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terzo settore

Vises Fondazione di Federmanager, diventa Ente del Terzo Settore

Vises, Fondazione di Federmanager diventa Ente del Terzo Settore

Cresce l’impegno dei manager per i più fragili e per gli emarginati, grazie alla capacità di lavorare su progetti innovativi e replicabili

Vises Onlus nasce per dar voce all’impegno etico e solidale di Federmanager nei confronti del territorio e dei suoi manager. L’Associazione si è da poco trasformata in Vises, la Fondazione di Federmanager ed è diventata Ente del Terzo Settore.

Il suo obiettivo sarà di dare sempre più forza e concretezza al ruolo filantropico e sostenibile che da sempre ha caratterizzato la nostra realtà. Sarà un compito importante, che si realizzerà anche grazie al contributo e alle competenze dei manager e alla loro conoscenza dei bisogni del territorio.

Il nostro impegno nel sostenere le fasce più fragili e bisognose di attenzione della popolazione si potrà realizzare anche e soprattutto attraverso la capacità di lavorare su progetti innovativi e replicabili.

Il mercato globale, che comporta il rischio di nuove esclusioni, di accresciuti divari fra ricchi e poveri, è uno dei tanti motivi che hanno spinto Vises e Federmanager ad interrogarsi ed a riflettere sul ruolo del sistema impresa in un mondo in continua evoluzione. I potenziali rischi dello sviluppo economico possono diventare delle vere opportunità, dove il tema d’impresa solidale al servizio della comunità farà sempre di più la differenza.

Il valore dell’uomo, in primo piano ed in tutte le fasi difficili della vita: bambino malato, giovane emarginato, povero abbandonato. Per aiutare i bimbi malati oncologici che affrontano questo momento delicato delle loro vite insieme alla loro famiglia, abbiamo scelto di sostenere l’associazione Peter Pan ODV di Roma. È una realtà che da anni accoglie e nelle sue Case i piccoli malati con i loro genitori, molto spesso in difficoltà economica a causa della malattia.

Il progetto di aiuto alle strutture di accoglienza di giovani malati sarà replicato su tutto il territorio nazionale a partire da Genova. Il nostro impegno in Liguria è in collaborazione con un’altra meritevole realtà come AMRI che da anni aiuta i bimbi affetti da malattie reumatiche infantili e le famiglie dell’Ospedale Gaslini di Genova.

Per sostenere i giovani meritevoli ma spesso emarginati perché provenienti da Paesi in conflitto e dare loro un’opportunità di vita migliore, Vises ETS sta collaborando con l’associazione Rondine. Questa realtà, nata nel 1988 da un’idea del prof. Franco Vaccari, è un ente del terzo settore che, da 25 anni, sperimenta l’esperienza educativo-formativa sulla trasformazione del conflitto e lo sviluppo dell’umano. Ha ricevuto la candidatura al Nobel per la Pace nel 2015 e nel 2022 ha ottenuto lo Status Consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Ha partecipato al Forum per la Pace di Parigi. Il metodo Rondine, riconosciuto a livello accademico è stato oggetto di studio ad una Conferenza internazionale a Washington.

Il povero abbandonato è una realtà sempre più stridente in un mondo in veloce cambiamento. Nelle nostre città la richiesta di aiuto proveniente da chi ha perso il lavoro, da chi ha perso una famiglia o anche da chi, per un errore o una malattia, sta perdendo fiducia e dignità, è sempre più pressante.

Le numerose realtà di volontariato ed assistenza stanno lavorando per ricostruire un’identità professionale e restituire un ruolo sociale a queste persone attraverso la formazione e il lavoro. Nasce così la nostra collaborazione con Caritas e con la Comunità di Sant’Egidio, che da anni si occupano di emarginazione sociale.

Federmanager, con i propri iscritti volontari Vises ed il loro impegno civile al servizio della collettività, rappresenterà un bacino indispensabile per la realizzazione di progetti di formazione e orientamento dove le competenze manageriali insieme all’attenzione agli ultimi, faranno la differenza.

Gli scenari che si delineeranno in futuro richiederanno l’accrescimento del sapere ed un approccio interdisciplinare e comparato con un numero di attori della società civile sempre crescente. Sono onorata di presiedere la Fondazione Vises ETS e di contribuire, con il mio impegno, ai compiti e ai progetti che si realizzeranno nel prossimo futuro.

Nulla come prima: una sfida, la nostra opportunità

Questo virus si è preso gioco della normalità come l’avevamo vissuta fino ad una manciata di mesi fa

Ha fatto in modo, cercando di proliferare, che tutto ciò che consideravamo una protezione – controllo dei dati, controllo dei budget, controllo dei lavoratori, controllo sugli studenti, controllo dei flussi migratori – si dimostrasse inefficace.

Rimettendoci davanti alla nostra fragilità ci ha portati a ridefinire le priorità alla luce del
fatto che la malattia, anche di una sola persona, è in grado di minacciare il benessere di un’intera società. E nell’impossibilità di controllare il fenomeno ci siamo trovati costretti a fidarci e ad affidarci tutti – grandi e piccoli, studenti e genitori, manager e lavoratori, nessuno escluso – convinti che la condivisione collettiva dei comportamenti corretti fosse la strada giusta per uscire da questa situazione così drammatica.

Ma ciò che ha alimentato più forte che mai questo sentimento di fiducia è stato l’esempio
di chi si impegnava per proteggerci e per la salute delle persone. Agendo in base ad un senso di responsabilità fortissimo e testimoniato a tutti i livelli, il Governo, il mondo manageriale, quello della scuola e il terzo settore, insieme hanno posto le basi perché il valore della fiducia potesse diffondersi alimentando la sensazione che l’azione di ciascuno di noi avesse un potenziale determinante in termini di salute e di benessere della comunità.

Ed è lo stesso senso di responsabilità che ha mosso l’azione dei nostri volontari impegnati con le scuole superiori, permettendo agli studenti di continuare nel loro percorso educativo. Testimoniando le competenze che in questo momento il mondo del lavoro ci sta richiedendo – creatività, competenze digitali, una leadership inclusiva e autentica, fiduciosa nelle capacità delle persone – e supportano ragazzi, insegnanti, famiglie nel prendere consapevolezza, nell’esercitare e mantenere una calma che possa portare a chiarezza di pensiero e a soluzioni per superare la crisi. In alternativa alla presenza fisica, oggi preclusa, i nostri colleghi si stanno sperimentando con la didattica a distanza, mantenendo così saldo quel legame con il mondo della scuola costruito nei mesi precedenti, e contribuendo fattivamente a che tale modalità possa rappresentare un’opportunità da attuare anche una volta superata la crisi, e non forzando lo strumento alla didattica tradizionale.

La chiave di volta è stata concertare con tutti gli attori coinvolti, insegnanti, studenti, famiglie, la riprogettazione dei percorsi di sviluppo delle competenze trasversali, che tenessero conto dei bisogni formativi e di apprendimento degli studenti, delle necessità delle famiglie cercando di non lasciare indietro nessuno. I progetti Skills2Start, Un’impresa che fa scuola di moda, il percorso Manager in azione nel Sociale, tutti sostenuti da Federmanager Roma, stanno proseguendo grazie alla visione dell’emergenza, come opportunità di crescere, di migliorare, di sperimentare.

Questo approccio potrà essere in futuro ulteriormente sviluppato da VISES, potendo
coinvolgere quanti più manager volontari che in questo momento ci scrivono per
poter offrire il loro supporto, per poter dare testimonianza di un management che non
si chiude nel mondo del lavoro ma ne apre le porte anche alle generazioni più giovani.
Quello che oggi insieme sapremo costruire segnerà il tracciato da seguire quando una
nuova normalità sarà rientrata nelle nostre vite.