Nel suo significato più essenziale, la consulenza finanziaria indipendente è un’attività professionale che offre supporto imparziale al risparmiatore nelle decisioni di investimento, basandosi su un rapporto fiduciario e orientato al lungo termine.
L’evoluzione della consulenza fee-only nel nostro Paese
In Italia questo approccio ha iniziato a svilupparsi nel 2007 con l’adeguamento alle direttive europee (MiFID), ma ha trovato reale applicazione solo a fine 2018 con l’estensione dell’albo ai consulenti finanziari autonomi (c.d. indipendenti) e alle società di consulenza finanziaria. Da allora il numero è cresciuto in modo significativo: nel 2018 si contavano 52 consulenti e 9 società di consulenza finanziaria, mentre nel 2024 si è arrivati a 741 consulenti e 89 società.
Il peso relativo del modello resta tuttavia contenuto rispetto al totale degli operatori. Sempre nel 2024 risultavano iscritti all’Albo OCF 52.779 consulenti abilitati all’offerta fuori sede (ex promotori), a cui si aggiungono circa 200.000 dipendenti bancari coinvolti nell’offerta di servizi finanziari.
Numeri ben diversi da quelli statunitensi, dove il modello indipendente ha iniziato a diffondersi negli anni 70 e offre consulenza su più del 60% del patrimonio finanziario privato gestito nel Paese.
Le caratteristiche del modello indipendente
Ciò nonostante, anche in Italia si è progressivamente delineata la figura del consulente finanziario indipendente, caratterizzata da tratti distintivi ben definiti:
- La remunerazione avviene esclusivamente a parcella, direttamente dal cliente, senza commissioni da prodotti o intermediari.
- L’attività è svolta in piena autonomia da banche, reti o società prodotto, con libertà di scelta tra qualsiasi soluzione disponibile sul mercato.
- L’ambito d’azione si concentra sulla consulenza e sulla pianificazione, senza gestione diretta del patrimonio né operatività sui conti del cliente.
Questo modello elimina alla radice ogni conflitto di interesse, garantendo una netta separazione tra chi vende prodotti e chi offre consulenza. I portafogli sono costruiti secondo criteri di efficienza, contenimento dei costi e coerenza con gli obiettivi del risparmiatore, il quale mantiene il pieno controllo dei propri investimenti e può continuare ad operare attraverso la banca che preferisce.
Un cambiamento che prende forma
Nonostante una diffusione ancora limitata la consulenza finanziaria indipendente ha iniziato a trovare maggiore spazio nel panorama italiano. La crescita registrata segnala infatti un lento ma costante cambiamento nel modo di intendere il rapporto tra consulente e risparmiatore, riflettendo una maggiore sensibilità ai principi di trasparenza e imparzialità.




