi, al loro sostegno, ai loro suggerimenti e anche alle loro critiche.Assemblea Ordinaria 2020: La parte riservata ai sociIl 2015 ha visto il rinnovamento dei vertici a livello nazionale, con la elezione a Presidente di Stefano Cuzzilla, già Presidente della nostra sezione di Roma, e in Federmanager Roma il rinnovamento della governance, con l’elezione a Presidente del sottoscritto.

È iniziato così per me un lavoro di squadra dove la squadra, fin da allora, è stata quella rappresentata dai Consiglieri, Revisori e Probi Viri eletti nei due mandati e dalle migliaia di dirigenti industriali rappresentati da Federmanager Roma.

Abbiamo messo a punto un modello organizzativo aperto, molto simile a quello aziendale. Ad ogni necessità o opportunità si è creato un progetto/attività ad hoc con un gruppo di lavoro composto da un responsabile coadiuvato da colleghi esperti nelle varie materie, raccolti tra coloro che man mano si sono proposti.

Nel bilancio sociale di quest’anno troverete il dettaglio delle Commissioni e degli attuali Gruppi di lavoro e le attività attualmente in corso per ognuno di essi.Assemblea Ordinaria 2020: La parte riservata ai sociVi segnalo brevemente le principali iniziative nate sotto la mia presidenza:

  • E’ stato attivato il servizio di Servizio Rassegna Stampa Giornaliera con particolare riferimento alle notizie del territorio di Roma e del Lazio.
  • In anticipo, rispetto all’entrata in vigore del GDPR, ha preso il via la prima edizione del Corso per Data Protection Officier, arrivato oggi alla sua quarta edizione.
  • Nel 2017 è iniziato il Corso Innovation Energy Manager arrivato alla sua quarta edizione.
  • Abbiamo avuto due Edizioni del Corso per Mediatori Civili.
  • Dal 2015 è partito il ciclo di incontri “Diventa ‘preda’ degli head hunter”, a cura del Gruppo Giovani di Federmanager Roma, arrivato alla sua quarta edizione. Gli incontri sono stati poi raccolti in un libro in vendita anche su Amazon.
  • In tema di Diversity and Inclusion è stata inaugurata la prima edizione del “Premio Donna d’Eccellenza”, riconoscimento fortemente voluto dal sottoscritto ed organizzato dal Gruppo Minerva Roma, arrivato anche questo alla sua quarta edizione.
  • Abbiamo istituito nel 2016 per la prima volta anche il “Premio Giovane Dirigente” rivolto a sottolineare l’importanza della professione del manager. Negli anni a seguire, il premio, divenuto Premio Giovane Manager, ha assunto dimensione nazionale.
  • Ho firmato con l’allora Vicepresidente Massimiliano Smeriglio il Protocollo d’intesa con la Regione Lazio per la nuova edizione del progetto “Torno Subito”.
  • Con FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) ho firmato il Protocollo di Intesa per dare nuove possibilità ai colleghi.
  • Abbiamo iniziato, in collaborazione con i colleghi del Friuli Venezia Giulia, una serie di incontri con le Ambasciate di alcuni Paesi della Mittle Europa.
  • Abbiamo avviato dal 2015 il nuovo servizio delle Visite Culturali di Federmanager Roma che ha visto la partecipazione totale di circa 6.000 colleghi.

In questi sei anni abbiamo organizzato più di 90 eventi che hanno registrato la partecipazione complessiva di oltre 10.000 colleghi.

Veniamo al resoconto delle attività del 2019. Quello trascorso è stato un anno di forte impegno ed i numeri continuano a premiarci.

Il trend di crescita, nonostante il lockdown, è positivo anche rispetto ai nostri canali di comunicazione hanno registrato

  • una media giornaliera di 3.000 aperture della Rassegna Stampa
  • un numero pressoché raddoppiato degli accessi al nostro sito
  • migliaia di lettori delle nostre newsletter anche grazie agli articoli dell’esperto di previdenza Bruno Benelli, molto apprezzato dai nostri associati.

Il 2019 è stato l’anno del RINNOVO DEL NOSTRO CCNL grazie al quale possiamo ora contare su un potenziato sistema di realtà bilaterali e in una rinnovata sinergia con Confindustria.

Per quanto riguarda le più recenti iniziative, sul fronte dei servizi abbiamo attivato lo Sportello di Consulenza medico-legale art. 12 che permette agli associati di rivolgersi ad un medico con decennale esperienza maturata nell’ambito dell’invalidità civile e delle relative problematiche.

Federmanager Roma ha continuato a mantenere alta l’attenzione sulla questione delle pensioni.

Nel video che è stato predisposto prima della decisione della Corte Costituzionale, viene solo accennato, ma oggi vi posso dare una anticipazione sul responso in merito al ricorso relativo al taglio delle pensioni medio alte ed al blocco parziale della perequazione.

La Corte ha deciso di respingere i ricorsi, seppur parzialmente, limitando a 3 anni anziché a 5 il taglio delle pensioni medio alte mentre ha invece confermando il blocco della perequazione.

Ora c’è da attendere la pubblicazione della sentenza per capire le motivazioni che l’hanno determinata.

Infine, anche in questo 2019, non abbiamo fatto mancare il nostro contributo solidale a VISES onlus e un nostro aiuto ai terremotati di Amatrice.

Prima di concludere permettetemi di ringraziare:

  • i tanti colleghi che, in maniera generosa, hanno offerto il loro contributo volontario per lo sviluppo della nostra organizzazione.
  • i componenti di tutti i Gruppi di Lavoro, ed in particolare coloro che hanno contribuito alla stesura dell’attuale Bilancio Sociale.

Lavoriamo tutti per un futuro di ripresa e di rilancio per il nostro Paese in cui il ruolo dei manager, che orgogliosamente rappresentiamo, risulterà ancora più decisivo.

Il Bilancio Sociale 2019 

A conclusione della relazione del Presidente, l’attenzione dei partecipanti è stata rapita da un avvincente video di presentazione del Bilancio Sociale 2019. È il documento che riassume le iniziative attuate nel corso dell’anno da Federmanager Roma, descritte nelle varie sezioni, a testimonianza dell’impegno che è stato posto e dei risultati che sono stati conseguiti da parte di tutta la dirigenza.Assemblea Ordinaria 2020: La parte riservata ai sociUn’occasione per ribadire le priorità e le sfide che attendono l’organizzazione: il Welfare, le Pensioni, le Competenze manageriali, la Formazione continua, la Bilateralità e le Politiche attive. Si conferma il trend, positivo dal 2015, anche per il 2019 riguardo al numero degli iscritti.

I numeri del 2019 

Il 2019 è stato un anno di forte impegno e di crescita al fine di offrire nuove opportunità ai manager iscritti. Guardando i numeri, è facile constatare come questi continuino a premiare l’azione svolta da Federmanager Roma all’interno e all’esterno dell’organizzazione:373 sono state le vertenze conciliate nel 2019, circa il 35% in meno rispetto all’anno precedente; 2460 le consulenze erogate dallo sportello Fasi-Assidai a soci e non, mentre l’assistenza telefonica conferma una media di 15 contatti giornalieri; 1886 le consulenze legali, contrattuali, sindacali, in massima parte per l’assistenza in materia di diritto del lavoro; 1836 le consulenze previdenziali (sul tema previdenziale prosegue l’impegno, insieme a Cida, per monitorare la questione legata al taglio delle pensioni medio alte); 177 i dirigenti che hanno richiesto ed ottenuto assistenza fiscale nel periodo aprile-giugno presso la sede di Federmanager Roma; 1407 le partecipazioni alle attività culturali, in aumento rispetto all’anno precedente; 6000 i colleghi presenti, in presenza o in collegamento streaming, ai 28 convegni organizzati da Federmanager Roma nel 2019 sui temi del welfare, della formazione e delle nuove tecnologie.

Premio 50 anni di iscrizione 

Momento particolarmente emozionante di ogni assemblea annuale è il riconoscimento e la premiazione a chi ha tagliato l’ambizioso traguardo dei cinquanta anni di iscrizione a Federmanager Roma. Sono 21 gli iscritti che nel 2020 si sono potuti fregiare di tale riconoscimento e a tutti verrà inviata, tramite posta elettronica, una pergamena ricordo con l’attestato di socio onorario. In rappresentanza dei premiati è intervenuto l’ingegner Gustavo Orsini che, salutando e ringraziando per il prestigioso riconoscimento, ha ricordato le sue esperienze di dirigente in Africa, Asia e Sudamerica.Ecco i nomi dei 20 associati premiati: Giuliana Barattini, Claudio D’Ambrosio, Nicola de Blasi, Vittorio Fedeli, Gennaro Gatta, Acilio Giacomelli, Domenico Iorio, Guido Lanzara, Pier Giorgio Leproni, Guido Lori, Alessandro Luchetti, Achille Mazzotti, Cesare Menegazzo, Alfiero Millacci, Nicolò Musso, Aldo Palma, Giorgio Raggi Giovannini, Giorgio Stucchi, Enrico Zuccardi Merli.

Intervento del Vicepresidente di Federmanager Roma Gherardo Zei 

Gherardo Zei, Vicepresidente Federmanager Roma

Gherardo Zei, Vicepresidente di Federmanager Roma, anch’egli a conclusione dei suoi 6 anni di mandato, è intervenuto dando il proprio contributo di esperienza e di capacità di analisi. In un momento così difficile per il Paese e per la categoria dei manager, il suo invito è ad una presa di coscienza: “Vorrei parlare di noi, di chi siamo, di quali sono i nostri desideri e le nostre prospettive, i nostri dolori ed i nostri sogni. Non dimentichiamo che, prima della seconda guerra mondiale, l’Italia era un Paese prevalentemente agricolo, con un’incidenza altissima di analfabetismo ed una povertà diffusa. Poi siamo arrivati noi, i manager industriali, a valorizzare l’intelligenza e la capacità di lavoro degli italiani. Grazie a noi il Paese ha vissuto il ‘boom economico’, dando la scalata alla classifica delle economie mondiali, divenendo la settima del pianeta e la prima manifattura d’Europa”.La politica, ha sostenuto Zei, non ha mai riconosciuto ai manager questo ruolo fondamentale: “Il premio che abbiamo avuto per i nostri meriti è stato uno schiaffo in faccia. Dal dopoguerra ad oggi, la posizione dei dirigenti industriali è stata costantemente erosa. Siamo stati e siamo tartassati da una pressione fiscale inaudita e costretti, solo noi lavoratori dipendenti con la retribuzione alta, a pagare fino all’ultimo centesimo. Siamo stati e siamo resi responsabili civilmente e penalmente di ogni cosa accade nelle nostre aziende, anche di fatti di cui non ci occupiamo, anche di cose di cui non possiamo sapere niente”.

Particolarmente sentito il tema delle pensioni e di quello che Zei ha definito un “vero e proprio massacro”, con i blocchi della perequazione e i contributi di solidarietà: “La solidarietà estorta con la forza mi sembra davvero strana. Quando si parla di pensioni d’oro bisognerebbe guardare a chi percepisce una pensione senza avere mai versato nemmeno un centesimo di Euro”. Per Zei è fondamentale dimostrare vicinanza e sostegno ai colleghi: “Quella di oggi è la mia ultima assemblea come Vicepresidente della nostra associazione territoriale. In questi sei anni da Vicepresidente di Federmanager Roma ho imparato ad ascoltare le difficoltà delle centinaia di colleghi che mi hanno chiesto consigli e aiuto, sapendo riconoscere le loro difficoltà, anche se mascherate con una risata. A ciascuno ho cercato di dare un consiglio, invitandoli a fare riferimento agli uffici previdenziali, sindacali ed assistenziali di Federmanager Roma, curati dalle nostre responsabili con dedizione e professionalità”.

Un impegno che “mi ha coinvolto emotivamente. Un’esperienza che mi ha consolidato nella convinzione che la battaglia per vedere riconosciuti i nostri diritti è, prima di ogni altra cosa, di giustizia”. Fondamentale è non fermarsi e procedere uniti, avendo chiari gli obiettivi: “Se saremo uniti sono convinto che ne usciremo vincenti. Federmanager Roma, così come la federazione nazionale, rappresentano strumenti fondamentali per vincere questa battaglia. Oggi a Roma abbiamo quasi 10 mila iscritti, ma potrebbero essere più del doppio: dobbiamo avere coscienza della nostra forza. Ci sono dei momenti nella vita in cui ci si può permettere di affrontare le cose in modo tiepido e rinviare i problemi, altri in cui primario diventa muoversi e fare la cosa giusta. Questo è uno di questi”. Zei ha concluso: “I manager industriali, come nel dopoguerra, devono uscire allo scoperto e salvare se stessi per salvare l’industria italiana e di conseguenza il Paese”.

Presentazione delle attività degli Enti e delle Società del sistema Federmanager

I lavori dell’Assemblea sono proseguiti con una serie di interventi dei rappresentanti degli Enti e delle Società del sistema Federmanager, tra i quali: Ettore Cambise Presidente CDi Manager; Salvatore Carbonaro Presidente Praesidium Spa; Fulvio D’Alvia Direttore Generale 4.Manager, Marcello Garzia Presidente Fasi; Tiziano Neviani Presidente Assidai; Carlo Poledrini Presidente Fondirigenti e Gianluca Schiavi Presidente Federmanager Academy.

Approvazione del bilancio 2019 e budget 2020

Maria Cristina Scalese, Tesoriere di Federmanager Roma

Per la presentazione del Bilancio di esercizio 2019 ed il Budget 2020 ha preso la parola Maria Cristina Scalese, Tesoriere di Federmanager Roma. In apertura di intervento doveroso il ringraziamento all’intera struttura Federmanager Roma per il lavoro svolto nelle difficili condizioni imposte dall’emergenza sanitaria, sottolineando l’impegno di tutti ad una gestione attenta delle risorse. L’avanzo di gestione, al 31 dicembre 019, è stato di 73.954 Euro.

Maria Grazia Bertoni, Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di Federmanager Roma

La previsione del Budget del 2020 ha determinato, considerata la tempistica di approvazione dovuta alla situazione pandemica ed il conseguente lockdown, un incremento dei costi connessi alla gestione della struttura in smart working per mantenere efficienti i servizi amministrativi e tecnici dell’Associazione. Non va dimenticato che, trovandoci al mese di ottobre, il preventivo è molto puntuale e dettagliato. Federmanager Roma fissa come obiettivo primario il miglioramento della qualità dei servizi offerti agli Associati a sostegno della figura del manager e della sua professionalità. Se si guarda al preventivo 2019, consuntivo 2019 e al preventivo 2020, ha concluso Maria Cristina Scalese: “si può constatare la volontà di mantenere costanti i costi. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dei colleghi, ma soprattutto all’attento e scrupoloso controllo dell’amministrazione e dell’intera struttura per utilizzare al meglio le risorse”.

A seguire, il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di Federmanager Roma, Maria Grazia Bertoni, ha letto la relazione conclusiva. Si è quindi proceduto agli adempimenti statutari di votazione: approvazione del bilancio 2019, del budget 2020 e della delibera di devoluzione dell’utile di esercizio a fondo riserva.

 

Editoriale del Presidente

Ci siamo. Ci ritroviamo dopo un’estate per certi versi unica: una ripresa dopo la pausa estiva, ma di fatto il riavvio post lockdown.

Siamo in piena fase di ripartenza, tanto urgente quanto necessaria, a dispetto di una situazione sanitaria ancora delicata per l’andamento poco rassicurante dei contagi. Un momento storico che richiede il massimo sforzo per ripartire, pur tenendo conto dei nuovi stili di vita imposti dal virus.

Di fronte alla gravità della situazione, è il momento dell’assunzione di responsabilità, da parte di tutti, a livello individuale e personale ma anche, se non soprattutto, come Associazione di categoria. I quasi 10.000 manager iscritti alla nostra Associazione rappresentano un patrimonio umano e professionale, un grande orgoglio per la nostra organizzazione e nel contempo una fortissima responsabilità. I numeri continuano a premiarci: l’azione svolta all’interno e all’esterno della nostra organizzazione ha portato ad un notevole incremento, nonostante le pesanti defezioni fisiologiche dovute a questioni anagrafiche, a perdite di qualifica e trasferimenti di sede. Peraltro, i primi mesi di questo difficile 2020 confermano il trend di crescita.

Ripartiamo quindi da noi e da quello che abbiamo sempre fatto. Come è noto Federmanager Roma non si è mai fermata, lavorando in smartworking e portando avanti, senza soluzione di continuità, il lavoro di tutela e assistenza dei propri associati.

Abbiamo seguito con costante impegno i progetti sul nostro tavolo, a cominciare dal progetto di politiche attive “Smart Energy per PMI” finanziato da 4Manager, che è entrato nella sua fase operativa e avremo modo, nei prossimi numeri, di raccontarne l’evoluzione che ci auguriamo possa essere ancor più positiva rispetto al più che soddisfacente progetto “Open Innovation Manager” di cui leggerete nelle pagine più avanti.

Continua poi a confermarsi un prodotto eccellente in tema di Formazione e Politiche attive “BeManager”, il nostro percorso di Certificazione delle Competenze Manageriali volto ad offrire alle aziende, e in particolare alle PMI, professionalità certificate indispensabili per affrontare il difficile cambiamento che ci attende. “BeManager” ha ottenuto il riconoscimento formale dell’Ente italiano di accreditamento, Accredia, che ha conferito al Disciplinare tecnico utilizzato da Federmanager e da Rina Services, Ente terzo di certificazione, l’importante valutazione di conformità a tutti i requisiti di legge previsti per il settore di attività.

Altra conferma importante riguarda il settore Salute, da sempre prioritario per la nostra organizzazione. Come noto dai primi mesi del corrente anno il caricamento delle richieste di prestazione on line da parte degli iscritti Fasi e Assidai viene effettuato attraverso il portale IWS – Industria Welfare Servizi SPA.

Federmanager Roma tiene inoltre sempre alta l’attenzione sulla questione delle pensioni.  Stiamo aspettando a breve la decisione della Corte Costituzionale che per la metà del mese di ottobre dovrebbe pronunciarsi sul famoso ricorso presentato contro il taglio delle pensioni medio-alte. Nell’attesa continueremo comunque a vigilare affinché vengano fatti tutti i passi necessari per opporsi ad una operazione che penalizza fortemente chi ha versato somme ingenti per tutta la vita lavorativa e che per questo, appare profondamente ingiusta e, per molti, anticostituzionale.

Ripartiamo quindi da noi e soprattutto ripartiamo dalla centralità del nostro territorio come fulcro della ripresa.

Le eccellenze della nostra regione diventano sempre più un bene da tutelare e da divulgare, un punto da cui partire per costruire insieme una nuova prospettiva di sviluppo. E lo spieghiamo bene nelle pagine di questa rivista raccontando di ben tre realtà che, in maniera oltretutto sinergica, si stanno distinguendo per  l’impegno in prima linea nella lotta contro il coronavirus: l’istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, fulcro della lotta al virus, l’IRBM di Pomezia, il meglio della tecnologia biomedica distribuita in  22 mila metri quadrati di laboratori, dove si sta lavorando su uno dei vaccini anti-Covid e lo stabilimento Catalent di Anagni che si occuperà dell’infialamento di circa 400 milioni di dosi, non appena ottenuta l’autorizzazione dalle agenzie regolatorie e sempre che la sperimentazione confermi l’esito positivo del percorso avviato.

D’altronde, come spesso succede in momenti di crisi epocali, anche gli effetti di questa pandemia, seppure devastanti, possono rappresentare uno snodo importante, un’occasione di cambiamento che, se ben governati, possono offrire nuove opportunità e nuove prospettive.  È indubbio che il nostro territorio sta giocando un ruolo fondamentale in questa battaglia grazie all’impegno e alla competenza di vere e proprie eccellenze nel settore.  

Non solo. Nei prossimi anni l’Unione europea metterà a disposizione dei Paesi membri un ammontare di risorse mai sperimentato prima grazie anche al “Recovery and Resilience Facility”, meglio noto come “Recovery Fund”.

Tuttavia, il pericolo che questi fondi non vengano utilizzati al meglio, che si imbriglino nelle maglie della burocrazia o che, peggio, vengano sprecati per mancanza di visione è una preoccupazione reale, un pericolo da scongiurare, senza contare che una buona parte andranno comunque restituiti. Motivo in più affinché le competenze della dirigenza vengano coinvolte nell’intero processo di ripartenza, fin d’ora, nella redazione del piano programmatico di riforme strutturali su cui il Governo sta lavorando ma anche, e soprattutto, nelle fasi concrete di applicazione degli interventi che da lì scaturiranno. Siamo sempre più convinti che il management possa offrire al nostro paese un bagaglio di competenze e professionalità che, in questo momento, diventa imprescindibile.

Con una corretta gestione dei fondi europei e certezza sulla destinazione delle risorse, sarà possibile dare un segnale concreto per la ripresa economica del nostro Paese.

Oltretutto, le risorse del Recovery Fund sembra che possano concorrere anche alla riduzione del cuneo fiscale.  La Commissione Europea pare non sia contraria ad usare il denaro del Fondo per alleggerire la pressione fiscale in Paesi dove questa è molto elevata, come appunto l’Italia.

In questo complesso quadro, la nostra Organizzazione intende continuare, con convinzione, a dare il proprio apporto ad una progettualità oggi indispensabile. Un primo passo è stato quello di partecipare nel mese di luglio, come associazione di categoria, al sondaggio lanciato da LazioLab – la cabina di regia tecnico-politica della Regione Lazio – per capire come meglio investire queste risorse. Un contributo doveroso partendo dal presupposto che la dirigenza, per la centralità della propria funzione, possa e debba avere molto da dire, e da dare, per la rifondazione dell’economia e della società.

Appare evidente quindi che sia questo il momento di spingere su provvedimenti oggettivamente urgenti e non più rinviabili: l’alleggerimento delle tasse sul lavoro e sulle imprese; la drastica semplificazione burocratica; il taglio delle spese improduttive; la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale dove Turismo e Cultura, pilastri della nostra economia, rischiano di sgretolarsi, con enorme perdita di occupati.  Fondamentale sarà una rinnovata attenzione alla scuola e alla promozione della ricerca; maggiori incentivi all’innovazione tecnologica, all’internazionalizzazione delle imprese e all’inserimento di figure manageriali nelle Piccole e Medie Imprese che sono il tessuto connettivo del nostro territorio e rappresentano il 92% delle imprese attive sul territorio.

D’altra parte, come Federmanager Roma, abbiamo da sempre sostenuto la necessità di una programmazione per superare la crisi che vivono Roma e il Lazio, con un preoccupante stallo progettuale e di pianificazione. Il nostro contributo si è reso evidente nella elaborazione dello studio “Le prospettive di Roma capitale alla luce delle tendenze in atto”, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, che concentra l’attenzione sul futuro, al 2030, e le aspettative nei settori della mobilità, sanità, fabbisogno abitativo, fabbisogno edilizio scolastico ed evoluzione economica di Roma e dell’intera sua provincia.

Il prossimo 29 ottobre, come già comunicato, terremo la nostra Assemblea Annuale. All’interno del numero troverete l’inserto di convocazione e tutte le informazioni nel dettaglio. Aggiungo che quest’anno abbiamo scelto, per questioni di opportunità legate al momento che stiamo vivendo, di limitare i lavori dell’Assemblea alla parte privata, strettamente riservata ai soci e agli adempimenti statutari di approvazione del Bilancio.

Concludo augurando a tutti voi una buona ripresa dopo un’estate difficile come difficile si prospetta l’autunno ormai alle porte. Abbiamo davanti un orizzonte carico di incognite ma sono fiducioso che sapremo affrontare anche questa prova e che ognuno di noi troverà le giuste motivazioni per superare il momento critico che ci accomuna.

 

Editoriale del Presidente: Competenze e trasparenza per generare fiducia e tornare a competere

Il 15 giugno scorso avrebbe compiuto 100 anni il mitico Alberto Sordi. Auguri Albertone, simbolo di italianità nel mondo, sarai sempre un’icona di identità nazionale, quell’identità in cui ci riconosciamo tutti e dalla quale dobbiamo attingere forza e strumenti per far ripartire il nostro paese.

Sono trascorsi tre mesi dall’inizio del lockdown imposto dalla pandemia che ha colpito il mondo intero. Tre mesi in cui abbiamo visto le nostre vite stravolte da un virus che a tutti ha tolto la normalità del quotidiano, a molti il lavoro, la serenità e ai più sfortunati ha portato via gli affetti più cari. In queste settimane piene di smarrimento, paure e senso di precarietà su un futuro che ancora oggi facciamo fatica ad immaginare, non sono mancate tuttavia le manifestazioni di solidarietà, di forza d’animo e il senso di appartenenza che ci contraddistinguono come popolo e come paese.

Anche in Federmanager Roma, il fermo imposto dal Governo per arginare l’emergenza coronavirus, è stato solo apparente. Anche a distanza, nel rispetto delle misure restrittive, abbiamo continuato a lavorare, a fare rete e a raccogliere, insieme alla Federazione nazionale, soluzioni e idee per sostenere il nostro paese nella delicata fase della ripartenza. Grazie allo smart working abbiamo erogato servizi e portato avanti progetti senza soluzione di continuità, restando a disposizione dei colleghi e pronti a rispondere alle esigenze del territorio come continuiamo a fare tuttora.

Sempre in modalità on line si sono svolti i lavori del Consiglio Nazionale del 29 maggio u.s. che ha portato al rinnovo di alcune cariche in seno ai principali enti di sistema che rappresentano punti di riferimento ormai irrinunciabili sul fronte della Previdenza e della Sanità Integrativa per i colleghi e per le loro famiglie. Colgo l’occasione per congratularmi con tutti i coloro che sono stati eletti e/o riconfermati nei rispettivi c.d.a. tra cui i colleghi di Roma Andrea Alfieri riconfermato nel cda del Fasi, Mario Cardoni e Patrizio Palazzo nel c.d.a. Previndai, Sara Signa nel collegio dei Sindaci Previndai, Paolo Parrilla nel cda Previndapi e Paola Perrone eletta Presidente del Collegio Revisori Previndapi.

Sul piano delle Relazioni Industriali prosegue la sinergia con Confindustria a livello nazionale e territoriale in particolare grazie alle realtà bilaterali.

 Sul Piano Colao abbiamo riscontrato un documento in cui si fatica a riconoscere il know how di un manager di quel calibro.

Bene la tutela della salute come priorità assoluta, il richiamo al green, alla digital trasformation, al 5G, alle pari opportunità. Ma abbiamo oltre 100 pagine di annunci, prive di riferimenti precisi su costi e risparmi che i provvedimenti indicati comportano, un contributo che lascia spazio ad un modus operandi più consono alla politica che al management. L’impressione è che gli esperti, chiamati a portare pragmaticità, si siano lasciati contagiare accantonando la concretezza e le peculiarità del management per lasciare spazio ad un approccio teorico tipico degli ambienti politici.

Lo Scudo Penale, seppure alleggerito, resta ancora un onere importante in carico al datore di lavoro. Una sorta di freno alla ripartenza che penalizza il lavoro e crea incertezze. La burocrazia che caratterizza da sempre il nostro paese continua a rappresentare un ostacolo imponente, anche ora che dovremmo marciare compatti. La via della ripresa è già di per sé in salita e non ha certo bisogno di freni. Al contrario, c’è bisogno di generare fiducia, di una iniezione di competenze e know how che i manager maturano in anni di lavoro, di obiettivi perseguiti e di crisi affrontate e superate.

Il tema della pressione fiscale troppo elevata anima il dibattito politico. In questo senso ci sentiamo di fare nostre le parole del procuratore generale della Corte dei Conti Fausta Di Grazia: “Appare non più rinviabile un intervento in materia fiscale che riduca, per quanto possibile, le aliquote sui redditi dei dipendenti ed anche dei pensionati”.

Abbiamo partecipato con la CIDA agli STATI GENERALI convocati dal Presidente Conte lunedì 15 giugno u.s. e abbiamo ribadito la primaria necessità di operare un cambio di passo. Non possiamo rischiare, bisogna agire subito. Sul piatto c’è il futuro dell’Italia e come manager siamo pronti a prenderla per mano per riportarla a competere in Europa e nel mondo. Le salite non ci spaventano, superarle è il nostro mestiere.

Sul fronte Europa serve azione e trasparenza. Non è ancora chiaro infatti quanto costerebbe realmente all’Italia l’eventuale ricorso al Meccanismo di Stabilità (Mes) per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha dichiarato che “in sostanza ci pagherebbero per darci il prestito”, considerati i bassi tassi di interesse del Mes che il 15 maggio ha reso operativo il Pandemic Crisis Support in base al quale si può richiedere, entro il 2022, fino al 2% del PIL 2019 – per l’Italia circa 36 miliardi di euro – da destinare a spese sanitarie dirette e indirette inerenti l’emergenza COVID.

Sebbene ad oggi appare quest’unica condizione per accedere allo strumento, non sono state ancora eliminate definitivamente le condizionalità del Mes e non è chiaro quali costi dovrebbe sostenere l’Italia per accedere allo strumento dopo essersi già indebitata, tra Dl Cura Italia e Dl Rilancio, per circa 80 miliardi di euro.

Gli aspetti da trattare e approfondire sono molteplici così come i pericoli da scongiurare. A tal proposito invito i colleghi a segnalarmi ulteriori riflessioni.

Se da un lato siamo un paese ad alto debito pubblico, dall’altro non possiamo sottovalutare il rischio di attacchi arbitrari e iniqui alle pensioni e ai risparmi delle famiglie. Si andrebbe ad erodere il lato virtuoso del nostro paese e ad intaccare l’unico patrimonio su cui fare affidamento anche quando manca la presenza dello stato, un elemento fondamentale anche per la reputazione del nostro Paese.

L’ultimo rapporto Istat (maggio 2020) su situazioni e prospettive delle imprese italiane durante l’emergenza covid indica una diminuzione del fatturato superiore al 40% per 4 aziende su 10 con inevitabili ricadute sul clima di fiducia di operatori economici, imprese e consumatori.

L’obiettivo è tornare a competere e l’unica via percorribile è ricominciare a generare fiducia attraverso le competenze, la trasparenza e la capacità di visione di cui il nostro paese è ricco. Abbiamo innumerevoli punti di forza. È giunto il momento di utilizzarli.

 

Editoriale del Presidente: Uniti diamo spinta alle idee

Nel corso del 2019, anno caratterizzato in Italia da incertezza politica e instabilità sociale, Federmanager ha riaffermato la solidità dell’associazione. Quello trascorso è stato un anno di forte impegno e di crescita per le Relazioni Istituzionali a livello Nazionale e Locale e lo sviluppo di servizi ed attività in grado di offrire nuove opportunità ai manager iscritti

Il 2019 ha dunque confermato come la nostra sia un’organizzazione sempre più moderna, capillare e strutturata.

Ciò che ha caratterizzato in maniera positiva gli ultimi dodici mesi è senza dubbio il rinnovo del nostro CCNL. L’accordo raggiunto apre ad una nuova cultura d’impresa ed offre ampio spazio d’azione alle realtà bilaterali e non solo. Novità assoluta in tal senso la costituzione della newco “IWS SpA – Industria Welfare Salute, la società per azioni partecipata da Confindustria, Federmanager e Fasi nata per offrire servizi sanitari e amministrativi integrati per i manager industriali iscritti e le loro famiglie.

La neonata società rappresenta uno strumento nuovo per il potenziamento dei nostri Fondi di sanità integrativa rendendo più forte la sinergia tra Fasi e Assidai attraverso tre importanti
progetti: la realizzazione di una nuova rete di strutture sanitarie e professionisti convenzionati d’eccellenza; una proposta innovativa di copertura integrativa Fasi-Assidai da proporre a
manager ed imprese per la copertura delle spese mediche e una richiesta di rimborso unica per gli iscritti ad entrambi gli Enti.

La Sanità Integrativa di natura contrattuale rappresenta una soluzione fondamentale da affiancare al Servizio Sanitario Nazionale per dare ai cittadini tutele importanti, sicurezza, servizi. Nel nuovo CCNL sono state inoltre oggetto di riconferma, se non di implemento: le Pari Opportunità, soprattutto in tema di parità retributiva e gestione del congedo per maternità e
paternità; la Formazione, con ampliamento dell’operatività di Fondirigenti; le Politiche attive del Lavoro, grazie al contributo di 4.Manager per la riallocazione dei dirigenti; la Previdenza Complementare con l’aumento fino al 7% della retribuzione del contributo a carico dell’azienda;. Un rinnovo in cui il trattamento minimo di garanzia aumenta fino al 1 4 %.

In definitiva è stato un rinnovo del CCNL, non solo in linea con i tempi, ma anche, come sottolinea il nostro Presidente Federale Stefano Cuzzilla, migliorativo rispetto ai precedenti. E qui mi preme sottolineare che i risultati raggiunti sono stati resi possibili proprio grazie alla piena comunione di intenti, politici, professionali ma anche e soprattutto umani, tra la Federazione nazionale e Federmanager Roma. Un rinnovo che offre nuove basi su cui lavorare per rafforzare la competitività delle imprese attraverso le competenze di un management preparato da cui il Paese deve ripartire.

Il tema del cambiamento ha tratteggiato l’anno che si è appena concluso. Questo, troppo spesso, è balzato alle cronache con accezione negativa, pensiamo solo ai rovesci di governo che non riescono a dare stabilità al Paese o ai mutamenti climatici divenuti oramai una drammatica realtà. Federmanager, al contrario e come sempre, ha fatto del cambiamento un elemento positivo e centrale del suo operato, facendo dell’innovazione un pilastro sul quale poggiarsi per trovare nuovo slancio verso il futuro.

Nel 201 9 è rimasta alta la nostra attenzione allo sviluppo delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro. Come non ricordare le decine di progetti avviati con successo da altrettanti Gruppi di lavoro. E ancora, le iniziative e i servizi che da quei progetti sono nati e che hanno trovato una risposta straordinaria ed entusiasta fra i colleghi. Basti pensare al Corso per DPO – data protection officer – giunto alla quarta edizione – figura sempre più richiesta dalle aziende alla luce dell’adeguamento imposto dal GDPR, entrato ormai a pieno regime anche nel nostro Paese, e dei tanti adempimenti che impattano inevitabilmente sul lavoro dei manager.

Tante le attività su temi decisivi della vita lavorativa di tutti noi, come l’assessment o la riqualificazione professionale. In questo senso non si può dimenticare il progetto federale Be Manager, attraverso il quale abbiamo certificato oltre 300 colleghi in 4 profili professionali, di cui ben il 47% come Temporary Manager e il 40% come Innovation Manager e il restante come export manager e manager di rete. Quasi un terzo dei manager in cerca di nuova occupazione si è ricollocato ed il 19% del totale ha avviato nuove attività di consulenza. In più, ben 120 colleghi, certificati come Innovation, sono stati inseriti nell’elenco del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), dal quale le imprese potranno attingere per avvalersi di consulenze qualificate nei processi di trasformazione digitale che intraprenderanno.

Con queste iniziative vogliamo sottolineare e rafforzare la nostra presenza attiva al fianco degli associati, attraverso azione concrete e progetti finalizzati a sostenere i nostri colleghi in difficoltà e ad accompagnare quelli di loro che vogliono ampliare le proprie competenze.

Sul fronte pensioni prosegue il nostro impegno insieme alla CIDA nella presentazione di cause pilota sia sul blocco parziale della perequazione automatica sia sul taglio delle cosiddette pensioni d’oro. Anche in questo 2019 abbiamo riconfermato il contributo solidale a VISES onlus, anima e impegno sociale della nostra Federazione.

Ci proponiamo, come al termine di ogni anno, di migliorarci ulteriormente, di aumentare la nostra presenza fisica e virtuale al fianco degli associati. Obiettivi ambiziosi, eppure perseguibili grazie al lavoro incessante della nostra Federazione e di tutte le realtà territoriali, all’impegno dei colleghi, al loro sostegno, al lavoro di squadra dei dipendenti, del Segretario e di tutti coloro che quotidianamente si adoperano al fine di far crescere la nostra associazione.

Un nuovo anno ci aspetta e, oltre a rinnovare il nostro supporto alla Federazione Nazionale, il 2020 ci vedrà impegnati su più tematiche che riteniamo di interesse prioritario e sulle quali ci confronteremo con i massimi esperti. Apriremo l’anno con la presentazione di un’importante studio su “Le prospettive di Roma Capitale alla luce delle tendenze in atto”, condotta in collaborazione con ricercatori del CORIS e del DISSE Sapienza Università di Roma. Ugualmente di rilievo la quarta edizione del “Premio Donne d’Eccellenza 2020”, insieme ad un riconoscimento alle aziende più attente al tema della disabilità per cui è nato un gruppo di lavoro dedicato.

Mi preme rimarcare lo spirito collaborativo e proattivo che ho trovato in Federmanager Roma, le centinaia di colleghi che si sono adoperati affinché le nostre idee portassero a risultati concreti, attraverso il crescente impegno e l’accresciuto tempo dedicato da ciascuno. Questa struttura svolge molte attività e lo fa con passione e attaccamento al lavoro. Doti per le quali mi sono già complimentato e su cui faccio affidamento per svolgere al meglio il compito che ci attende.

Ci poniamo l’obiettivo di incrementare la quota dei nostri iscritti che darebbe una nuova spinta al circolo virtuoso che ne consegue: la crescita della nostra forza, il miglioramento dei nostri servizi, la soddisfazione dei nostri colleghi. Ma ai Colleghi chiedo un ulteriore sforzo: a quelli che rinnoveranno la propria iscrizione e a quelli che ancora non sono associati.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di tutti per svolgere al meglio il nostro ruolo all’interno delle aziende e della società. Un impegno per essere più forti, certamente dal punto di vista numerico, ma soprattutto per dare maggiore spinta alle idee e alle proposte concrete che riusciremo ad esprimere, in modo da legittimare il ruolo di classe dirigente che reclamiamo, In questo senso diventa fondamentale il passaparola tra i colleghi manager convincendoli ad iscriversi, facendo conoscere quanto facciamo e quanto sia urgente il contributo di tutti. Lo abbiamo detto fin dal primo giorno: solo se saremo uniti e sempre più numerosi riusciremo a far sentire la nostra voce.

Un meritato ringraziamento va all’intera struttura di Federmanager Roma, a chi ogni giorno lavora con dedizione nella nostra sede di via Ravenna, agli organismi dirigenti, ai
tanti colleghi che, in maniera generosa, offrono il loro impagabile contributo, rubando al loro tempo quello necessario per lo sviluppo della nostra organizzazione.

A voi tutti l’augurio di un buon 2020. Che possa essere un anno di cambiamento positivo per tutti, noi certamente faremo del nostro meglio per renderlo tale e, con il vostro supporto, sono certo possiamo riuscirci.

Editoriale del Presidente: Impegno e fiducia nel futuro

Editoriale del Presidente: Impegno e fiducia nel futuro

Lo scorso 30 luglio Federmanager e Confindustria hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCLN dei dirigenti industriali. Un risultato importante che va sottolineato con viva soddisfazione

Tanto più guardando ai risultati positivi rispetto ai precedenti rinnovi. Il nuovo accordo, che avrà scadenza il 31 dicembre 2023, ha il merito di intervenire su tutti gli aspetti fondamentali del rapporto di lavoro, offrendo un quadro di regole certamente più idoneo alla figura del manager.

Nuove basi sulle quali lavorare per rafforzare la competitività delle imprese attraverso un management competente e preparato. Un elemento sostanziale del rinnovo è il debutto delle politiche attive. Su questo fronte possiamo e vogliamo finalmente tirare le somme del progetto federale Be Manager, l’esclusivo percorso di certificazione delle competenze riservato agli iscritti Federmanager. Una iniziativa illuminata, nata quasi due anni fa, i cui numeri parlano chiaro: oltre 300 manager certificati in 4 profili professionali, di cui ben il 47% come Temporary Manager e il 40% come Innovation Manager. Il restante ha ottenuto la certificazione come export manager e manager di rete.

Quasi un terzo dei manager in cerca di nuova occupazione si è ricollocato ed il 19% del totale ha avviato nuove attività di consulenza. In più, ben 120 colleghi certificati come Innovation, sono stati inseriti nell’elenco disponibile presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dal quale le imprese potranno attingere per avvalersi del voucher per la consulenza qualificata nei processi di trasformazione digitale che intraprenderanno.

Ed è proprio per capitalizzare l’opportunità offerta dal voucher per l’inserimento di competenze manageriali nelle PMI, che è stato avviato, lo scorso giugno, il Progetto MELANIE (Manager
Per L’Ascolto di una Nuova Industria Europea) – sostenuto da 4.Manager – che si pone l’obiettivo di certificare ulteriori 150 manager, prevalentemente inoccupati, 50 Manager di Rete, 50 Temporary, 50 Innovation Manager e 50 Manager per la Sostenibilità, il nuovo profilo delineato da Federmanager che ne certificherà le competenze sui temi relati alla Sostenibilità (Economia Circolare, Corporate Social Responsibility, Governance della sostenibilità ecc.).

Consapevoli del nostro ruolo, come organizzazione, di connettore tra impresa e mondo del lavoro ci sforziamo ogni giorno di porre in essere azioni concrete per il ricollocamento attivo sul mercato dei colleghi che hanno perso il loro posto di lavoro. Siamo convinti che investire in innovazione e valorizzare le persone continuano ad essere i capisaldi per rimanere competitivi.

Anche per questo resta alta la nostra attenzione alla formazione continua e allo sviluppo delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro; in quest’ottica siamo giunti alla quarta edizione del Corso per DPO (Data Protection Officer), figura sempre più richiesta dalle aziende alla luce dell’adeguamento imposto dal GDPR (General Data Protection Regulation) entrato ormai a pieno regime anche nel nostro Paese e abbiamo organizzato, tra l’altro, Corsi formativi per Innovation Energy Manager di 1° e 2° livello volti all’acquisizione di elevate competenze sulle innovazioni normative e gestionali in campo energetico.

In tema di ricollocamento va ricordato inoltre il progetto “Open Innovation Manager” – condiviso tra Unindustria Perform, Federmanager Roma e Unindustria e finanziato da 4.Manager – che vede tra i beneficiari, 10 dirigenti inoccupati e altrettante PMI del territorio laziale. I dieci progetti sono tuttora in svolgimento ed il rapporto tra le aziende e i manager è, ad oggi, di assoluta soddisfazione.

Il rinnovo del CCNL non poteva poi trascurare temi di primaria importanza quali il Welfare e l’Assistenza Sanitaria Integrativa. In questo senso va sottolineata la volontà di valorizzare Fasi e Assidai, legittimando una reciproca collaborazione tra gli stessi per consolidare la loro posizione di leadership sul mercato e salvaguardare così il patto intergenerazionale tra Dirigenti in servizio e Dirigenti in pensione. La società IWS Industria Welfare Salute S.p.A. recentemente costituita da Federmanager, Confindustria e Fasi e presente anch’essa nel CCNL, potenzia la collaborazione tra Fasi e Assidai attraverso tre importanti progetti: la realizzazione di una nuova rete di strutture sanitarie e professionisti convenzionati d’eccellenza; una proposta di copertura integrativa Fasi-Assidai unica e innovativa da proporre alle aziende e una pratica di richiesta di rimborso unica per gli iscritti ad entrambi gli Enti.

Prioritaria nelle attività della nostra organizzazione rimane l’attenzione ai nostri colleghi in pensione. Prosegue l’attività di Federmanager e CIDA contro il blocco della perequazione e il prelievo straordinario sulle pensioni d’importo medio-alto. Importante sapere che la Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dei provvedimenti legislativi in materia.

Altro risultato importante conseguito dalla nostra Organizzazione, è la firma del rinnovo del contratto di lavoro dei servizi pubblici. Federmanager ha sottoscritto il nuovo testo che regola il rapporto di lavoro dei manager del settore pubblico aderenti a Confservizi. Il Ccnl, con una durata fino al 2021, si applica a circa 1400 manager presenti nelle 700 aziende del settore.

Tornando al nostro territorio, sempre ricco ed articolato il calendario di eventi ed attività targati Federmanager Roma. Tra questi ci piace ricordare il Protocollo d’intesa firmato tra la nostra associazione e l’UCID Lazio, per sviluppare iniziative tese a ribadire la necessità di ispirare l’operato di entrambe ad una nuova etica imprenditoriale e manageriale. Ancor più significativa, in questa specifica occasione, la presenza dei rappresentanti dei giovani delle rispettive organizzazioni. Colgo l’occasione per congratularmi con il nostro collega
Renato Fontana, riconfermato alla guida dei Giovani Federmanager anche a livello nazionale, e con tutti i giovani manager eletti in occasione del recente rinnovo del Coordinamento tra cui tre colleghi di Roma. A loro e a tutti i giovani costruttori di futuro, giunga il più caldo augurio di buon lavoro.

Troverete inoltre ampio resoconto, all’interno della rivista, delle ultime convenzioni che abbiamo siglato per sostenere le esigenze dei nostri associati. Tra gli ultimi accordi ci piace
ricordare quelli sottoscritti con il Coni Sport Lab, ampiamente illustrata con un’intervista al direttore Fabio Barchiesi, con la Luiss Business School, la scuola di formazione manageriale della Luiss Guido Carli, con la Lumsa – Libera Università Maria Santissima Assunta e con Avis Rent Car, azienda leader nel settore del noleggio auto.

Ci tengo infine a sottolineare, che il numero della rivista che vi accingete a leggere ha dedicato un’ampia sezione alle nuove frontiere “green” della nostra economia. Economia circolare, energia, riciclo e nuove tecnologie, argomenti che troverete declinati negli interventi qualificati di dirigenti e responsabili di aziende leader del settore.

Importante, per chiudere questo 2019 ripartendo di slancio nel 2020, sarà consolidare le attività della nostra Associazione, tenendo fermo il senso di appartenenza di tutti i soci. I fatti ci indicano che dobbiamo proseguire su questa strada con l’impegno e la dedizione che ci hanno portato fin qui e, sono certo, che le soddisfazioni non mancheranno.