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Carlo Salvati

Notizie per gli iscritti

Previndapi: notizie per gli iscritti

Il Previndapi, fondo pensione per i dirigenti e quadri superiori delle PMI, a fine esercizio 2022 ha incrementato, rispetto all’anno precedente, il patrimonio gestito dal pool delle compagnie assicurative, la cui delegataria è Allianz, ottenendo un rendimento lordo del +2,10%, superiore ai rendimenti delle gestioni finanziarie dei fondi pensione, generalmente negativi.

L’elevato tasso di inflazione 2022 registrato superiore all’8% ha elevato il coefficiente di rivalutazione del TFR annuo, che quindi è risultato superiore alla nostra rivalutazione. Ricordiamo, a tal proposito, che lasciare il TFR in azienda avrebbe garantito solo la percentuale di rivalutazione; versarlo al fondo pensione lo ha incrementato, nella maggioranza dei casi, anche della quota a carico dell’azienda che, per il c.c.n.l. dei dirigenti pmi, siglato da Confapi e Federmanager, prevede un minimo contributivo annuo di € 4.800,00 che si aggiunge pertanto alla rivalutazione ottenuta dalla gestione assicurativa.

Le riserve matematiche del fondo a fine 2022 ammontano a circa 337 milioni di euro, grazie alle nuove adesioni che stanno rigenerando gli aderenti del fondo e incrementano il patrimonio con i versamenti contributivi, compensando così le uscite dei dormienti che richiedono le prestazioni pensionistiche. A fine anno il totale degli aderenti supera i 3.600 iscritti.

Lo scopo del fondo è quello di erogare pensioni integrative della previdenza di base obbligatoria per colmare il gap derivante dal tasso di sostituzione delle pensioni future di primo pilastro, calcolate interamente con il sistema contributivo e quindi più basse rispetto alle ultime retribuzioni percepite dal lavoratore.

Gli aderenti al Previndapi prossimi al pensionamento di vecchiaia, grazie ai nuovi prospetti delle prestazioni pensionistiche, elaborati secondo lo schema Covip, possono avere, annualmente, oltre alla proiezione della loro posizione calcolata alla data del pensionamento di vecchiaia e della relativa rendita calcolata sulla base del montante accumulato, lo sviluppo di quelle relativa ai cinque anni successivi.

Per incrementale le proprie posizioni gli iscritti che hanno perso i requisiti di partecipazione al fondo per cessazione rapporto di lavoro e/o pensionamento, possono effettuare versamenti volontari beneficiando del tetto di deducibilità fiscale di € 5.164,57 annui.

Gli aderenti al Previndapi possono inoltre regalare ai propri cari una pensione futura attraverso il versamento di contributi in favore dei soggetti fiscalmente a loro carico; la previdenza complementare è lo strumento ideale per accantonare dei risparmi che andranno a determinare un capitale di cui beneficiare sotto forma di rendita che si aggiungerà al trattamento pensionistico pubblico.

Il Previndapi si trova in una fase di assestamento, a seguito di una serie di importanti cambiamenti come:

Il rinnovo delle convenzioni con le compagnie assicurative a condizioni vantaggiose, avvenuto nel 2021, che prevede delle tutele a garanzia dei rendimenti per i propri assicurati in un contesto di mercato finanziario particolarmente penalizzante per i rendimenti;

La revisione organizzativa della governance del fondo, in aderenza alle direttive Covip, del personale e delle attività, finalizzata a ri-orientare le attività della struttura, dalla gestione operativa in forma automatizzata, ai servizi di supporto e relazione con gli assistiti.

–  Il progetto di informatizzazione del fondo, mediante il quale è aumentata l’interazione ed i servizi on line per gli assistiti in linea con i migliori standard di settore, anche attraverso l’affidamento in outsourcing delle attività “tipiche” del service amministrativo, con esclusione della gestione contabile, dei rapporti con gli aderenti e con le compagnie assicurative che continueranno ad essere interne al Fondo; sono in fase di completamento il set up e la migrazione de dati.

Previndapi, la scelta di un futuro sicuro

Previndapi, la scelta di un futuro sicuro

Il Previndapi, fondo pensione per i dirigenti e quadri superiori delle PMI, per il 2022 prevede il mantenimento, rispetto all’anno precedente, del patrimonio gestito dal pool delle compagnie assicurative, la cui delegataria è Allianz, nonché un rendimento 2022 che dovrebbe avvicinarsi a quello 2021 del 2,15%, superiore al coefficiente di rivalutazione del TFR.

La stima delle riserve del fondo a fine anno sarà di circa 333 milioni di euro, grazie alle nuove adesioni che stanno rigenerando gli aderenti del fondo e incrementano il patrimonio con i versamenti contributivi, compensando nel contempo le uscite dei dormienti che richiedono le prestazioni pensionistiche. A fine anno il totale degli aderenti dovrebbe assestarsi sui 3.700.

Lo scopo del fondo è quello di erogare pensioni integrative della previdenza di base obbligatoria per colmare il gap derivante dal tasso di sostituzione delle pensioni future di primo pilastro, calcolate interamente con il sistema contributivo e quindi più basse rispetto alle ultime retribuzioni percepite dal lavoratore.

Gli aderenti al Previndapi prossimi al pensionamento di vecchiaia, grazie ai nuovi prospetti delle prestazioni pensionistiche, elaborati secondo lo schema Covip, possono avere, annualmente, oltre alla proiezione della loro posizione calcolata alla data del pensionamento di vecchiaia e della relativa rendita calcolata sulla base del montante accumulato, lo sviluppo di quelle relativa ai cinque anni successivi.

Per incrementale le proprie posizioni gli iscritti che hanno perso i requisiti di partecipazione al fondo per cessazione rapporto di lavoro e/o pensionamento, possono effettuare versamenti volontari beneficiando del tetto di deducibilità fiscale di € 5.164,57 annui.

Gli aderenti al Previndapi possono inoltre regalare ai propri cari una pensione futura attraverso il versamento di contributi in favore dei soggetti fiscalmente a loro carico; la previdenza complementare è lo strumento ideale per accantonare dei risparmi che andranno a determinare un capitale di cui beneficiare sotto forma di rendita che si aggiungerà al trattamento pensionistico pubblico. Parte del capitale accumulato negli anni, inoltre, può essere richiesto in anticipo per affrontare le spese universitarie oppure per ristrutturare o acquistare una prima casa. Una soluzione flessibile e conveniente anche dal punto di vista fiscale, dato che gli importi accantonati annualmente sono deducibili dal reddito di chi versa.

Il Previndapi si trova in una fase di assestamento, a seguito di una serie di importanti cambiamenti come:

Il rinnovo delle convenzioni con le compagnie assicurative a condizioni vantaggiose, avvenuto nel 2021, che prevede delle tutele a garanzia dei rendimenti per i propri assicurati in un contesto di mercato finanziario particolarmente penalizzante per i rendimenti;

La revisione organizzativa della governance del fondo, in aderenza alle direttive Covip, del personale e delle attività, finalizzata a ri-orientare le attività della struttura, dalla gestione operativa in forma automatizzata, ai servizi di supporto e relazione con gli assistiti.

–   Il progetto di informatizzazione del fondo, mediante il quale è aumentata l’interazione ed i servizi on line per gli assistiti in linea con i migliori standard di settore, anche attraverso l’affidamento in outsourcing delle attività “tipiche” del service amministrativo, con esclusione della gestione contabile, dei rapporti con gli aderenti e con le compagnie assicurative che continueranno ad essere interne al Fondo; sono in fase di completamento il set up e la migrazione de dati.

Previdenza: un futuro che si costruisce oggi su solide certezze

Previdenza: un futuro che si costruisce oggi su solide certezze

Oltre 60 giorni di lockdown, una nazione come non l’avevamo mai vista: la ripartenza, chiave per una ripresa ponderata e pesata rispetto alle forze politiche-economiche che entrano in gioco, è il sentiment che ha spinto al cambiamento il Fondo Previndapi

Carlo Salvati, titolare della SA.RI.COLD, specializzata in refrigerazione e condizionamento commerciale e industriale, Presidente di Confapi PMI Umbria e consigliere nella Giunta di Confapi nazionale, è il nuovo Presidente del Fondo Previndapi ed al quale abbiamo rivolto qualche domanda.

 Alla luce della nuova nomina, arrivata in questo periodo molto difficile del nostro Paese, come interpreta l’impatto nel mondo previdenziale?

L’emergenza sanitaria ha registrato notevoli ripercussioni nel mondo della Previdenza: guardando i dati del Centro Studi del Professor Brambilla, massimo esperto nel settore della Previdenza, i numeri parlano chiaro. L’ipotesi è quella di un aumento delle uscite a causa delle richieste delle pensioni anticipate e ciò vorrà significare che l’anno prossimo si potrebbero registrare circa 17 milioni di pensionati. La crisi delle aziende, tra licenziamenti e accesso alla Cassa Integrazione, potrebbe essere un incentivo per accedere alle pensioni: a questo punto, prevedo che Quota 100 finirà per fungere da ammortizzatore sociale e registreremo più pensionati e meno persone che verseranno i contributi. Tutto ciò con conseguenze non lusinghiere per il nostro Paese.

Previdenza: un futuro che si costruisce oggi su solide certezze

Da sinistra: il nuovo presidente del Fondo Previndapi Carlo Salvati ed il vicepresidente Marco Mazzoni

Ma parliamo ora della Sua nuova nomina come nuovo Presidente: nello specifico, di cosa si occupa il Suo Fondo?

Previndapi è il Fondo pensione per i Dirigenti e i Quadri Superiori della piccola e media Industria costituito in attuazione degli Accordi Sindacali stipulati dalle parti istitutive Confapi e Federmanager. Il Fondo, che conosco molto bene per esserci come Amministratore dal 2014, prima come Consigliere e da ultimo come Vicepresidente, ha lo scopo di provvedere a prestazioni di natura previdenziale aggiuntive ai trattamenti pensionistici di legge nell’interesse degli aventi diritto ed opera in regime di contribuzione definita. Nella lunga operatività, quest’anno si festeggiano i trenta anni dalla sua costituzione, ad oggi il Fondo conta oltre 4.000 dirigenti iscritti, registrando attualmente un rendimento medio annuo del 2,7% circa.

 Una battuta di chiusura: cosa dobbiamo imparare da questa emergenza e quali saranno i prossimi passi?

I mercati finanziari sono stati messi a dura prova durante l’emergenza sanitaria, la cui volatilità ha influenzato anche i rendimenti dei comparti dei Fondi Pensione; è auspicabile, dunque, una spinta definitiva verso un approccio sostenibile e responsabile, con l’obiettivo di creare valore per gli investitori. Il nostro Fondo in caso di crisi economica ha la garanzia di restituire comunque i contributi versati, senza subire direttamente le oscillazioni negative dei mercati per via della gestione separata dei suoi investimenti.  In definitiva i nostri iscritti non si troveranno mai a dover subire eventuali scelte avventate che potrebbero riflettersi negativamente sulle singole posizioni: il nostro Ente Previdenziale non è chiamato ad effettuare investimenti sul tema della gestione del rischio, in una logica di Risk Management ed in un mercato in cui si deve cominciare ad immaginare strumenti e processi innovativi sia in chiave sempre più predittiva che gestionale.

Previdenza: un futuro che si costruisce oggi su solide certezze