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Confindustria

Una nuova opportunità con CDi Manager

CDi Manager, società di scopo di Federmanager per le politiche attive, opera con l’obiettivo di reinserire nel mondo del lavoro i colleghi, recentemente pensionati o allontanati dalle grandi aziende dalle radicali ristrutturazioni degli ultimi anni, secondo le modalità del Temporary Management. Vediamo come e cosa è necessario fare

CDi Manager nasce nel 2010 da un gruppo di colleghi Dirigenti dei territori Federmanager di Toscana ed Emilia Romagna, con una partecipazione anche delle rispettive Associazioni.

Nel corso degli anni la partecipazione di Federmanager è andata aumentando e concentrandosi nella Società di Servizi di Federmanager Nazionale, la Manager Solutions, che attualmente detiene il 51% delle quote, e di pari passo è andata la trasformazione del mercato di CDi Manager che oggi è tutto il territorio nazionale. Proprio in questi giorni è in corso l’operazione di riacquisto delle quote dei soci privati in maniera da portare CDi Manager ad essere completamente partecipata da Manager Solutions/Federmanager, così come le altre Società che fanno capo al Sistema Federmanager.

Ettore Cambise ne è Presidente dal 2015, da quando Federmanager ha avuto una maggioranza di controllo. La Missione che Federmanager ha affidato a CDi Manager è quella di offrire managerialità alle PMI italiane, che sono, notoriamente, aziende familiari gestite con una forte impronta dell’Imprenditore-Padrone.

Obiettivi e finalità

La sorgente di managerialità sono i colleghi Manager recentemente pensionati o allontanati dalle grandi aziende dalle radicali ristrutturazioni degli ultimi anni e che vengono selezionati e proposti alle aziende sulla base delle loro competenze e della propensione e capacità ad operare come Temporary Manager. è in questo che si sostanzia il ruolo di CDi Manager nelle Politiche Attive: reimmettere nel mondo del Lavoro colleghi che ne sono stati espulsi avendo ancora un grosso contributo di professionalità da offrire alle Aziende ed al Sistema Paese.

CDi Manager possiede e gestisce un Data Base di curriculum vitae profilati di parecchie migliaia di colleghi, che le consente di ricercare i candidati con le caratteristiche più vicine ai requisiti espressi dalle aziende clienti. I clienti di CDi Manager sono infatti le aziende, che ricercano specifiche professionalità, e la individuazione dei migliori candidati disponibili, e cioè soddisfare le aspettative aziendali, è l’unico strumento per offrire opportunità di lavoro concrete e durature ai nostri colleghi. Inoltre le storie di successo di CDi Manager, che ogni anno mette nel mercato del Lavoro numerosi colleghi, sono la migliore garanzia per una presenza durevole e una ripetizione ed ampliamento dei contratti.

La figura del Temporary Manager

Le modalità con cui CDi Manager opera sono quella classica della Ricerca e Selezione, per aziende che vogliano assumere direttamente dei Manager, e quella del Temporary Management, in cui l’azienda cliente stipula un contratto finalizzato ad uno specifico progetto con obiettivi definiti (aprire un mercato estero o domestico, ridisegnare i processi di produzione, introdurre Innovazione in azienda sia organizzativa che di processo agire da Direttore Generale o da Amministratore Delegato con specifici obiettivi di risanamento aziendale) con CDi Manager, che a sua volta contrattualizza il Manager, che viene comunque scelto dall’Azienda cliente. In questo modo se il rapporto in corso d’opera risultasse problematico, sarà CDi Manager a proporre nuove scelte all’azienda, senza aggravi di costo per la medesima. Questa ulteriore possibilità aggiunta al contratto di Temporary, che prevede tempi e costi definiti nel raggiungere gli obiettivi prefissi, mette al riparo l’azienda da extra costi imprevisti o da problematiche relative a risoluzioni del rapporto di lavoro diretto, e costituisce uno dei motivi per cui la tipologia Temporary, che costituisce circa l’80% dei ricavi di CDi Manager è sempre più preferita dalle Aziende.

In realtà l’acquisizione di CDi Manager ha, di fatto, dato sostanza al segmento Temporary Management nella Federazione, dandogli dignità di nuova forma contrattuale a supporto della richiesta di flessibilità delle aziende, prodromica in molti casi al reinserimento stabile come dirigenti, e supportandola con una specifica formazione erogata da Federmanager Academy, basata sulle lezioni apprese da CDi Manager nella sua quasi decennale esperienza.

Processo di selezione

È importante spendere ancora alcune parole sul processo di selezione dei Candidati da presentare alle Aziende, per rimarcare la differenza tra la operatività di una società come CDi Manager, che agisce con esperienza e professionalità, e molti attori del mercato che si presentano come dei Market Place in cui basta lanciare una ricerca in un Data Base per individuare chi risolverà il problema aziendale.

Tutto inizia da prima della partenza del processo di selezione dei Candidati, quando un Senior Partner di CDi Manager va presso l’Azienda che ricerca un Manager per individuare insieme all’Imprenditore e alla Direzione aziendale, se sono entità distinte, quelle che sono le reali necessità alla base della ricerca. Si mette quindi a punto l’esatta descrizione del problema che si intende risolvere e di conseguenza le caratteristiche professionali e umane richieste. A questo punto l’Azienda firma una lettera di incarico a CDi Manager per la ricerca del Candidato. La persona che si occupa di selezione del personale inizia quindi una ricerca nel DB e attiva il Network professionale costruito negli anni, fino ad identificare una rosa di Candidati. Contatta poi personalmente questi colleghi e ne vaglia sia la disponibilità temporale che di area geografica in cui la prestazione andrà erogata. Ne valuta poi sia gli aspetti di Competenze professionali che specifiche caratteristiche personali legate al rapporto che, come in tutte le PMI, sarà molto stretto con l’Imprenditore e quindi determinato dalla ‘chimica’ che si dovrà sviluppare.

Si arriva quindi a individuare una rosa ristretta di Candidati, in genere almeno due o tre, che vengono accompagnati in Azienda per essere esaminati e scelti dall’Imprenditore, che come si è già detto, è colui che decide chi contrattualizzare. Come si vede è un processo human factor intensive, e questa è l’unica ragione per cui la percentuale di errori che comunque si fanno nella scelta dei Manager si è dimostrata molto bassa nel corso degli anni.

CDigital per la Digital Trasformation

In questi ultimi tempi CDi Manager si avvale anche dei Manager Certificati dal RINA in accordo al Disciplinare Federmanager, elemento certamente distintivo nello scenario italiano, e ha creato una piccola struttura, CDiGITAL, specializzata nella Digital Transformation delle PMI che si avvale proprio degli Innovation Manager Certificati. Nuove nicchie di Mercato si aprono oggi, e CDi Manager ha già iniziato a prepararsi per affrontarle, in particolare per i Temporary Manager per la Sostenibilità e per soggetti capaci di operare nella nuova sfida della Finanza Digitale. Un significativo risultato raggiunto grazie al clima di cooperazione che informa oggi i rapporti tra Federmanager e Confindustria, e la individuazione di CDi Manager come unica società deputata alla ricerca e fornitura di Temporary Manager nell’ambito della iniziativa CONNEXT di Confindustria per le aziende partecipanti sia da remoto, attraverso la Piattaforma informatica di Market Place, che in presenza, durante eventi che si tengono su tutto il territorio nazionale. Questa cooperazione è estremamente importante poiché se Federmanager è la casa dei Manager, Confindustria lo è delle aziende, che sono i clienti di CDi Manager che quindi non può che trarre benefici da un accesso privilegiato al mercato.

In questi anni – sottolinea il presidente Ettore Cambise – ho cercato di dare il mio contributo alla crescita di CDi Manager ed alla sua integrazione nel Sistema, conscio della importanza della sua Missione e sicuro delle sue notevoli potenzialità. Crescita ed integrazione che non sarebbero però potute avvenire senza il contributo di tutti coloro che dentro CDi Manager e nel Sistema Fedemanager hanno operato con dedizione e visione per questi obiettivi”.

Relazione del Presidente: Uniti oltre ogni sfida

Relazione del Presidente: Uniti oltre ogni sfida

Rimanere uniti oltre ogni sfida. Buongiorno a tutti e grazie per essere presenti così numerosi.

La forza dell’uomo di fronte alle sfide più grandi si compone di tanti elementi, dagli esempi che ci da la natura alle grandi imprese che storicamente siamo capaci di compiere. Da qui dobbiamo ripartire. Dalla nostra forza e dalle nostre capacità. Neanche le sfide più ardue ci devono spaventare. Non dimentichiamoci abbiamo conquistato la luna.

L’Assemblea Federmanager Roma, come ogni anno, vuole essere un’occasione di confronto tra tutti i protagonisti della realtà industriale, occupazionale, economica e sociale del nostro territorio per favorire una riflessione collettiva sulle numerose sfide che ci impone il nostro tempo.

Le istanze disattese

Ci siamo lasciati lo scorso anno con un augurio, un progetto e una richiestal’augurio che Roma potesse tornare ad essere guida dell’innovazione e traino del paese. Il progetto della dirigenza industriale presentato al tavolo per Roma del ministro Calenda per attrarre investimenti, competenze e talenti mettendo a disposizione dei decisori politici l’exepertise e il know how dei nostri manager per affrontare la sfida della trasformazione digitale.

Relazione del Presidente: Uniti oltre ogni sfida

La richiesta alle istituzioni di dare seguito ai passi compiuti perché i documenti presentati non restassero lettera morta ma offrissero a Roma le opportunità che merita e le riconoscessero il ruolo che le spetta nella crescita della regione e del paese.

Il tempo di bilanci

A distanza di un anno, si sa, giunge il tempo dei bilanci e, con non poco rammarico, ci troviamo oggi a prendere coscienza di una realtà che, dati Bankitalia alla mano, rappresenta un territorio che ha rallentato e cresce molto più lentamente rispetto al resto del paese anche in ambiti dove eravamo soliti superare la media nazionale.

Un rallentamento dell’economia laziale dovuto, in particolare, a una diminuzione del comparto servizi e del turismo sempre più low cost.

Da evidenziare la tenuta dell’industria, la cui crescita è frenata nel 2018 dal calo delle esportazioni. Fortunatamente la prima metà del 2019 segna una ripresa di appalti ed esportazioni con un +21%.

Massima priorità va assicurata dunque alla ripresa di opere pubbliche e infrastrutture. Fondamentale è il sostegno all’automotive e alle rinnovabili che consentono la riduzione dei costi energetici e restano settori strategici per la crescita del nostro territorio.

L’occupazione a livello regionale resta stabile, grazie alla crescita degli occupati nell’industria che bilancia il calo di occupazione nei servizi, fattore comunque preoccupante al pari del crollo del 16,2% degli investimenti pubblici.

Se da un lato abbiamo l’aumento al di sopra della media nazionale delle aziende industriali in crescita, dall’altro i servizi hanno segnato un crollo del 15% sul fronte di aziende con investimenti in aumento.

Le aziende che investono maggiormente in capitale umano e rispondono meglio in termini di crescita e competitività restano quelle più strutturate, dove spesso già è presente una forza manageriale.

La managerializzazione delle piccole e medie imprese resta obiettivo fondamentale in termini di aspettative di crescita e competitività del nostro paese.

Facendo mie le parole del ministro Fraccaro sul tema, oggi abbiamo di fronte due importanti sfide imprenditoriali: la capacità di internazionalizzare guardando ai mercati esteri e quella di imparare a fare “rete” costruendo sinergie tra le Piccole e Medie Aziende.

Anche in tal senso siamo in prima linea insieme a Confindustria, infatti il manager di rete è tra le figure professionali inserite nel programma: la certificazione delle competenze di Federmanager strutturata sulle esigenze del territorio.

Non giova la scelta purtroppo diffusa nel nostro paese di operare un ricambio generazionale con tagli lineari e conseguente perdita di know how e competenze specifiche che rappresentano per le aziende un elemento fondamentale estremamente sottovalutato. In tal senso un sistema strutturato di mentoring con trasferimento graduale delle competenze, favorirebbe la continuità dei processi di entrata e di uscita a vantaggio delle aziende e delle persone.

Relazione del Presidente: Uniti oltre ogni sfidaLa formazione fattore chiave

Alla base del rallentamento della crescita giocano un ruolo centrale la carenza di investimenti privati e pubblici, e di formazione qualificataLa formazione sarà sempre più fattore chiave per la ripresa economica del territorio. Viviamo in una società iper competitiva in continua trasformazione.

Per un manager, Sfida vuol dire affrontare questi continui cambiamenti con la prospettiva giusta, sapendo che persino una crisi può essere trasformata in opportunità.

La rivoluzione digitale, come ogni trasformazione ha comportato ricadute importanti anche sul fronte occupazionale e da parte nostra resta sempre alta l’attenzione allo sviluppo delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro.

Siamo giunti quest’anno alla terza edizione di due tipologie di corsi sviluppati dalla nostra associazione teritoriale:

– Il primo il Corso per DPOdata protection officer – figura sempre più richiesta dalle aziende alla luce dell’adeguamento imposto dal General Data Protection Regulation GDPR entrato ormai a pieno regime anche nel nostro paese

– Il secondo corso relativo all’ Energy Innovation Manager.

Abbiamo certificato con questi corsi oltre 150 colleghi e, su queste iniziative, continuiamo a riscontrare grande interesse e richiesta di partecipazione anche in virtù della alta professionalità dei docenti .

Sempre più strategica, la collaborazione tra Federmanager e Confindustria ha dato vita a progetti innovativi in tema di formazione e politiche attive come l’associazione 4manager e alla nuova società per azioni IWS – industria welfare e salute – costituita oltre che da Federmanager e Confindustria anche dal fasi per realizzare l’offerta integrata di servizi sanitari e amministrativi per i manager.

Grazie all’associazione 4.Manager sono partiti sul territorio i primi progetti formativi condivisi con Unindustria ed è nato l’Os­servatorio del mercato del lavoro e competenze manageriali volto a promuove nuovi approcci alle politiche attive del lavoro per la crescita competitiva delle imprese e del Paese. Ciò significa porre in essere azioni concrete sia per il rilancio economico dei territori sia per il ricollocamento attivo sul mercato dei colleghi che hanno perso il loro posto di lavoro.

Sempre sul fronte delle politiche attive sono arrivati i primi risultati del Progetto Be Manager, che ha consentito la certificazione delle competenze, targata Federmanager, che ha visto la Cer­tificazione di circa 300 colleghi molti dei quali hanno avuto l’opportunità di ricollocarsi.

Tra le Eccellenze su cui puntare

Nonostante il quadro di un’economia regionale in slow motion, il Lazio può contare su elevate competenze professionali e su eccellenze come l’industria Aerospaziale Laziale – che ha rappresentato la nostra regione e il nostro paese al Salone internazionale dell’aeronautica di Parigi – un settore trainante che coinvolge università e centri di ricerca sul territorio, oltre ad alimentare lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo della Regione Lazio che ospita startup e progetti di impresa con l’obiettivo, condiviso con l’Agenzia Spaziale Europea e quella italiana, di esportare tecnologia e innovazione dal settore aerospaziale alla vita e ai prodotti di tutti i giorni

Le partite aperte e l’assenza di un piano strategico

Le partite aperte sono tante dunque, vecchie e nuove, ardue e sempre più urgenti. Anche per questa ragio­ne abbiamo dedicato al tema Sfide la nostra Assemblea 2019: per conoscere meglio il futuro che ci attende, focalizzare le azioni da compiere e i passi falsi da evitare per strutturare una strategia chiara ed elaborare quel Piano Strategico di cui continuiamo pesantemente a sentire l’assenza.

Innovazione, Formazione, Sicurezza, Trasporti, sono soltanto alcune delle priorità all’ordine del giorno della nostra organizzazione e della dirigenza pubblica e privata del paese.

Dal canto nostro continueremo, dopo il confronto odierno, la nostra attività di approfondimento dei temi di interesse strategico locale e nazionale e proseguiremo con le nostre iniziative congiunte a favorire il confronto tra istituzioni, aziende, management e mondo accademico.

Relazione del Presidente: Uniti oltre ogni sfidaLa responsabilità condivisa

Scegliamo con responsabilità di essere parte dell’Europa da paese protagonista. Siamo un paese leader in Europa nell’economia circolare e seconda potenza manifatturiera, abbiamo un risparmio privato tra i più alti al mondo. Un paese che non si può definire semplicemente in pochi punti percentuali.

Stiamo lavorando per presentarci preparati, solidi e compatti di fronte alle sfide che ci impone il nostro tempo. Solo così possiamo guardare al futuro con fiducia, vivere il presente con consa­pevolezza e mettere il contributo del management industriale a disposizione di un sistema paese che possa ripartire col piede giusto in Europa e nel mondo.

Ma questa responsabilità che sentiamo forte, come manager e come cittadini, è una responsabilità da condividere con tutti gli attori coinvolti.

A manager e imprenditori il dovere di portare visione, expertise e competenze, alle istituzioni quello di tornare ad investire su grandi opere, infrastrutture e trasporti che creino reti di connettività capaci di ristabilire gli equilibri tra nord e sud e di azzerare le distanze che rallentano il paese.

Saranno le persone a fare la differenza

Gli obiettivi da perseguire sono tanti e ambiziosi ma allo stesso tempo irrinunciabili, soprattutto per un territorio come il nostro che non soltanto deve ripartire, ma deve recuperare il terreno perso in un momento storico in cui Roma paga lo scotto di essere terreno di battaglia tra i poteri forti, nazionali e internazionali, portando sulle spalle una zavorra che frena la crescita e può vanificare ogni sforzo di ripresa.

Per fortuna, l’economia laziale ha un’eredità di primati e valore che l’attuale rallentamento scalfisce ma non abbatte e ancora una volta il management industriale mette le proprie competenze e i propri valori al servizio della collettività, perché da sempre, a fare la differenza, sono le persone.

I rischi di un’involuzione economica sono dietro l’angolo, occorre uno sforzo superiore e l’impegno di tutti. Noi siamo pronti.