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Editoriale. Manager e Intelligenza artificiale: un equilibrio delicato tra innovazione e responsabilità

L’Intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole del gioco. Quando parliamo di IA è immediata l’associazione con l’innovazione e con la trasformazione che questa nuova tecnologia, pura fantascienza solo qualche anno fa, sta operando in tutti gli ambiti del nostro agire quotidiano, dal lavoro alla sfera privata, dai comportamenti individuali all’interazione sociale.

Si presenta indubbiamente come una delle più grandi opportunità del nostro tempo. Ma come ogni grande rivoluzione, anche quella dell’IA porta con sé una serie di sfide e rischi che non possiamo ignorare affinché la tecnologia diventi un alleato potente, capace di portare benefici concreti senza compromettere principi etici ed equilibrio sociale.

Un approccio consapevole

Possiamo aumentare l’efficienza delle aziende e sviluppare innovazioni senza precedenti ma occorre un approccio consapevole e lungimirante e, in questo contesto, il nostro ruolo di organizzazione di rappresentanza, diventa cruciale.

In Italia, la paura di perdere posti di lavoro a causa dell’automazione è vissuta ancora come preoccupazione riguardo ad un futuro più o meno vicino ma dobbiamo renderci conto che in altri paesi questo fenomeno è già avvenuto, numerose figure professionali sono già state sostituite e molte altre lo saranno presto.

Anche rispetto ai rischi di bias e discriminazioni algoritmiche o sul fronte della sicurezza e privacy dei dati, che sono solo alcune delle preoccupazioni che emergono in questo scenario in rapido mutamento, assisteremo ad una dipendenza crescente dalla tecnologia che rischia, tra l’altro, di ridurre la capacità decisionale umana, creando un equilibrio delicato tra innovazione e responsabilità.

Una trasformazione responsabile

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale dipende dalle scelte che faremo oggi. È una sfida che richiede coraggio ma soprattutto responsabilità. Perché, alla fine, l’obiettivo non è solo innovare, ma farlo in modo sostenibile, responsabile e, soprattutto, nel rispetto dell’uomo.

In tal senso è necessario, innanzitutto, sensibilizzare i contesti, creare politiche chiare per la gestione dei rischi e tutelare gli individui.

La formazione strumento di tutela

Tutto ciò è impossibile senza investire sulle risorse umane, non a caso in Federmanager Roma è prioritaria l’attività volta a diffondere la cultura della formazione come strumento essenziale di tutela e competitività professionale, perché l’intelligenza artificiale rappresenta una svolta decisiva per l’industria, ma la sua realizzazione richiede un management coraggioso, competente e responsabile.

La nostra Assemblea

Un’altra barriera da superare è la resistenza al cambiamento: molti guardano all’IA solo come ad una minaccia per il loro futuro.

È dunque nostro dovere affrontare queste preoccupazioni, incentivare una comunicazione trasparente e un coinvolgimento attivo dei dipendenti da parte delle aziende, agire sulla conoscenza di tutte le sfide che questa rivoluzione porta con sé e favorire la diffusione di una cultura della conoscenza capace di ridurre al minimo dubbi e timori.

Tutte queste ragioni hanno guidato la nostra scelta di dedicare all’Intelligenza Artificiale il convegno abbinato all’Assemblea annuale Federmanager Roma del 4 giugno 2025: Manager umani contro manager artificiali: chi guiderà il futuro”, un titolo provocatorio che vuole richiamare l’attenzione su un fenomeno tecnologico altamente trasformativo che riguarda la nostra vita e merita approfondimenti e riflessioni tra tutti gli attori coinvolti.

Interverranno i massimi rappresentanti delle istituzioni competenti a livello locale e nazionale, manager esperti, tecnici, aziende leader, e Istituti di ricerca che, dati alla mano, disegneranno lo scenario IA rispetto alla realtà aziendale del nostro territorio.

Un appuntamento che vi invito a non perdere.

Abbiamo l’opportunità di sfruttare l’IA non solo per aumentare l’efficienza, ma anche per promuovere l’innovazione e la sostenibilità. Usare le nuove tecnologie intelligenti per ridurre l’impatto ambientale delle operazioni industriali, ottimizzare le risorse, ridurre gli sprechi.

Dobbiamo essere agenti attivi di cambiamento, non solo utilizzatori passivi di tecnologie.

Siamo manager, sappiamo guidare i cambiamenti, possiamo promuovere una trasformazione etica e sostenibile e garantire che l’IA non sia solo un motore di efficienza, ma anche un volano per un futuro migliore per tutte le parti coinvolte.

Vi aspetto in assemblea!

 

 

 

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